BRINDISI – La polizia portuale sequestra un rimorchio portuale perché privo di targa, ma l’azienda proprietaria annuncia ricorso, perché «si tratta di un rimorchio portuale, e l'immatricolazione non è richiesta in nessun porto italiano».
BRINDISI – Udienza saltata per manifesta incompatibilità del giudice monocratico. In aula, all’avvio di Acque Chiare bis, c’era però l’avvocato del Comune di Brindisi, Viola Messa, lì con la chiara intenzione chiedere al giudice la costituzione dell’ente come parte civile, contro i 222 imputati (proprietari delle villette del villaggio) che rispondono di lottizzazione abusiva negoziale in concorso.
TARANTO – Il processo d’appello bis per i fatti della tragica notte tra il 13 e il 14 giugno del 1995, principio della fine di quello che per gli inquirenti fu e agì come settore deviato della questura di Brindisi, ha assunto oggi una piega molto seria per gli imputati. Davanti alla Corte d’Assise di appello di Taranto, indicata dalla Cassazione per la ricelebrazione del giudizio di secondo grado sull’uccisione del contrabbandiere brindisino Vito Ferrarese, il magistrato della procura generale ionica Antonella Montanaro ha sostenuto la tesi a carico dell’ex questore di Brindisi, Franco Forleo, dell’omicidio volontario con dolo. Ed ha chiesto per il funzionario 14 anni e 4 mesi di carcere.
BRINDISI - A proposito della decisione del commissario prefettizio del Comune di Brindisi, Bruno Pezzuto, di costituirsi parte civile nel procedimento penale contro i 227 propretari delle villette di Acque Chiare, quello in cui gli stessi compaiono come concorrenti nel reato di abusivismo edilizio negoziale, riceviamo e pubblichiamo una nota dell'avvocato Vittorio Rina, legale di parte dei proprietari, ai quali nel primo processo sulla vicenda del complesso turistico-alberghiero appena conclusosi con la confisca dell'intero patrimonio immobiliare (oltre che con la condanna di costruttore, notaio, progettista e dirigente comunale all'Urbanistica protempore), è stato invece negato ogni diritto al risarcimento da parte dello stesso Comune, cui il tribunale ha affidato l'area sequestrata e le strutture esistenti.