BRINDISI – Non sarà eseguita l'autopsia sul corpo della 34enne brindisina trovata morta nella sua abitazione, al quartiere Commenda, nel pomeriggio di sabato scorso. Stefania De Nuccio sarebbe deceduta per cause naturali, il magistrato di turno, Francesco Merchione, dopo aver sentito il medico legale che ha eseguito un primo esame necroscopico non ha ritenuto opportuno eseguire altri accertamenti.
SAN DONACI – Dovranno passare almeno 50 giorni prima di conoscere le cause che hanno provocato il decesso della 41enne di San Donaci, Giusy Quarta, trovata morta dal compagno nel letto di casa sua, all’alba di sabato dopo una notte trascorsa in sofferenza e dopo che la visita del medico di turno alla guardia medica aveva escluso situazioni gravi.
AGROPOLI - È stata eseguita oggi pomeriggio l’autopsia sul corpo di Daniela Polito rinvenuta priva di vita domenica mattina nel letto in casa di amici ad Agropoli. Ieri la vittima avrebbe compiuto 33 anni. Una ragazza umile, benvoluta a Palinuro - dicono fonti locali - ma la ragazza brindisina aveva frequentato il mondo dei tossicodipendenti.
TARANTO - È stata un'embolia polmonare a provocare il decesso di Giandomenico Caramia: il 42enne artista di Villa Castelli, organettista e percussionista morto l’11 dicembre scorso, a distanza di un mese dall’intervento cui fu sottoposto per la riduzione dell'obesità. Tanto ha stabilito l'autopsia eseguita questo pomeriggio dall'anatomopatologo Marcello Chironi e dal chirurgo Francesco Puglisi. Il pm Filomena Di Tursi, a margine del decesso del musicista, ha iscritto dieci medici nel registro degli indagati per omicidio colposo.
BRINDISI - E' stato un infarto a uccidere Nicola Ruggiero, il 62enne pescatore brindisino trovato privo di vita domenica, alla deriva nel porto medio sul suo gozzo. Lo ha stabilito l'autopsia effettuata oggi su disposizione del pm Milto De Nozza. Ruggiero stava rientrando, quando è stato colto dall'attacco cardiaco. L'allarme è stato dato da altri pescatori alla Capitaneria di Porto attorno alle 12,10.
BRINDISI – Il pm Milto De Nozza attende nella giornata di domani le prime considerazioni del perito autoptico chiamato a stabilire le cause del decesso del 62enne pescatore brindisino Nicola Ruggiero, il corpo senza vita era alla deriva tra porto medio e porto interno, a bordo di un gozzo verde su cui era imbarcata anche la vecchia bici della vittima.
BRINDISI - “Epidermolisi necrotica bollosa” diffusa su tutto il tronco, anteriore e posteriore, con un iniziale interessamento anche degli arti inferiori”. E’ questo il responso dell’anatomopatologo Mario Criscuolo, dopo l’autopsia eseguita sulle spoglie del 64enne Antonio Reho, il custode del parco Maniglio del rione Bozzano morto venerdì scorso nell’ospedale “Perrino” di Brindisi.
BRINDISI - Il cranio schiacciato dalla ruota della trebbiatrice: è questa la causa che ha determinato la morte del 57enne, nato a San Vito dei Normanni, ma residente a Mesagne, Cosimo Semeraro.
BRINDISI – E’ stato un calcio al lato destro del cranio a provocare quella che tra le due emorragie interne è risultata fatale per il 47enne di Fasano Giovanni Bongiorno, padre di due figli, morto dopo tre giorni di agonia nell’ospedale Perrino, in seguito all’aggressione avvenuta nella notte tra sabato e domenica scorsi da parte dei fratelli Annibale Scolti, 29 anni (già noto alle forze dell´ordine per precedenti specifici) e suo fratello Mario, 19enne, incensurato fino a prima dell'arresto da parte dei carabinieri della compagnia di Fasano. Lo ha stabilito al termine dell’autopsia il medico legale Margherita Neri (Università di Foggia), che ha eseguito l’esame su incarico conferito dal sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Brindisi Milto Stefano De Nozza.
BRINDISI – Saranno i medici legali brindisini a chiarire se il decesso di una anziana paziente, da alcune settimane ricoverata all'Ospedale "San Giuseppe Moscati" di Avellino, possa essere collegato alla variante umana della Creutzfeldt-Jakob: la malattia umana legata al consumo di carne di animali infetti ammalati di Bse (il cosiddetto morbo della mucca pazza). Elena Carraturo (settantatreenne, residente a Monteforte Irpino, sposata e con due figli) è deceduta nel pomeriggio di ieri, presso il nosocomio avellinese, dopo un lungo periodo di ricovero al reparto di Neurologia. La diagnosi dei sanitari campani non le aveva lasciato speranze: un caso raro, anzi rarissimo per l’Italia: encefalite spongiforme, ovvero virus della “mucca pazza”.
ROMA – Colpo di scena a margine del procedimento penale in corso a seguito della morte (per la Pubblica accusa determinata da una dose letale di sostanza stupefacente) di Gianguarino Cafasso, il presunto pusher delle trans capitoline, trovato privo di vita in una stanza di un albergo a via Salaria, a Roma nella notte tra l'11 e il 12 settembre del 2009. L’esito dell’autopsia sul corpo del pusher sarebbe frutto di un “falso ideologico”. Tanto avrebbe ipotizzato il Gip del Tribunale di Roma, Nicola Di Grazia, che ha disposto il Giudizio immediato a carico di due periti della Procura laziale. E così sotto accusa sono finiti i medici legali Stefano Moriani (54 anni, milanese) e Marco Iacoppini (49 anni, romano).
CAROVIGNO - E’ stato identificato dagli investigatori il proprietario dei due pastori tedeschi che venerdì scorso avrebbero aggredito Leonardo Ancona, l’84enne pensionato carovignese trovato morto, con evidenti segni di sbranamento, sul ciglio di una stradina di campagna. Si tratterebbe di un uomo del posto, che due giorni prima aveva denunciato la scomparsa dei cani. Entrambi, a quanto sembra, erano fuggiti da un recinto. Al momento a carico del proprietario dei due pastori tedeschi non sarebbe stata emessa alcuna denuncia. Si attende l’esito degli esami scientifici, per comprendere l’eventuale ipotesi di reato a suo carico. Una novità significativa, dunque, emersa nel giorno dell’addio. Nel pomeriggio di oggi, una folla commossa ha reso l’estremo saluto a Leonardo Ancona.
BRINDISI - E' contro ignoti il fascicolo aperto dal pubblico ministero Valeria Farina Valaori per accertare le cause e le eventuali responsabilità – di sicura origine colposa, laddove dovessero esserci – sul decesso di Alfredo Landolfi, marittimo 62enne morto mercoledì sera a bordo della motonave “Eleonora Lembo”, in viaggio lungo le acque territoriali brindisine. L'autopsia sul corpo dell'uomo è terminata questa sera alle 18 e 30. L'esame è stato eseguito dal medico legale Antonio Carusi, su incarico del pubblico ministero. Per capire quali siano state le cause del decesso bisogna attendere l'esito degli esami istologici che chiariranno se si sia trattato di un infarto oppure no.
FASANO – Due colpi devastanti: il primo, quello letale, sparato all'altezza del petto, perfora la cassa toracica, il polmone sinistro e raggiunge il cuore, fermandosi nel sacco pericardico. Il secondo, altrettanto fulminante, esploso in direzione dell'addome, spappola i cosiddetti “organi molli” dell'intestino e fuoriesce, dopo aver vagato per il resto del corpo dalla mano destra. E’ stato questo l’effetto provocato dalle due fucilate sparate intorno alle 6.20 del mattino in via Mignozzi, all’indirizzo dell’edicolante 46enne Angelo De Angelis. Il giornalaio ha fatto appena in tempo a guardare in faccia il killer, che gli ha sparato da brevissima distanza (tra cinque e i dieci metri), due schioppettate con un fucile calibro 12 caricato a palla unica. Le stesse munizioni utilizzate per la caccia al cinghiale, sparate da un fucile a canna liscia.
BRINDISI - Sarà svolta domani pomeriggio dopo le 15.30, nell'ospedale Perrino di Brindisi, l'autopsia sul cadavere dell'edicolante di Fasano Angelo De Angelis, ammazzato a fucilate giovedì scorso proprio sotto casa. A stabilirlo il pm Milto De Nozza che ha conferito in mattinata l'incarico al medico legale Antonio Carusi. L'esame servirà a stabilire quali organi siano stati lesi dai due colpi – sparati con un fucile calibro 12 caricato a palla unica – che hanno raggiunto la mano destra e l'addome di De Angelis, morto quasi sul colpo tra le braccia della moglie Pasqua Cito.
OSTUNI – Segni evidenti del trauma mortale patito a causa della terrificante collisione. Questa l’unica certezza emersa in mattinata a margine dell’autopsia eseguita sul corpo di Antonio D’Amico Tanzarella: il ventinovenne pilota ostunese precipitato venerdì scorso con il suo elicottero nelle campagne di Canne della Battaglia, a pochi chilometri dal centro abitato di Barletta. Il medico legale ha smentito che il giovane possa essere stato colto da malore qualche istante prima dell’incidente. A questo punto, gli inquirenti seguono altre piste.
FASANO – Non sarebbe stato colto da infarto prima di cadere nel vuoto. Questo il primo verdetto emesso dal medico legale, Giuliano Saltarelli, a margine dell’autopsia eseguita sul cadavere di Leonardo Albanese: il cinquantanovenne operaio fasanese deceduto lunedì mattina a causa delle ferite (fratture multiple in diverse parti del corpo) riportate a seguito della rovinosa caduta dal terrazzo di uno stabile, sito in via Togliatti, a Fasano, dove stava eseguendo alcuni lavori di manutenzione, commissionati in nero dall’amministrazione del condominio. Un volo di 10 metri che non gli ha lasciato scampo. Due, intanto, gli indagati.
BRINDISI – Un colpo con traiettoria da destra a sinistra, esploso da una distanza di 20-30 centimetri con un revolver del calibro 38, o forse più piccolo (un 32). Il proiettile ha devastato la regione cervicale della vittima, il 29enne Gianluca Saponaro, provocandone la morte pressoché istantanea. L’autopsia conclusa nella serata di ieri sul corpo di Saponaro dall’anatomo patologo Antonio Carusi conferma che il killer era accanto al suo bersaglio, e che ha fatto fuoco senza la possibilità di sbagliare. Una trappola. Tutto questo inquadra con maggiore precisione le dinamiche del delitto, e offre ai carabinieri del Nucleo investigativo provinciale e al pm Adele Ferraro un punto di riferimento per valutare la posizione dei sospettati, un elenco già molto ristretto.
VILLA CASTELLI – Sarà effettuato l’esame del Dna per accertare l’identità dei resti carbonizzati rinvenuti nella Fiat 600 rossa intestata a Paolo Altavilla, il 66enne di Villa Castelli che ha fatto perdere le tracce da lunedì dell’altra settimana. Il perito settore Antonio Carusi ha detto che non si può nemmeno parlare di cadavere tanti sono i danni provocati dal fuoco. Peraltro sui resti non è stato trovato nulla che possa far affernare con certezza che siano quelli dello scomparso.
BRINDISI - È deceduto per uno scompenso cardio-circolatorio a seguito di infezione intestinale. Conseguenze di un intervento chirurgico al quale era stato sottoposto per una colecistite. Lo ha stabilito il perito settore Roberto Vaglio a conclusione dell’esame autoptico eseguito sul cadavere di Damiano Scrascia, 80 anni, di Oria. Il medico legale si è riservato i canonici sessanta giorni per depositare l’esito delle perizie e stilare dettagliatamente il referto che, nel caso dovesse confermare l’assenza di responsabilità dei medici che hanno avuto in cura l’ottantenne il caso si dovrebbe chiudere con la richiesta di archiviazione per i 28 indagati da parte del pubblico ministero Pierpaolo Montanaro. Altrimenti il pm procederà ulteriormente.
CEGLIE MESSAPICA - I dubbi restano, nonostante l'autopsia. Si è svolto nel pomeriggio, presso l'ospedale civile di Francavilla Fontana, l'esame autoptico sulla salma di Giuseppe Nigro, il venticinquenne cegliese rimasto vittima di un drammatico incidente stradale dai contorni ancora poco chiari in riferimento alle cause e alla dinamica dello schianto.