Prende a bastonate un giovane che, a suo dire, stava fumando sostanze stupefacenti sotto il balcone della sua abitazione, e viene arrestato dai carabinieri. Il protagonista è un pensionato brindisino di 74 anni, A.C.
L’impianto accusatorio regge, intonso. L’unica novità è che la Corte d’Assise d’appello di Lecce ha deciso uno sconto di pena di 16 anni e 8 mesi a carico di un neo pentito del Brindisino al termine del secondo grado di un processo per omicidio compiuto a bastonate
MESAGNE - Arriva il conto dell’accusa, per metà della banda che mise in atto l’atroce spedizione punitiva. Oggi, a Lecce, la requisitoria dei pm della Dda di Lecce, Alberto Santacatterina e Valeria Farina Valaori, che hanno chiesto la condanna pene pari a 30 anni di reculsione.
FRANCAVILLA FONTANA - Si discuteva animatamente di un’eredità, questioni famigliari su cui di solito volano parole grosse. In un appartamento di Francavilla Fontana, però, si è passato ogni limite e, bypassati gli insulti si è passati direttamente alle bastonate.
Vicino di casa del boss della Scu di Mesagne, Massimo Pasimeni, ucciso perchè in passato aveva avuto una relazione con la compagna attuale del capo, e perchè ne era stato il protettore. Fu per questo che il 16 giugno 2009 il 62enne Giancarlo Salati, una passione per le minorenni, fu raggiunto dai killer nella sua abitazione, in pieno giorno, e massacrato a bastonate. Morì 24 ore dopo. Il caso è rimasto avvolto dall'omertà per due anni e mezzo, poi con l'aiuto di un pentito la Squadra mobile di Brindisi, il commissariato di Mesagne e la Dda di Lecce hanno stretto il cerchio, arrestando mandante (già detenuto) e commando. Pasimeni aveva anche cercato di convincere l'attuale pentito a liquidare i tre uomini della spedizione punitiva, perchè temeva che parlassero.
Preso a bastonate da un anziano cliente. Brutta disavventura quella patita dall’ingegnere Vittorio Montanaro, tra i tecnici ostunesi più noti e affermati nel settore urbanistico. Autore della folle aggressione, un pensionato di 76 anni, A.G., denunciato a piede libero per minacce, ingiurie e procurate lesioni.