"Difendo la mia attività professionale che svolgo rispettando la legge"
Lettera aperta di Angelo Milone, di Mesagne, coltivatore di canapa light, al centro di un iter giudiziario complesso dopo il sequestro delle piante avvenuto lo scorso 17 luglio
Lettera aperta di Angelo Milone, di Mesagne, coltivatore di canapa light, al centro di un iter giudiziario complesso dopo il sequestro delle piante avvenuto lo scorso 17 luglio
Le piante dopo essere state estirpate e poste sotto sequestro, saranno sottoposte ai previsti accertamenti tecnici
Lo sconforto di un giovane che era tornato a Brindisi, dopo anni all'estero, per investire in una nuova attività. "Non so se qui c'è un futuro"
A cosa pensiamo quando sentiamo pronunciare la parola “canapa” o “marjiuana”? Molti di noi probabilmente pensano ad un ragazzone con i dreadlock avvolto da una grande nuvola di fumo sprigionata da una “canna”, magari il tutto accompagnato da una musica reggae. Altri probabilmente pensano alle infinite proprietà che rendono questa antica pianta unica e straordinaria.
La proposta di legge prevede contributi per varietà di canapa più idonee alla coltivazione in Puglia tenuto conto delle caratteristiche dei terreni e delle condizioni climatiche; la realizzazione d’impianti di lavorazione e trasformazione e la coltivazione della canapa a fini fitodepurativi per la bonifica dei terreni inquinati
In comune hanno una esigenza che si sprigiona dalle viscere della terra: il riutilizzo. Hanno bisogno di risorgere, di lasciarsi alle spalle il passato. I terreni della Scu, come le aree inquinate del Sito di interesse nazionale.
Ecco uno dei casi pratici di impiego della canapa nel settore dell’edilizia. La tradizione si mescola all’innovazione, con un metodo che garantisce solo vantaggi in ottica di rispetto dell’ambiente: è in corso in questi giorni la ristrutturazione con calce di canapa, con materiali quindi interamente “bio”.
Sullo sfondo a destra c'è la centrale Enel di Brindisi con la sua ciminiera, a sinistra si scorge lo stabilimento petrolchimico. All'orizzonte il mare, tutt'intorno l'oasi regionale delle Saline di Punta della Contessa e dimentichi quasi d'essere nel clou del Sito di interesse nazionale, un'area tra le più inquinate di Italia, paragonabile in Puglia solo allo scempio di Taranto.
SAN VITO DEI NORMANNI - Una mini piantagione di marijuana sul balcone, al quarto piano di un palazzo alla periferia di San Vito dei Normanni: è la scoperta fatta dai poliziotti del commissariato di Ostuni.
CELLINO SAN MARCO – Denunciato per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti un 32enne di Cellino San Marco, A.F., disoccupato e vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. È stato trovato in possesso di quattro piante di canapa indiana e 400 semi della stessa pianta.
SAN VITO DEI NORMANNI – L’estate c’è bisogno di piante e colore in casa e Domenico Amato di 43 anni di San Vito dei Normanni, aveva pensato bene di farsi un bel giardino composto da piante di canapa indiana. L’uomo però è stato sorpreso e arrestato dai carabinieri della compagnia della città in flagranza di reato. La sostanza stupefacente rinvenuta è stata sequestrata.
CELLINO SAN MARCO – La canapa indiana? Un buon investimento, data la domanda di marijuana. E allora meglio coltivarla e farsi in casa l’intera produzione. Ragionano così molti spacciatori anche nel Brindisino, che servono ai clienti “erba” nostrana piuttosto che quella albanese, che arriva supercompressa e spesso con muffe che non fanno tanto bene ai polmoni. Ma i carabinieri non sono d’accordo con l’assegnazione dell’Igt alla canapa indiana locale, e la sequestrano. Come è accaduto a Cellino San Marco non molte ore fa.
BRINDISI - Doppio blitz dei carabinieri. All’interno di una masseria alla periferia di Brindisi spunta la marijuana. Nelle campagne di Mesagne, invece, il tesoro è "verderame": tra quintali di oro rosso, di provenienza furtiva, affiorano rigogliose piante di canapa. Bilancio delle due operazioni: 3 arresti e quattro denunce a piede libero.
CAROVIGNO – Piante da sballo, nel giardino di casa. Nei guai, con l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, è finito un quarantunenne di Carovigno, Cataldo Mameli. I carabinieri della locale stazione, nel corso di un servizio teso al contrasto del fenomeno della vendita e dell'uso illecito di droga, lo hanno tratto in arresto in flagranza di reato, mentre era intento a curare gli arbusti “proibiti”.
FASANO - Coltivavano canapa, nell’antica masseria disabitata. E così due giovani fasanesi, entrambi residenti a Montalbano, sono finiti in manette. Franco Semeraro (32 anni) e Francesco Turrone (21 anni), entrambi giardinieri presso una nota struttura ricettiva della zona, sarebbero stati beccati in flagranza dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Ostuni, piombati all’interno del vecchio rudere a seguito di articolate indagini. I due giovani sono accusati di aver coltivato illegalmente numerosi arbusti di “canapa indiana”.