In un raudo, una delle tipologie di artifizio pirotecnico fra le più utilizzate, c’è mezzo grammo della miscela esplosiva a base di nitrato d’ammonio che, secondo la maxi perizia dei Ris e della Scientifica, Giovanni Vantaggiato avrebbe prodotto in quantità industriali. L’imprenditore di Copertino ne avrebbe realizzato almeno 60 chili, se la matematica non è un’opinione.
BRINDISI - Non ha forse detto ancora tutto, Vanni, lo stragista della Morvillo. Ed è per questa ragione che alle 16, oggi, al fianco dell’avvocato Franco Orlando, Giovanni Vantaggiato è stato sottoposto a un nuovo interrogatorio nel carcere di Lecce. L’audizione del pm della procura di Brindisi, è ancora in corso e verterebbe tutta sul tentato omicidio di Cosimo Parato, l’uomo di Torre Santa Susanna che il 68enne di Copertino, due volte reo confesso, ha tentato di fare fuori con una bici bomba posizionata il 24 febbraio 2008 davanti alla sua abitazione.
TORRE SANTA SUSANNA – E’ Torre Santa Susanna adesso il polo delle indagini sull’attentato del 19 maggio scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Qui passa una traccia pesante lasciata da Giovanni Vantaggiato sia nel periodo 2007-2008, che nei giorni precedenti il suo fermo, avvenuto il 6 giugno per le ipotesi di reato legate alla detenzione, al trasporto e all’utilizzo di materiale esplodente, e a quella di strage con l’aggravante - secondo la Dda di lecce – delle finalità terroristiche. Vantaggiato sta tornando sotto la lente d’ingrandimento anche dal punto di vista delle contestazioni formali per la bici-bomba che la mattina di domenica 23 febbraio 2008 ridusse in fin di vita Cosimo Parato, attentato che si è auto attribuito nell’ultimo interrogatorio davanti ai pm Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi avvenuto lunedì 18 giugno.
LECCE - Ha confessato ciò che era logico ammettesse, vale a dire l’attentato della mattina del 24 febbraio 2008 a Torre S. Susanna contro Cosimo Parato, il proprietario di una piccola azienda agricola al centro di una truffa da 342mila euro ai danni della Carburanti Marchello Sas amministrata dalla moglie. Ha negato ciò che era logico negasse, l’attentato del 1997 a Copertino contro il presidente del comitato di gestione della Usl locale, Cosimo Serratì, per la revoca delle forniture di gasolio. Ed ha dichiarato che sia l’attentato di Torre che quello del 19 maggio 2012 davanti all’istituto professionale “Morvillo Falcone” avevano scopo dimostrativo. Ma in un caso c’è stata la strage, nell’altro un tentato omicidio. Questa la sintesi dell’interrogatorio odierno di Giovanni Vantaggiato, il bomber di Copertino.