BRINDISI – Rompono la porta e si introducono all'interno del reparto cassa della stazione di servizio, portando via alcune stecche di sigarette e circa trecento euro contenute nel registratore di cassa. Furto alle prime ore del mattino alla stazione di servizio Tamoil di via Ciciriello al quartiere Casale.
BRINDISI - Volto coperto da passamontagna, fucile a canne mozze in pugno, assaltano il distributore di carburanti Q8 del quartiere Casale. Tensione intorno alle 21.30 di ieri nella stazione di servizio, con i banditi arrivati a bordo di un'auto di piccola cilindrata, i quali dopo aver minacciato il benzinaio in servizio cercando l'incasso, si sono dovuti accontentare solo della sua collanina d'oro, dal momento che i soldi erano già stati portati via.
OSTUNI - Ancora scintille tra sindacati e Telcom, a margine della vertenza aperta per il licenziamento di 36 lavoratori, tuttora in cassaintegrazione. La segreteria provinciale della Filctem Cgil, infatti, torna all’attacco. E lo fa con un documento nel quale contesta il comportamento dell’azienda: “Tra le tante crisi aziendali in provincia di Brindisi, nei settori di nostra competenza sindacale tessile - abbigliamento, manifatturiero, chimico - farmaceutico, la vertenza Telcom rischia di sconfinare in una grande degenerazione. Riteniamo che i tanti comportamenti assunti dalla Società Telcom, siano lesivi delle corrette relazioni sindacali e tendono sempre più a compromettere in maniera inequivocabile gli accordi sottoscritti tra le parti”.
TARANTO - Elisir di lunga vita. E di controversie infinite. La vicenda “Borsci” starebbe per vivere un nuovo capitolo legato all’operazione salvataggio avviata nella primavera del 2010 dal Gruppo Casale di Ostuni. Naufragata la prima proposta di concordato (presentata appunto dall’imprenditore ostunese Raffaele Casale, ammessa dal Tribunale ma rigettata dall’assemblea dei creditori), i giochi si potrebbero riaprire a breve. Voci sempre più insistenti vorrebbero infatti l’imprenditore tarantino Enzo D’Addario prossimo a depositare in Tribunale una nuova proposta di concordato, a quanto si dice leggermente migliorativa rispetto a quella a suo tempo firmata dalla famiglia Casale (un’offerta da 5 milioni e 200 mila euro, che comunque vadano a finire le cose ha consentito al sodalizio societario guidato dall’imprenditore ostunese di assumere in questi mesi la guida dello stabilimento e di riavviare, salvaguardando i 26 posti di lavoro, la produzione e la commercializzazione dello storico marchio). I tempi non si prevedono comunque brevissimi. Tutt’altro.
TARANTO – Elisir San Marzano: non c’è l’ufficialità. Dai dirigenti Telcom nessuna conferma: “Aspettiamo notizie”. Un silenzio che lascia presagire, quanto già si vociferava alla vigilia della scadenza dei termini (venerdì scorso) per il pronunciamento dei creditori sulla proposta di acquisto del Gruppo Casale. Ovvero: l’assemblea avrebbe respinto il concordato. Queste le prime voci, di fatto indiscrezioni in attesa che le fonti ufficiali rendano pubblico il verdetto. Se così fosse, sarebbe tutto da ridisegnare il futuro della Borsci. E tra non poche incognite.
TARANTO - Elisir San Marzano: l’ora del gong. Chiusi i termini per il pronunciamento dei creditori sulla proposta di acquisto del Gruppo Casale, cresce la suspance sul verdetto. Ancora 48 ore e sarà chiaro il futuro della Borsci. L’assemblea dei creditori, sovrana sul destino del marchio, il 12 novembre scorso decise sostanzialmente di guadagnare tempo, decidendo di affidare una risposta definitiva nelle mani del postino. Venti giorni per riflettere e comunicare, singolarmente e via posta, la decisione.
TARANTO – Cadono le ipoteche: congelati così i debiti verso i due maggiori creditori. La cessione della Borsci ora è davvero a un passo. Due le ipoteche destinate ad essere rimosse: la prima conseguenza dei debiti maturati nei confronti dell’Agenzia delle Dogane (che vanta circa 1,7 milioni di arretrato dall’azienda in liquidazione) e la seconda derivante dalle insolvenze in piedi con la Banca Carime (per oltre 600mila euro). Per evitare che il concordato (strumento che consentirebbe di evitare la dichiarazione di fallimento) possa saltare a causa delle ipoteche sospese, l’Ufficio legale delle Dogane di Taranto aveva proposto che, fermo restando i crediti vantati da Dogane e banca, le ipoteche stesse fossero rimosse per favorire l’operazione di cessione e la ripresa produttiva della Borsci.
TARANTO - Congelati i debiti verso i due maggiori creditori: la cessione della Borsci è sempre più vicina. Due le ipoteche destinate ad essere rimosse: la prima conseguenza dei debiti maturati nei confronti dell'Agenzia delle Dogane (che vanta circa 1,7 milioni di arretrato dall'azienda in liquidazione) e la seconda derivante dalle insolvenze in piedi con la Banca Carime (per oltre 600mila euro). Per evitare che il concordato (strumento che consentirebbe di evitare la dichiarazione di fallimento) possa saltare a causa delle ipoteche sospese, l’Ufficio legale delle Dogane di Taranto ha proposto che fermo restando i crediti vantati da Dogane e banca, le ipoteche stesse vengano rimosse per favorire l'operazione di cessione e ripresa produttiva della Borsci.
TARANTO - San Marzano Borsci: primi calici amari, dopo la rinascita. Ci sono voluti mesi di trattative, di lavoro, di mediazioni, per giungere alla proposta di concordato da 5 milioni e 200 mila euro che ha consentito al gruppo societario guidato dall’imprenditore ostunese Raffaele Casale di assumere le redini dello stabilimento e di riavviare la produzione e la commercializzazione dello storico “elisir”. E’ stata, viceversa, sufficiente una “velina” diffusa alla vigilia dell’assemblea dei creditori per creare lo scompiglio, agitare le acque e rimettere in gioco il destino dell’azienda e dei 26 lavoratori, facendo vacillare gli impegni assunti dal gruppo Telcom e ratificati dal Tribunale fallimentare.
OSTUNI – Ribalta emiliana per l'elisir San Marzano: quello vero. Visto che il falso è finito in tribunale, trascinato in contenzioso dai nuovi soci del gruppo Borsci. A Bologna, per salutare le bottiglie del nuovo corso, c’è chi ha allestito una vetrina speciale. Una rinascita da incorniciare, per il liquore prodotto a San Marzano di Taranto. Il piano di rilancio varato dall’imprenditore ostunese Raffaele Casale, amministratore della Telcom Spa di Ostuni, sta dando i primi frutti. La crisi della vecchia società aveva di fatto provocato la scomparsa dal mercato dell'elisir, da alcune settimane tornato in produzione, con grande soddisfazione dei tanti fans sparsi (e scatenati) anche su facebook.
BRINDISI - Si sono sviluppati a pochi chilomentri di distanza i due incendi che hanno tenuto impegnati i vigili del fuoco del capoluogo nel pomeriggio di oggi. Entrambi hanno coivolto la sterpaglia lungo la tangenziale Brindisi-Bari all'altezza del quartiere Casale e l'altro alla zona industriale.