Questa sera assemblea pubblica organizzata a Carovigno, nel salone del Castello Dentice di Frasso, per protestare contro il progetto di scarico sottomarino dei reflui trattati dal nuovo depuratore di Bufalaria
CAROVIGNO - Per rilevare e perseguire eventuali comportamenti di rilevanza penale nella vicenda della mancata entrata in funzione del depuratore circondariale di Bufalaria, la sezione di Carovigno dei Comunisti italiano ha interessato la procura di Brindisi.
CAROVIGNO – Epifania con polemica in piazza a Carovigno. E al centro il tema del depuratore circondariale di Bufalaria. Una manifestazione è stata indetta per il 6 gennaio alle 20 a Carovigno dalla sezione locale dei Comunisti Sinistra Popolare, contro chi si oppone all’entrata in funzione del nuovo impianto.
BARI - La Regione Puglia sta facendo il possibile per evitare che l'impianto di depurazione consortile di Bufalaria debba scaricare nel Canale Reale, e ciò vuol dire che si sta accelerando al massimo il ripristino della condotta subacquea di Apani, di proprietà dell'Asi, terminale di un'opera mai entrata in funzione, che costò all'ente (allora Sisri) 90 miliardi di vecchie lire. "Abbiamo oggi accelerato l'iter di rilascio di tutti i pareri necessari all'avvio delle opere di rifunzionalizzazione e messa in esercizio della condotta sottomarina Apani, che sarà utile ad evitare che l'impianto di Carovigno, prima, e l'intero agglomerato di San Vito dei Normanni, poi, scarichino nel Canale Reale", annuncia infatti l'assessore regionale Fabiano Amati.
BARI - Alla notizia della bozza di progetto condiviso siglato ieri a Brindisi da Provincia, Comune capoluogo, Consorzio Asi, Acquedotto Pugliese a Autorità idrica, risponde oggi l'assessore regionale competente, Fabiano Amati, per sottolineare due cose: la condivisione dell'idea di riconvertire il depuratore di Mesagne, e della necessità di completare un nuovo schema idraulico anche per quello di Bufalaria-Carovigno, terminal anche per le reti di San Vito dei Normanni e San Michele Salentino; la necessità comunque di provcedere con un allaccio provvisorio al Canale Reale sotto la supervisione della Provincia.
BRINDISI - Sedici associazioni ambientaliste brindisine chiedono che gli enti preposti finalmente si decidano a mettere in atto un'azione di sorveglianza e monitoraggio del Canale Reale, per salvaguardare le acque della riserva marina di Torre Guaceto dove sfocia questo corpo idrico naturale (le sorgenti sono in territorio di Villa Castelli, dove alimentano anche una piccola centrale idroelettrica). Nel contempo, si chiede anche che i reflui del depuratore di Bufalaria, che si trova nell'immediato entroterra tra la marina di Specchiolla e Pennagrossa, vengano immessi in mare solo attraverso una condotta sottomarina di almeno 2mila metri, previa affinazione.
CAROVIGNO - Avrebbero ospitato centinaia di turisti le ville a vocazione realizzate in una zona a vocazione strettamente agricola, ubicate nell’immediato entroterra della borgata costiera di Specchiolla, in contrada Bufalaria, territorio del comune di Carovigno (BR), se non fossero state poste sotto sequestro dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Ostuni, il 19 aprile 2012, su delega del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Brindisi, Marco d’Agostino.
Aver scelto di tutelare l’ambiente in un’area bellissima come quella di Torre Guaceto non può in alcun modo essere visto come un tentativo di ritardare l’entrata in funzione di un depuratore. Mi riferisco – afferma il Presidente della Provincia Massimo Ferrarese - all’impianto realizzato nel territorio di Carovigno e che Regione Puglia e Comune di Carovigno vorrebbero inaugurare pur consapevoli del fatto che i reflui andrebbero ad aumentare il tasso di inquinamento del Canale Reale e quindi di Torre Guaceto.
BARI – Si terrà venerdì 17 febbraio la riunione presso la sede dell’assessorato regionale alle Opere pubbliche a Bari sulla situazione dei depuratori, due in provincia di Brindisi – Mesagne e Carovigno – e l’altro a Noci. L’incontro inizierà alle ore 10. Lo ha comunicato l’assessore regionale Fabiano Amati.
BRINDISI - La questione dello scarico del nuovo depuratore di Bufalaria, del suo impatto con il mare, il Canale Reale e l'area della riserva marina di Torre Guaceto, la questione dell'impianto di affinamento a servizio degli scarichi di Mesagne, Latiano, Francavilla Fontana che a loro volta finiscono nel Reale, sono sul tavolo da qualche settimana, e soggetti a due pressioni: da un lato quella del comitato che raccoglie le firme per il no allo scarico a Guaceto e del presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, che annuncia che non firmerà l'autorizzazione, dall'altro quella dei sindaci interessati e dell'assessore regionale Fabiano Amati, che affermano l'urgenza e l'utilità, nonchè la qualità tecnologica del depuratore. Sul tema riceviamo un intervento di Carmine Dipietrangelo, ex vicepresidente del Consiglio Regionale pugliese e attuale consigliere di amministrazione delle Fal.
BRINDISI – Lo scarico nel Canale Reale delle acque trattate dal depuratore circondariale di Bufalaria, quando entrerà in funzione, è una soluzione che non piace neppure al consigliere regionale Giovanni Epifani, del Pd, il quale propone in alternativa l’utilizzo e l’impiego del collettore costruito dall’Asi (ex Sisri) con circa 90 miliardi di lire di spesa negli anni Novanta, opera mai entrata in funzione. Uno dei tanti monumenti allo spreco delle risorse pubbliche, che avrebbe dovuto a sua volta raccogliere i reflui di Mesagne, Latiano e Francavilla Fontana, che all’epoca scaricavano tutti e tre nel Reale, ed oggi continuano a farlo Latiano e Francavilla, assieme a Ceglie Messapica. Reflui che arrivano quindi regolarmente in mare nell’oasi di Torre Guaceto, assieme a acque di vegetazione e scarichi di autospurgo, nonché altre immissioni abusive non meno dannose.
CAROVIGNO – Progettato negli anni Settanta e non ancora completato l’impianto di collegamento al depuratore Bufularia di Carovigno, potrebbe finalmente essere terminato con un nuovo finanziamento in arrivo dalla Regione. L’assessore alle opere pubbliche Fabiano Amati è convinto che si stia giungendo ad una conclusione del problema. Il progetto coinvolge tre comuni brindisini, Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino: i reflui dei tre comuni infatti dovrebbero essere convogliati nel depuratore invece che finire nelle voragini carsiche della provincia.
BRINDISI - Ammontano in totale a 156 milioni di euro gli interventi che porteranno benefici ai Comuni della Provincia di Brindisi previsti dal Pot, il Piano Operativo Triennale 2010-2012 che, in attuazione del Piano d’Ambito approvato il 27 ottobre 2009, individua gli interventi di natura prioritaria nel comparto idrico, fognario e depurativo.