Cronaca
Operazione "Calypso", davanti al giudice c'è chi tace e chi nega coinvolgimenti
BRINDISI - Qualcuno tace, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Qualcun altro nega di aver mai fatto parte, o che sia mai esistita alcuna associazione a delinquere, tanto meno di stampo mafioso. Sono queste le risposte riservate al gip Ercole Aprile e al pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia Alberto Santacatterina, dagli indagati finiti nella rete dei carabinieri, a seguito della operazione Calipso, che ha decimato una presunta frangia mafiosa, sotto le insegne della Scu, operante sui territori di Oria, Ceglie Messapica, Ostuni, ma soprattutto Mesagne. Il mesagnese Ercole Penna, 36 anni, detto “Lino u biondu”, difeso dall’avvocato Marcello Falcone, ha fatto notare che in ben quattro anni di indagini, solo una sarebbe l’intercettazione a suo carico.
nell'anno 2010