Francavilla Fontana: arriva la banda ultra larga in tutta la città
I lavori saranno realizzati dalla società in house del Ministero Infratel Italia Spa senza alcun costo per la comunità
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Concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 8 esecutori della banda musicale della Guardia di Finanza. Scadenza domande il 31 ottobre
Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 40 del 26 maggio 2015 - 4^ Serie Speciale – sono stati pubblicati i concorsi, per titoli ed esami, separati per ciascuna parte e qualifica, per il reclutamento di 9 esecutori nella Banda Musicale del Corpo della Guardia di Finanza
BRINDISI - Arriva il conto ed è pesantissimo, nonostante sia solo uno il furto con esplosione per rubare i soldi dei bancomat per cui si è celebrato il processo con rito abbreviato: il gup di Taranto ha condannato a pene comprese tra i 3 anni 8 otto mesi e i 6 anni i cinque componenti del gruppo per l' assalto compiuto a Monteiasi (Taranto).
BRINDISI - E ora glieli hanno attribuiti quasi tutti, un bel po' di assalti ai bancomat con boato messi a segno dall’aprile all’agosto scorso in tutta la provincia. Sono stati arrestati stamani per l’intero pacchetto (colpo più, colpo meno) i cinque brindisini già catturati l’8 agosto scorso mentre tentavano di ripulire lo sportello del Monte dei Paschi di Siena di Monteiasi (Taranto).
Restano in carcere, anche dopo la confessione: è stato convalidato l’arresto dei cinque componenti della banda del Bancomat catturati in flagranza di reato poco prima di far saltare in aria con il consueto metodo dell’estorsione provocata col gas un bancomat a Monteiasi.
Operava almeno in quattro province pugliesi (Brindisi, Lecce, Taranto e Bari) la banda di scassinatori di bancomat che i carabinieri dei Nuclei investigativi provinciali di Brindisi e Taranto, assieme ai carabinieri dei Norm di Francavilla Fontana e Fasano hanno catturato la notte scorsa a Monteiasi.
MONTEIASI – Nella notte “nera” della banda del bancomat, l’organizzazione criminosa ha perso cinque elementi rimasti nelle mani dei carabinieri di Taranto e Brindisi nel corso di una movimentata operazione di servizio a Monteiasi. Ecco i nomi delle persone catturate dai militari dell'Arma.
MONTEIASI - Fine della storia, per lo meno nel caso in cui dovesse essere confermato che la banda composta da cinque brindisini che stanotte stava per far saltare in aria con il gas un bancomat a Monteiasi sia la stessa che ha agito almeno 10 volte nel Brindisino. Il gruppo è stato bloccato la scorsa notte alle 3.30.
TORRE SANTA SUSANNA – Solita tecnica (quella del gas), solita fascia oraria e soliti danni. Il bersaglio questa volta è la postazione della Banca Popolare Pugliese in piazza Colonna a Torre Santa Susanna, il bottino è di circa 60mila euro “puliti”.
BRINDISI - I fratelli Gianfranco e Ugo Ugolini si dicono dispiaciuti. Domani mattina alle 9,30 affronteranno l'interrogatorio di convalida del loro arresto eseguito ieri mattina dai poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi e dagli agenti del commissariato di Mesagne.
MESAGNE - I due rapinatori catturati stamani poco dopo le 9 appena fuori dall'ufficio postale di Latiano, in via Cesare Battisti, sono i fratelli brindisini Ugo e Gianfranco Ugolini, di 38 e 27 anni. Il primo pare abbia alcuni precedenti.
LATIANO - Catturata la banda del taglierino, specializzata in uffici postali. E' stata fatale ai due banditi, entrambi brindisini, l'assalto di stamani poco dopo le 9 alle Poste di Latiano. Le forze dell'ordine erano pronte all'intervento, dopo settimane di episodi.
TORCHIAROLO – I baschi verdi della Guardia di Finanza la notte scorsa hanno messo in fuga una banda di ladri sorpresa nella località costiera di Lendinuso, episodio che ha registrato un inseguimento concluso da un incidente in cui gli stessi ladri sono incorsi a causa dell’alta velocità. Gli sconosciuti sono riusciti tuttavia a dileguarsi, lasciando nell’auto un kit di attrezzi da scasso, inclusa una mazza ferrata che rappresenta lo strumento tipico delle bande delle spaccate.
BRINDISI - “Purtroppo le cose stanno così qua” dissero, con aria rassegnata, al dipendente del centro scommesse Eurobet. Antonio Leo, 30 anni, e un’altra persona non identificata si erano presentati quella sera di dicembre dinanzi all’ingresso del negozio appena chiuso e aveva costretto il ragazzo a farli entrare: “Sai, volevano farti una rapina, ma lo abbiamo evitato”. Lo convinsero a disattivare l’allarme, lo persuasero che se li avesse lasciati compiere il furto, poi, l’assicurazione avrebbe pagato.
BRINDISI – Partita chiusa con un’altra delle bande delle spaccate che hanno messo sotto pressione negozi, agenzie di scommesse e aree di servizio a Brindisi e dintorni. E questa volta gli arrestati, sette (uno dei quali già detenuto per altro) sono tutti del capoluogo, gente che aveva scartato dopo qualche tempo il mestiere di ladri di cavi in rame: poco remunerativo “alla fonte” anche se lucroso negli altri passaggi, disagiato (fango e fatica nei campi fotovoltaici, al buio e spesso nel fango), e comunque sempre rischioso. Più facile e conveniente spaccare vetrine e scassinare slot machine. Una riconversione di cui i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale di Brindisi hanno appreso già dalle prime battute delle indagini, battezzate perciò “Cuprum”, rame, per il collegamento con il “mestiere” originario della banda.
FRANCAVILLA FONTANA - E’ passato più di un anno e non è stata ancora esercitata l’azione penale. Le indagini preliminari, affidate al pm Raffaele Casto, non sono concluse. E quindi sono decorsi i termini di custodia cautelare. Tornano liberi, per decisione del gip, sui stanza delle difese e dello stesso magistrato (che ha chiesto la sostituzione del carcere con l’obbligo di dimora), i cinque componenti di un gruppo che fu beccato il 25 ottobre del 2011 a Francavilla Fontana, con un arsenale.
CALIMERA – Sono tutti brindisini i cinque soggetti arrestati all'alba di oggi dai carabinieri della compagnia di Lecce perchè ritenuti essere i responsabili della rapina perpetrata il primo giugno scorso ai danni della gioielleria “La Piramide” di Calimera (Le), fruttata 250mila euro. Si tratta di Alfredo Zecca, 26 anni, Johnatan Muolo, 29 anni, Antonio Fontò, 35 anni, Pietro Giovinazzo di 24 anni e Antonio Olimpio di 29. Tutti e cinque sono accusati di rapina.
BRINDISI – Stavano solo aspettando il prossimo colpo gli agenti della squadra mobile della questura di Brindisi, che alle 3,30 della notte scorsa hanno arrestato i due responsabili della rapina al supermercato Dok di via Belgio al quartiere Bozzano perpetrata poche ore prima. La città era presidiata dai poliziotti in borghese da diversi giorni, ormai. Ieri sera, finalmente, la svolta e la sospirata tregua per tutti i commercianti e pizzaioli della città che per otto mesi sono diventati bersaglio della “banda dello scooter”.
FOGGIA – La retata è avvenuta nel Foggiano, tra Ortanova, Stornara, Carapelle e Torre Maggiore. Qui c’erano le basi di una banda di nordafricani specializzata in furti di pannelli fotovoltaici, che venivano poi inviati in Marocco ad alimentare un fiorentissimo e avviato mercato nero. Ma i nove i fermi operati dai carabinieri di Rieti al termine delle indagini su alcune scorrerie nell’alto Lazio, è cominciata nella notte tra il 6 e il 7 luglio scorsi per un grosso furto di slot-machine in un bar di Corvaro di Borgorose, eseguito dagli stessi marocchini finiti in manette la notte scorsa, i quali per trasportare la refurtiva avevano rubato poco prima un autocarro Volkswagen Crafter in una falegnameria di Sant’Elpidio di Pescorocchiano.
BRINDISI – Si sono resi responsabili di dieci colpi in un solo mese e mezzo, hanno disseminato il panico tra i commercianti del Brindisino e del Leccese, tanto che qualcuno è anche stato minacciato in caso si fosse rivolto ai carabinieri. Hanno saccheggiato tabaccherie, danneggiandole, rubato auto e mezzi agricoli, estorto denaro alle vittime delle auto rubate in cambio della restituzione del mezzo. I sei soggetti finiti in manette all'alba di oggi nell'ambito dell'operazione “Break Open” condotta dalla squadra mobile di Lecce, in concomitanza con i colleghi di Brindisi, non si sono fatti mancare proprio nulla.
SAN PIETRO VERNOTICO – Passamontagna, tute da meccanico e andatura del tutto tranquilla. Non un minimo segno di nervosismo. È questo l’identikit dei ladri che la notte scorsa hanno saccheggiato il bar “Paradise” di via Pier Giovanni Rizzo a San Pietro Vernotico, locale di proprietà di Francesca Pietanza. Il bottino (composto da sigarette e denaro contante) ammonta a poco più di tremila euro, ma sarebbe stato più cospicuo se gli agenti dell’istituto di vigilanza Fidarcontrol e i carabinieri non fossero intervenuti in tempo.