Brindisi Fc: Torna Carbonella, Dionisio Ds. Confermato mister Rufini
Delineato lo staff tecnico-dirigenziale del Brindisi in vista del campionato di Eccellenza. A Carbonella il ruolo di direttore generale
Delineato lo staff tecnico-dirigenziale del Brindisi in vista del campionato di Eccellenza. A Carbonella il ruolo di direttore generale
BRINDISI - «Ero Renziano già prima di diventare sindacalista, nel 1960», svela Giovanni Carbonella in un libro autobiografico scritto a quattro mani col fratello Damiano, in uscita domani con “Il piccolo sindacalista che non voleva andare in pensione”. E anche gli altri fan brindisini di Renzi raccontano le loro conversioni.
BRINDISI - “Un passo indietro per il bene della coalizione”. La disponibilità a farsi da parte, ufficializzata in serata dall’onorevole Giovanni Carbonella ai vertici territoriali e provinciali del Pd, apre una nuova fase di riflessione ed analisi. L’ex parlamentare, nel rimettere nelle mani del partito la propria candidatura a primo cittadino di Brindisi, ha relazionato sulle consultazioni che lo hanno visto protagonista, sottolineando i giudizi positivi raccolti ma anche le difficoltà riscontrate. E così, a margine della riunione della delegazione, unanime sarebbe stato il pensiero almeno su un punto: imprescindibile appare per il Pd la necessità di individuare un candidato sindaco di “ampio respiro”, capace di rappresentare le diverse anime di un centrosinistra aperto alla società civile.
BRINDISI – Nel pomeriggio di oggi la Delegazione territoriale del Partito democratico prenderà atto della rinuncia, già sostanzialmente annunciata, di Giovanni Carbonella a rappresentare la coalizione di centrosinistra quale candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative di primavera. Il passo indietro dell’ex parlamentare, maturato nei giorni scorsi, a seguito del faccia a faccia con il presidente della Provincia Massimo Ferrarese, riaprirà di fatto i giochi nel centrosinistra per quanto riguarda la scelta e l’investitura ufficiale del candidato primo cittadino.
BRINDISI – Da sinistra a destra, passando per il centro: si riaprono i giochi. Quel che sino a qualche giorno fa sembrava disegnato, è stato cancellato. A partire dalla proposta di candidatura di Giovanni Carbonella (designato dal Pd e incaricato di avviare consultazioni interne e con gli alleati): già frenata in “casa”, l’ascesa dell’ex parlamentare è stata stoppata definitivamente dal presidente della Provincia Massimo Ferrarese: con affetto, stima e cordialità. Ma stoppata. Così ora si riparte da zero. O quasi. E il dibattito torna ad infiammarsi. Prova ne siano le nuove dichiarazioni del capogruppo uscente dei Democratici, Salvatore Brigante: "La notizia dell'atto di responsabilità da parte dell'Onorevole Carbonella, presidente provinciale del Partito Democratico, deve far riflettere molto i dirigenti del partito".
BRINDISI – Non gli ha spianato la strada verso Palazzo Nervegna. Ma il confronto è stato franco e lungo. Un faccia a faccia durato circa due ore, nel corso del quale l’ex parlamentare Giovanni Carbonella avrebbe preso atto delle distanze tra la sua proposta politico amministrativa e quella che, sul solco del laboratorio brindisino, avrebbe in testa il presidente della Provincia Massimo Ferrarese. Inevitabile, a questo punto, appare il passo indietro di Carbonella, che potrebbe essere ufficializzato già nella giornata di domani. A pesare, sulla rinuncia alla candidatura a sindaco da parte dell’ex parlamentare, anche le divisioni interne al Pd, con Ferrarese pronto a prendere in considerazione candidature super partes, ovvero sino ad oggi inedite, se i Democratici dovessero indicarle.
BRINDISI - Le consultazioni, atto finale. Ultima tappa per Giovanni Carbonella impegnato a sondare il terreno, quale prologo per l'eventuale scalata a Palazzo Nervegna. Domani mattina l’ex parlamentare incontrerà il presidente della Provincia Massimo Ferrarese, per un faccia a faccia che appare cruciale. Carbonella, infatti, se non dovesse trovare assenso e consenso, potrebbe annunciare il proprio passo indietro di fronte all’impossibilità di creare, attorno al progetto politico amministrativo di cui si era fatto portatore, un ampio consenso, tale da consentire, in continuità con il “laboratorio brindisino”, la nascita di una coalizione capace di esaltare, nelle forme e nei ruoli più opportuni, il potenziale contributo della società civile.
BRINDISI - Brindisi sarà pure laboratorio nazionale, punto di riferimento per la costruzione del grande centro, ma non è l’ombelico del mondo neppure per l’Udc, che in tema di candidature guarda oltre, ammonendo gli alleati: in Puglia si vota anche in altri tre capoluoghi di provincia (Lecce, Taranto e Trani). I conti devono quadrare su scala regionale, dunque, perché possa passare l’assenso dei centristi a una candidatura Pd nella scalata al timone della città, lasciato vacante anzitempo dal sindaco uscente Domenico Mennitti. E così, mentre Giovanni Carbonella (investito nei giorni scorsi dal coordinamento locale dei Democratici ad avviare un primo giro di consultazioni per tastare il polso attorno alla sua candidatura) continua a “riflettere”, cercando conforto e sostegno lungo l’asse Roma-Brindisi, nel centrodestra crescono le quotazioni dell’ex numero due di Palazzo Nervegna, Mauro D’Attis.
BRINDISI – Pd: prove tecniche di implosione. Sul nodo legato alla scelta del candidato sindaco il capogruppo consiliare uscente Salvatore Brigante esterna, brucia tutti e pone veti. I vertici provinciali e regionali del partito reagiscono con fermezza. Tra i Democratici il clima ora è davvero infuocato. “Io come tanti che abbiamo sostenuto la candidatura di Giovanni Carbonella - scrive nel pomeriggio Brigante - ci auguriamo che lui sciolga la riserva in senso positivo. In attesa delle decisioni del tutto personali di Carbonella è bene puntualizzare alcune cose”. E giù l’elenco