PISA – “Al tuo rientro a Mesagne, faremo per te una grandissima festa”. Queste le parole del sindaco Franco Scoditti, andato a Pisa per trovare Veronica Capodieci e accertare le sue condizioni con i medici dell’ospedale universitario pisano. La 15enne rimasta ferita nell’attentato del 19 maggio scorso dinanzi la scuola “Francesca Morvillo Falcone” di Brindisi migliora giorno dopo giorno e la ragazza rimarrà in cura a Pisa. Accantonata quindi l’ipotesi di trasferimento in una clinica Usa specializzata in ustioni.
COPERTINO – Contrada Conigli, un vecchio uliveto del padre di Giovanni Vantaggiato, in aperta campagna e quasi fuori dal mondo. Qui si addestrava l’uomo che la mattina del 19 maggio ha ucciso Melissa Bassi e ridotto in fin di vita o gravemente ferito altre cinque studentesse di Mesagne. Ci sono arrivati nella tarda mattinata di oggi gli investigatori della Digos e della Squadra Mobile di Brindisi, controllando tutti i possibili luoghi che Vantaggiato potrebbe aver utilizzato per testare i suoi ordigni, come aveva ammesso nel corso dell’ultimo interrogatorio. Quindi non è stato lui a pilotare la polizia sul luogo.
BRINDISI – Giuseppina Marchello e il marito Giovanni Vantaggiato – che lei nell’atto di denuncia per la truffa subita tra il 2006 ed il 2007 a Torre S.Susanna, definisce uno dei suoi “autisti” – sapevano sin dalle settimane successive alla scoperta del bidone attuato nei loro confronti che non avrebbero potuto rivalersi in alcun modo contro Cosimo Parato e gli altri soggetti che erano riusciti a farsi consegnare dalla società di Copertino gasolio e benzina per uso agricolo e per autotrazione, sino ad un valore di 342mila euro. Infatti Giuseppina Marchello, a capo della società in accomandita semplice Carburanti Marchello, incaricò degli accertamenti sulla consistenza patrimoniale e finanziaria degli autori della truffa un investigatore privato, il quale alla fine consegnò una relazione in cui gli stessi venivano definiti pluriprotestati e proprietari di un bel nulla, stante i sequestri ed i pignoramenti nei loro confronti.
LECCE – E’ stato individuato stamattina nelle campagne nei pressi di Leverano, su indicazione dello stesso Giovanni Vantaggiato, il luogo dove egli aveva sottoposto a test la miscela esplosiva che avrebbe poi utilizzato per l’attentato della mattina del 19 maggio alle 7,40 davanti all’Istituto professionale Morvillo Falcone. Sul posto, da quanto si è appreso, sono visibili le tracce delle piccole esplosioni di prova di cui l’attentatore ha parlato ai magistrati inquirenti nel corso dell’ultimo interrogatorio. Si tratta delle buche causate dagli scoppi.
BRINDISI – C’è almeno una seconda persona coinvolta nell’attentato del 19 maggio scorso davanti all’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi. Lo si evince dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari, Ines Casciaro, nella tarda serata del 9 giugno, alcune ore dopo la conclusione dell’interrogatorio di Giovanni Vantaggiato. Ne parla una teste oculare nella sua prima deposizione, raccolta nei giorni successivi alla strage in cui ha perso la vita la 16enne Melissa Bassi. Un individuo alto, almeno un metro e 80, con il naso pronunciato, un berretto e una giacca scura.
BRINDISI – Angelo Rampino, il preside della scuola “Morvillo Falcone” è stato sospeso dal servizio. Il provvedimento è stato notificato sabato scorso dall’Ufficio scolastico regionale a Rampino il quale oggi avrebbe dovuto varcare la soglia del suo ufficio dalla famosa porta blindata nell’Ipsss di Brindisi, dopo due settimane di ferie forzate. A settembre il preside Rampino non tornerà più nell’istituto di via Galanti e potrebbe essere trasferito in un’altra scuola. Il suo posto sarà preso in questi giorni di esami da Nicola Serratì, collaboratore scolastico dell’Ipsss Morvillo.
MESAGNE – Il sindaco di Mesagne, Franco Scoditti, partirà martedì prossimo 12 giugno per Pisa, dove raggiungerà i genitori di Veronica Capodieci, la 15enne rimasta gravemente ferita nell'attentato del 19 maggio scorso a Brindisi alla scuola Morvillo Falcone. Il primo cittadino si consulterà con i medici dell'ospedale universitario pisano per decidere insieme eventuali ulteriori spostamenti per la 15enne che ancora lotta ogni giorno contro le ustioni e le gravi ferite all'addome e al torace.
MESAGNE - La lettera di scuse ai genitori di Melissa annunciata da Giovanni Vantaggiato, l'autore della strage del 19 maggio davanti alla scuola Morvillo Falcone? Una "pelosa trovata": è stato definito così dall'avvocato di Massimo Bassi e Rita Muti, Fernando Orsini, l'annuncio fatto dal commerciante di carburanti dalla doppia vita, nel corso dell'udienza di convalida del fermo di ieri mattina, davanti al gip Ines Casciaro.
LECCE - Il giudice delle indagini preliminari Ines Casciaro ha sciolto poco fa la riserva circa la convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, il 68enne commerciante di carburanti che ha confessato di essere l'autore della strage di sabato 19 maggio davanti all'Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi. Il gip ha convalidato il fermo, confermando anche la sussistenza dell'aggravante delle finalità terroristiche. L'indagine resta dunque alla Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Per ora coperte da riserbo le motivazioni depositate dal giudice di garanzia.
BRINDISI – Nel carcere di Lecce la scena è la stessa già vista nella sala degli interrogatori della questura del capoluogo salentino, dove il 6 giugno a tarda ora Giovanni Vantaggiato era crollato, confessando di essere l’autore dell’attentato del 19 maggio davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, definendolo un gesto di ribellione contro tutto e tutti, un vulcano esploso dopo due truffe subite, una a Torre S. Susanna ed una ad Avetrana. E lui aveva scelto quella scuola brindisina per scatenare la sua folle vendetta. Pianti e la ricerca di una giustificazione psicologica, forse il tentativo di aprire la strada ad una richiesta di perizia psichiatrica. Anche davanti al giudice delle indagini preliminari Ines Casciaro, ed ai pm Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi, Vanni Vantaggiato si presenta con gli abiti dimessi dell’imprenditore vittima dei raggiri altrui.
LECCE - Si è concluso poco fa nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce l'interrogatorio di Giovanni Vantaggiato. I sostituti procuratori Guglielmo Cataldi della Dda di Lecce e Milto De Nozza della procura di Brindisi hanno lasciato velocemente il carcere in auto e non si sono intrattenuti con i giornalisti.
BRINDISI – Alle 8,30 di questa mattina Giovanni Vantaggiato sarà seduto di fronte al giudice delle indagini preliminari Ines Casciaro per il secondo interrogatorio dopo quello della notte tra il 6 ed il 7 giugno, quando è crollato scegliendo di interrompere la ostinata catena di negazioni dietro cui si era arroccato mentre i poliziotti del pool investigativo costituito a Brindisi gli contestavano video, targhe, telefonate, sopralluoghi e altre circostanze e indizi raccolti in 18 giorni. Ines Casciaro è stata pm a Brindisi e sa benissimo dov’è la Morvillo Falcone, la scuola martire. Vantaggiato avrà accanto come nella notte della confessione il suo difensore, Franco Orlando, penalista di Nardò. Il minimo di collaborazione dimostrato ha garantito a Vanni Vantaggiato la custodia cautelare nel braccio femminile del carcere di Borgo San Nicola di Lecce, dove si svolgerà l’interrogatorio di garanzia odierno. Altrimenti gli sarebbe toccato l’incubo della cella di sicurezza nel settore maschile, pronto a diventare per lui peggio dell’inferno.
BRINDISI – Sono arrivati da Roma il 19 maggio, e sono stati a Brindisi fino ad oggi per partecipare alle indagini. Gli uomini dell’Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali della Polizia di Stato, stamane, prima di rientrare alla base, hanno portato un fascio di fiori sulla tomba di Melissa Bassi. Perché anche loro sono dei padri di famiglia, o magari avrebbero potuto essere fratelli maggiori di Melissa.
Nella storia del giornalismo spesso si è fatto satira su argomenti off-limits, ma da quando c’è Facebook sono stati numerosi i casi in cui si è superato ogni limite. L’attentato Morvillo-Falcone, che ha provocato la morte della sedicenne Melissa Bassi, purtroppo non fa eccezione: ci sono degli imbecilli disposti a fare battute e ridere della tragedia di una famiglia. Accade da qualche ora sul social network più famoso al mondo, in un gruppo creato subito dopo l’arresto di Giovanni Vantaggiato, l’attentatore reo-confesso.
BRINDISI – Polizia giudiziaria stamani negli uffici della Provincia alla ricerca delle tracce delle forniture di gasolio per gli istituti scolastici superiori, allo scopo di verificare la partecipazione di una delle società della famiglia di Giovanni Vantaggiato, il bomber del Morvillo, a questi appalti. Da quanto si è appreso in via ufficiosa da fonti vicine all’amministrazione provinciale, una delle aziende di Vantaggiato avrebbe partecipato a gare indette dalla Provincia di Brindisi negli anni Novanta, incluso a quanto pare anche il rifornimento degli impianti termici dell’Istituto professionale Morvillo Falcone.
COPERTINO – Hanno seguito la storia della strage a Brindisi con il cuore in gola, i copertinesi. Si sono immedesimati nei genitori della giovanissima vittima mesagnese Melissa Bassi tutte le volte che il volto distrutto di papà Massimo ha riempito gli schermi delle loro televisioni o le pagine dei quotidiani, hanno versato lacrime di commozione quando hanno assistito, in diretta televisiva, ai funerali di Melissa, hanno pregato che giustizia fosse fatta in fretta e che il mostro fosse stato preso nel più breve tempo possibile.
BRINDISI – Ora bisogna ricominciare. Bisogna rimettere a posto i tanti tasselli ancora sparsi sul tavolo delle indagini. Il nome c’è e il colpevole anche. Giovanni Vantaggiato, a 24 ore dalla sua ammissione di essere stato l’autore materiale dell’attentato dinanzi la scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi, agli investigatori appare ancora come una figura avvolta da misteri, ma anche con presenza di alcune caratteristiche consolidate, soprattutto economiche. C’è tuttavia ancora tanto da capire. La sua confessione, frammentaria ma determinante insieme ai filmati dei video, non basta (fra gli elementi a carico del 68enne, anche il tic nervoso alla mano destra, che giustifica il perché, durante l’azionamento del comando a distanza dell’ordigno, la tenesse in tasca e utilizzasse invece la sinistra).
MESAGNE – Un dolore che rimane chiuso dentro i loro occhi, quegli occhi che hanno accompagnato la vita di Melissa Bassi. Papà Massimo e mamma Rita, genitori della 16enne uccisa nell’attentato del 19 maggio scorso a Brindisi, a pochi passi dalla scuola “Morvillo Falcone”, il cui autore materiale Giovanni Vantaggiato, 68 anni di Copertino, in provincia di Lecce, è già in carcere, hanno tenuto una sobria conferenza stampa nell’aula consiliare del Comune di Mesagne, alla presenza del sindaco, Franco Scoditti e dell’avvocato Fernando Orsini, anche presidente del consiglio comunale.
BRINDISI - Fu la prima applicazione nota di un comando a distanza per fare esplodere un ordigno, quella della mattina del 24 febbraio 2008, quando una bomba collocata nel cestello portaoggetti di una bici scoppiò riducendo in fin di vita Cosimo Parato, 42 anni all’epoca del fatto. Per questo il pm di turno, Milto De Nozza, lo stesso dell’attentato del 19 maggio 2012 all’Istituto professionale Morvillo, decise di chiamare il Ris.
BRINDISI – Una conferenza stampa perfettamente inutile da un punta di vista giornalistico quella di stamani presso la procura di Brindisi, tenuta dal capo della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta. Nessuna risposta su tre punti cruciali: movente dell’attentato del 19 maggio alla scuola Morvillo Falcone; partecipazione alle varie fasi dell’attentato di eventuali complici; consapevolezza o meno da parte di un membro della famiglia di Giovanni Vantaggiato, 68 anni, titolare di un deposito di carburanti, della pericolosità sociale del loro convivente. “Tutto ciò fa parte delle indagini”, ha giustamente sottolineato il magistrato che le coordina. Ovviamente, a conferenza stampa conclusa, ognuno si è buttato sulla propria pista.
BRINDISI - "Non ho fatto esplodere la bomba di notte perchè non c'era nessuno". Questa una delle spiegazioni date sull'esecuzione dell'attentato da Giovanni Vantaggiato, il 68enne rivenditore di carburanti di Copertino arrestato la notte scorsa come esecutore della strage del 19 maggio scorso davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Lo riferito poco fa in conferenza stampa il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, riunito con investigatori e giornalisti presso la procura brindisina, a poche centinaia di metri dal luogo dove è esplosa la bomba.
BRINDISI - Non è finita qui, per Giovanni Vantaggiato, il benzinaio di 68 anni arrestato nel corso della notte per la strage del 19 maggio davanti alla scuola professionale Morvillo Falcone di Brindisi. La polizia è pronta a imboccare una pista che partendo da Vantaggiato incrocia una serie di attentati misteriosi avvenuti sia nel Leccese che nel Brindisino. Vantaggiato, per alcuni suoi concittadini una persona al di sopra di ogni sospetto, potrebbe essere invece il depositario di molti segreti.
Si è concluso poco fa l'interrogatorio del benzinaio 68enne Giovanni Vantaggiato, di Copertino, che ha confessato dopo ore di stringenti domande ed esibizione di materiale probatorio, di essere l'autore dell'attentato in cui è morta la studentessa 16enne di Mesagne, Melissa Bassi, ed altre cinque ragazze della scuola brindisina Morvillo Falcone sono rimaste ferite, tre in maniera gravissima. Al termine, Vantaggiato sarebbe stato dichiarato in arresto.
LECCE - E' imminente il fermo di polizia giudiziaria a carico del benzinaio 68enne di Copertino che gli investigatori del pool che indaga sulla strage del 19 maggio davanti alla scuola Morvillo Falcone ritengono responsabile dell'attentato. Sembra che la psicologia del personaggio sia tale da lasciar ritenere che altre volte si sia vendicato in maniera violenta per contrasti di vario tipo, anche se mai come la mattina del 19 maggio a Brindisi.
LECCE - Gli investigatori sono certi di avere tra le mani la persona responsabile dell'attentato del 19 maggio scorso alle 7,40 davanti all'Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi, ma al momento non è stato ancora disposto alcun fermo da parte dei pubblici ministeri. Non ci sono neppure conferme ufficiose circa il movente, ma tutto porta ad un rapporto presunto di odio nei confronti del dirigente scolastico della Morvillo Falcone.