BRINDISI - C’è uno spiraglio per il villaggio di Acque Chiare e stavolta non si tratta di una teoria machiavellica ma di una sentenza della Corte di Strasburgo che fissa un principio molto chiaro e semplice: se c’è prescrizione (e ci sarà nel caso specifico) non c’è confisca.
BRINDISI - L’evasione fiscale dell’imprenditore non può ricadere sull’azienda, a meno che la società non rappresenti una struttura fittizia esclusivamente dedicata alla commissione dei reati. Il sequestro di beni della società, quindi, per reati tributari, non è possibile.
ORIA - Il vigile urbano che uccise il giovane Mario De Nuzzo, nel lontano 1991 a Oria, durante il Torneo dei rioni, agì per scopi propri, mosso da un sentimento di risentimento personale che non ha nulla a che vedere con il Comune, l’ente di cui l’uomo era all’epoca dipendente.
BARI – In gita con l’auto blu: la Cassazione ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari e della sospensione di due mesi dal servizio, per un dirigente della regione Puglia, Domenico C., finito nei guai per aver utilizzato la macchina di servizio “per fini personali e comunque estranei all'attività dell'ufficio”. Qualche esempio? Con l’auto di servizio sarebbe stata utilizzata per un picnic e per fare la spesa ai genitori. Ad avviso della Cassazione sussiste l'accusa di peculato e c'è il rischio di reiterazione “delle condotte illecite” per via della “gestione privatistica” dell'auto blu fatta dall' imputato.
ROMA - Per Tiziana Deserto la condanna per concorso nell'omicidio della figlia Maria Geusa, morta all'età di due anni e sette mesi a Città di Castello è ora definitiva. Dopo una lunga camera di consiglio la Cassazione ha infatti confermato stasera i 15 anni di reclusione (tre condonati) inflitti in primo e secondo grado dai giudici di Perugia, pur escludendo l'aggravante della crudeltà. Per la donna - indagata finora a piede libero - a breve si apriranno quindi, forse già domani le porte del carcere. Anche se lei si è sempre proclamata innocente.
PERUGIA - Mercoledì Tiziana Deserto, la mamma della piccola Maria Geusa, uccisa a due anni e mezzo dall'amante della donna, conoscerà il suo destino. È infatti fissata per quella data l'udienza in Cassazione per la donna. La Deserto è accusata di concorso in omicidio e violenza sessuale ai danni della bambina. Inizialmente era stata anche condannata per maltrattamenti, ma l'accusa è caduta in secondo grado. A Perugia la donna è stata condannata due volte a 15 anni di reclusione ma lei si è sempre detta innocente. In Cassazione i suoi legali Gianni ed Eugenio Zaganelli chiedono l'annullamento della sentenza di secondo grado.
BRINDISI – La Cassazione assolve Nicola Frugis. “Torno alla mia vita di sempre con la ritrovata serenità, anche se tutto non sarà più come prima, dovrei essere felice, ma dopo dieci anni di sofferenza non ci riesco”. Parola dell’ex presidente della Provincia. Una carriera politica stroncata all’apice dal ciclone “Tangentopoli”, mentre si apprestava a candidarsi a sindaco, dopo due mandati a Palazzo De Leo (con percentuali in crescita dalla prima alla seconda elezione.
OSTUNI – Il pronunciamento della Suprema Corte è atteso per i prossimi giorni. Ma il Procuratore generale della Cassazione, dove è approdata la querelle di Monticelli, ha formulato le sue richieste: conferma della pena comminata in primo e secondo grado a carico di Mariella Milani (giornalista dell’alta moda, originaria di Bari) e del legale rappresentante della ditta (Masi) esecutrice dei lavori di ristrutturazione ed ampliamento della villetta in riva al mare. Annullamento senza rinvio per prescrizione, invece, per l’ingegnere Raffaella Bianco.
BRINDISI - Armando De Azevedo Henriques, David James Robottom, Stefan John Ricketts e Giorgio Battistini, dirigenti pro tempore di British Gas e di Brindisi Lng, dovranno superare ancora qualche altra prova prima di poter dire di essere usciti dal processo di Brindisi nato dall’Operazione High Confidential del 12 febbraio 2007, su indagini condotte dalla Digos e in parte dalla Guardia di Finanza, delegate dalla procura brindisina. Al centro, le vicende che condussero al decreto autorizzativo per il rigassificatore di Brindisi emesso a gennaio 2003 dal governo Berlusconi, e poi sospeso – è ancora tale – dal governo Prodi nel settembre 2007 su pressing dell’Unione europea per violazione delle direttive comunitarie.
FRANCAVILLA FONTANA - Sì all'uso di internet per scopi puramente conoscitivi ma no alla chat su Facebook per chi è agli arresti domiciliari. Lo specifica la Cassazione spiegando che può esserci violazione del domiciliari se si chatta con qualcuno sui social network. Con questa motivazione, infatti la Quarta Sezione Penale ha confermato un'ordinanza del Tribunale di Lecce che, in riforma dell'ordinanza del Gip di Brindisi, e accogliendo il ricorso del pm, aveva sostituito i domiciliari con il carcere al 23enne francavillese Alfonso Leo (figlio del boss Gaetano), perché “accertata la violazione, del divieto di comunicare con persone diverse da quelle con lui coabitanti o che lo assistono, essendo stato colto in collegamento via web con il coimputato”.
BRINDISI - Condanne per oltre vent’anni a carico di otto imputati, tutti accusati di avere preso parte attiva all’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga capeggiata dal brindisino Fabio Fornaro, alias la Belva. La Cassazione ha rigettato in toto i ricorsi presentati da otto dei venti imputati nel processo scaturito dalla operazione battezzata con il nomignolo dell’ex esponente della Scu nel capoluogo, confermando in sostanza le condanne comminate in secondo grado dalla corte d’appello di Lecce.
S. PIETRO VERNOTICO - Duplice omicidio colposo. E' la condanna definitiva inflitta ad un 42enne di Torchiarolo. L'aggressione di due pitbull usciti dalla sua villa provocò la morte di due persone, Vincenzo Ramis di 60 anni, e Salvatore Rizzello di 62 anni, di S. Pietro Vernotico. Secondo la Cassazione, se un cane uccide, il padrone è da ritenersi responsabile del reato riconosciuto in via definitiva con la sentenza in questione.
BRINDISI - Senza lavoro? Pedala comunque e mantieni la prole. Questo il monito dei giudici, inflessibili con un disoccupato brindisino. Lo stato di disoccupazione non è di per sé un motivo sufficiente per esentare il genitore dal mantenimento del figlio. Tant’è per la Cassazione, che chiamata ad esprimersi sull’istanza del giovane (separato) ha sentenziato: “Non è sufficiente allegare uno stato di disoccupazione, dovendosi verificare, la possibilità del coniuge richiedente di collocarsi o meno utilmente, e in relazione alle proprie attitudini, nel mercato del lavoro”.
BRINDISI - A proposito delle dichiarazioni del procuratore capo Marco Dinapoli sulla sentenza della Cassazione per la cosiddetta Tangentopoli brindisina, e sul tema delle prescrizioni, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota dell'avvocato Roberto Cavalera, difensore nello stesso processo dell'architetto Carlo Cioffi, dirigente del Comune di Brindisi.
ROMA – Rigettati i ricorsi della Pubblica accusa: assoluzione piena per Marco Pezzuto e Giovanni Faggiano. Riduzione della pena per Luca Scagliarini, nuovo appello per Stefano Barletta. Su tutto il resto cala l'annullamento senza rinvio della sentenza di secondo grado per prescrizione. Tanto ha stabilito la Cassazione, chiudendo l’ultima pagina della tangentopoli brindisina. I ricorsi della Procura generale avverso le assoluzioni della Corte di appello di Lecce sono stati giudicati inammissibili dalla Corte di Cassazione. La sentenza ha dunque ribadito l’innocenza dell’ex consigliere regionale Marco Pezzuto (all’epoca dei fatti di Forza Italia), già appurata dai Giudici in sede di appello. In primo grado era stato condannato a quattro anni e sei mesi di carcere, la Corte di appello lo ha assolto.
ROMA - Nel pomeriggio di oggi la Corte di Cassazione, nel giudizio collegato alla cosiddetta Tangentopoli brindisina, ha ritenuto inammissibili i ricorsi della procura generale contro le assoluzioni pronunciate dalla Corte d'Appello di Lecce, confermandole perciò in toto, ed ha inoltre annullato senza rinvio per prescrizione le condanne a due anni e due mesi per corruzione nei confronti di Franco Leoci, Carmine Dipietrangelo, Luigi De Michele, Biagio Pascali e Rocco Errico. Pena ulteriormente riformata per l'agente marittimo Luca Scagliarini.
BRINDISI – Riconosciuto in via definitiva responsabile di una rapina, riceve il conto della giustizia dopo oltre 11 anni. E meno male che l’indulto gli ha decurtato la condanna, altrimenti il colpo sarebbe stato molto più pesante per il brindisino al centro della vicenda.
ROMA - Buone notizie dalla Cassazione per le amministrazioni comunali, brutte per l'Acquedotto Pugliese. Proprio dal pronunciamento su una causa intentata nella prima metà degli anni Novanta dal Comune di Altamura è nata una sentenza definitiva che libera i municipi dall'onere di pagare le spese di manutenzione della rete.
BRINDISI - La Corte di Cassazione respinge la richiesta di ripristino della misura cautelare formulata dalla procura a carico dei presunti assenteisti in forza agli uffici Asl di via Dalmazia. Nelle ragioni della sentenza sono prevalse le argomentazioni del collegio difensivo che ha opposto contro la richiesta del pm Adele Ferraro l'inutilità del ripristino della custodia cautelare per assenza di rischio di reiterazione del reato (tutti gli indagati restano sospeso dal servizio per effetto della provvedimento disciplinare emesso dalla Asl stessa), e insussistenza del pericolo di fuga. Resterebbero i gravi indizi di colpevolezza, che saranno eventualmente approfonditi in sede processuale dato che lo stesso pm ha già chiesto il rinvio a giudizio per truffa al sistema sanitario nazionale degli indagati.
OSTUNI - Colpevole: anche per la Cassazione. La giustizia presenta il conto definitivo al “cegliese”, Confermata la condanna a 14 anni di carcere, già sancita in primo grado e in appello. Una sentenza “esemplare” quella emessa dalla prima sezione della Corte suprema di Roma, a carico del 78enne ostunese (originario di Ceglie Messapica) Leonardo Andriola. Accusato di tentato omicidio e porto abusivo d’armi, il pensionato ostunese è stato riconosciuto colpevole (con l’aggravante della recidiva specifica e reiterata, essendo già stato condannato in passato, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta) del ferimento di Concetta Andriola (50 anni, ostunese), sua vicina di casa.
BRINDISI - “Vito Di Emidio deve ritornare in carcere”, lo chiedono a una voce i pubblici ministeri antimafia Alberto Santacatterina e Milto De Nozza, e lo chiedono direttamente alla Corte di Cassazione. La scelta del Riesame, che ha concesso al pentito di ritornare ai domiciliari in località protetta, accogliendo la richiesta dell’avvocato Manfredo Fiormonte per conto del proprio assistito, non è punto condivisa dalla procura. La memoria a intermittenza di Bullone, pur non inficiandone la credibilità, stigmatizza un personaggio indegno dei benefici concessi dallo Stato ai collaboratori di giustizia, per questo deve ritornare in cella e scontare l’ergastolo, attendendo l’ulteriore verdetto a suo e a carico degli uomini accusati dalle sue stesse rivelazioni, di ben dodici omicidi.
FASANO - Il procuratore generale aveva chiesto l'annullamento della sentenza di condanna del fasanese nella cui villetta stava lavorando l'operaio che, cadendo dall'impalcatura, batté la testa sul terreno e morì. La quarta sezione della Cassazione invece ha rigettato il ricorso confermando gli otto mesi di reclusione cui fu condannato in primo grado Orazio Angiulli di 73 anni, proprietario della villa sulla Selva di Fasano nella quale si verificò l'incidente mortale.
BRINDISI – La notizia è arrivata poco prima delle 21. La Corte di Cassazione ha nuovamente negato il dissequestro delle ville del complesso di Acque Chiare, e la situazione dei proprietari diventa sempre più difficile. A meno che, nelle motivazioni della sentenza, che gli avvocati dei ricorrenti potranno conoscere non appena sarà depositata, non vi sia un allargamento delle maglie delle prescrizioni stabilite lo scorso anno dal tribunale del riesame, che prevedono l’accesso agli immobili solo degli intestatari, e con l’esclusiva ragione del provvedere alle manutenzioni. In subordine al dissequestro, si chiedeva infatti alla Corte di Cassazione la facoltà d’uso da parte delle famiglie, che sono oltre 218, escluse le pochissime che hanno già ottenuto il permesso di dimora sulla base di particolari necessità.
OSTUNI - La Cassazione ha confermato la sentenza di primo e secondo grado che aveva riconosciuto colpevoli di estorsione tre ostunesi (un quarto, Antonio Cirasino, 47 anni, ha già scontato la condanna). E sono stati immediatamente arrestati. Sono Cristiano Scarel, 28 anni, Biagio Sternatia, 27 anni, e Giuseppe Palmisano, 31 anni. La Suprema corte ha rigettato il loro ricorso e la sentenza, diventata definitiva, è stata immediatamente eseguita.
BRINDISI – Depositato oggi il dispositivo della sentenza nei confronti dell’ex questore Francesco Forleo, poliziotti e contrabbandieri coinvolti nel 1995 in vicende che secondo gli inquirenti avevano ricoperto di fango l’istituzione da essi rappresentata (i poliziotti). Ieri erano circolate le prime notizie sui parziali ribaltamenti, o presunti tali, operati dalla Corte di Cassazione. Ma si trattava di informazioni frammentarie. Ora con il dispositivo è possibile essere più precisi.