BRINDISI – Le telecamere, finalmente, ci sono ma al cimitero di Brindisi le tombe continuano a essere danneggiate. La notte scorsa è toccato a quella di un uomo deceduto nel 2008 la cui lapide si trova nella zona cosiddetta “vecchia”. Ad accorgersi del danno la moglie e la figlia questa mattina quando sono andate a fare visita al loro congiunto. Hanno trovato il marmo della lapide in frantumi e hanno chiamato la polizia.
BRINDISI – E’ morto all’età di 83 anni l’imprenditore di origini campane Domenico D’Oriano, a capo di una famiglia finita più volte nel ciclone delle indagini sul contrabbando, il riciclaggio di denaro illecito e dei sequestri patrimoniali. Domenico D’Oriano era ammalato da tempo. Arrivò a Brindisi all’inizio degli anni Ottanta, con un incarico nel cantiere di Fincosit Grandi lavori per la realizzazione dell’attuale molo Enel a Costa Morena Ovest. Verso la fine dello stesso decennio ave va già fondato la “D’Oriano Maria Edelma”, impresa portuale tra le più attive, finita poi sotto sequestro e da tempo gestita da un amministratore giudiziale.