L'Ufficio tributi ha notificato ai contribuenti un numero indescrivibile di richieste di pagamento per Cosap, Imu, tasi, Tarsu non dovute, richiedendo somme già pagate dai contribuenti
La denuncia dei consiglieri di opposizione Cinque Stelle: "Chiediamo un comunicato istituzionale e che ci si riunisca per fermare l'invio di accertamenti ai cittadini che già da tempo hanno pagato un tributo"
CAROVIGNO – Tributi nel caos: giallo attorno alle dimissioni del Responsabile dell’Ufficio Finanziario del Comune, Rocco Martino, e sulla ridda di voci che vorrebbero dimissionari a breve anche altri funzionari comunali. Il Pd vuole vederci chiaro e nel frattempo lancia l’ attacco frontale al Primo cittadino, Vittorio Zizza: “Sia lui a fare un passo indietro. Il sindaco e la sua maggioranza si devono dimettere. È l’unico modo per non continuare a fare danni”. Non si placa, dunque, la polemica a Carovigno intorno alla vicenda degli avvisi di accertamento inviati dal Comune e dalla Censum srl (ex Eurogest) che hanno inondato le case dei cittadini.
CAROVIGNO - “I tributi? Alle porte altra stagione da salasso”. Le opposizioni annunciano una nuova pioggia di cartelle pazze. E sulla vicenda è già scontro: “Siamo di fronte all’ennesima presa in giro per i contribuenti onesti. Chi ha sempre pagato continuerà a pagare, chi non ha mai pagato continuerà ad evadere”, tuonano dai banchi della minoranza. A prendere posizione, già nei giorni scorsi, il Pd cittadino: “È ormai fuori controllo la gestione dei tributi nel nostro Comune. Il caos regna sovrano! È il terzo anno di fila che puntualmente le case dei cittadini di Carovigno vengono inondate da migliaia di avvisi di accertamento per tributi (a dire del Comune) non pagati. E’ una situazione che inizia ad assumere i connotati del grottesco: i cittadini vengono chiamati a verificare la propria posizione tributaria, dopo ore e ore di fila e di verifiche, ma quando tutto sembra chiarito inizia un nuovo calvario”.
FASANO - Stop a cartelle pazze: il primo cittadino prende posizione, tranquillizza gli utenti e chiarisce la vicenda. Il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, a proposito delle cosiddette “cartelle pazze”, ossia avvisi di pagamento di tributi minori recapitati a cittadini che già hanno versato l’importo dovuto, rompe gli indugi e getta acqua sul fuoco, rasserenando gli animi dei contribuenti.