BRINDISI – Il nuovo settore del cimitero di Brindisi continua ad essere un cantiere in molti casi “selvaggio”, punteggiato da discariche abusive di materiali edili e battuto anche fuori dagli orari con sentiti da mezzi pesanti e da lavoro. Un situazione assurda, fonte di continue proteste, e oggi ci hanno provato i vigili urbani a reprimere una serie di irregolarità con un servizio condotto da dieci agenti dell’aliquota motociclisti.
BRINDISI – C’è chi costruisce e chi invece distrugge. Per non bastare anche nel posto in cui si dovrebbe riposare in pace. La scorsa notte, infatti, alcuni malviventi con mazzetta e scalpello, hanno preso di mira il cimitero di Brindisi e sono state gravemente danneggiate oltre 20 cappelle tutte nuove di zecca e alcune in costruzione. Ad accorgersi dell’accaduto le ditte che lavorano all’interno della parte nuova del camposanto questa mattina. Racket o no, quello che è successo la scorsa notte è una vicenda già vista a Brindisi. Le indagini sono in mano ai carabinieri del capoluogo.
BRINDISI - Numerose cappelle funebri private sono state danneggiate la notte scorsa durante il raid di alcuni sconosciuti, che hanno infranto marmi e sfregiato la muratura esterna delle strutture in costruzione, nell'area nuova del cimitero comunale di Brindisi. Tra le cappelle danneggiate anche quella del finanziere Antonio Sottile, medaglia d'oro alla memoria, che il 23 febbraio del 2000 morì assieme al collega Alberto De Falco tra le lamiere dell'auto di servizio, stritolata da un blindato dei contrabbandieri.