OSTUNI - Grave lutto nel mondo dell’economia della Città bianca. Stroncato da un male incurabile, è deceduto ieri sera a Bologna, dove da tempo si era trasferito con la sua famiglia, il dottor Marcello Saponaro. 55 anni, consulente aziendale, nel corso della sua carriera il dottor Saponaro si era occupato di progetti di sviluppo per importanti gruppi industriali, a cominciare dall’Editoriale l’Espresso.
BOLOGNA - La procura di Bologna ha diramato attraverso il procuratore aggiunto Valter Giovannini una nota di precisazione a proposito della vicenda dell'ostunese finito a giudizio per 90 centisini sottratti da una cabina telefonica. «L'archiviazione per irrilevanza penale è prevista solo per i reati di competenza del giudice di pace. E questo caso non era davanti al giudice di pace».
OSTUNI - Sotto processo per aver rubato, stando all’accusa, tre spiccioli che messi insieme non farebbero un euro. Per un furto di 90 centesimi, sottratti da una postazione telefonica della stazione di Bologna, un quarantenne di Ostuni, Cosimo Francioso, verrà infatti processato. La notizia, rimbalzata dalle aule del Tribunale di Bologna, sta facendo in queste ore il giro della Penisola, per quanto è bizzarra e clamorosa. Quello destinato ad essere celebrato in autunno sarà un processo che avrà sicuramente costi molto superiori al bottino del furto. Il colpo ha avuto nel capo di imputazione anche l'aggravante di essere stato commesso «avvalendosi di due asticine metalliche».
CEGLIE MESSAPICA - Non si può dire che la truffa non fosse stata studiata in maniera scientifica e persino tecnologica. Ma gli agenti sono riusciti a scoprirla comunque, bloccandolo con le mani sulla marmellata proibita: circa 900.000 euro, che di lì a poco stavano per finire definitivamente nelle sue tasche. In manette è così finito un quarantaseienne di Ceglie Messapica, Giambattista Elia, beccato in trasferta proprio nel momento topico. Stava incassando a Bologna, nella filiale di una banca del centro, il denaro relativo a un deposito di assegni circolari per un valore complessivo di 890.000 euro, frutto - secondo le indagini - di un'attività criminale finalizzata alla negoziazione di titoli di credito, provento di delitto, su posizioni di conto corrente create ad hoc con documenti false e intestate a società inesistenti.