BRINDISI - La centrale termoelettrica “Federico II” ha ospitato 15 studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Brindisi, diplomati nell’anno scolastico 2011/2012 per uno stage di 160 ore. Il progetto, avviato nell’ambito di un programma Pon-Por del Ministero dell’Istruzione, ha permesso agli studenti di approfondire gli aspetti della gestione e controllo dei processi produttivi di un impianto elettrico e quelli relativi alle attività chimiche connesse alla generazione di energia elettrica.
BRINDISI - Anche le organizzazioni sindacali manifestano forte preoccupazione per l'atteggiamento assunto dalla società Edipower sul futuro dell'impianto termoelettrico di Brindisi Nord - Costa Morena. E dettano tempi più stretti di quelli stabiliti dal prefetto Nicola Prete, il quale - su richiesta del sindaco Mimmo Consales - aveva già fissato per il 19 settembre un incontro tra la stessa Edipower, gli enti locali e le parti sociali Confindustria Brindisi e rappresentanze dei lavoratori. Ciò perchè il sindaco, alla luce di un incontro con l'azienda in cui la stessa aveva omesso di comunicare di aver già ricevuto l'Autorizzazione integrata aziendale dal ministero, sostenendo invece di non poter decedere sul piano industriale proprio in assenza dell'Aia, aveva poi scoperto l'esistenza dell'autorizzazione, non escludendo quindi il ricorso ai propri poteri istituzionali a titela della salute e dell'ambiente. Ma ora sono i sindacati Filctem Cgil, Flai Cisl e Uilcem Uil a dichiarare lo stato di agitazione e chiedere per le stesse ragioni al prefetto l'attivazione dell procedura di raffreddamento ai sensi della L .146/90 e successive modifiche.
BRINDISI – E’ certamente legittimo che in un partito ci siano posizioni diverse ed una sana dialettica, ma poi arriva il momento delle decisioni. E mentre da un lato autorevoli esponenti del Partito democratico brindisino, tra i quali il senatore Salvatore Tomaselli e il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, non solo auspicano ma sollecitano una chiusura articolata nel tempo della centrale Edipower (società ex Edison ora controllata da A2A), ecco che la prima a prendere posizioni contro la chiusura è la Cgil. O meglio, il sindacato di categoria dei lavoratori dell’energia e della chimica, la Filctem.
BRINDISI - La Provincia si costituirà parte civile contro l'Enel ed ha già quantificato la somma da chiedere come risarcimento danni: 500 milioni di euro. L'ente ha dato mandato all'avvocato Rosario Almiento di formalizzare la costituzione in giudizio nel processo che vede Enel Produzione Spa ed alcuni suoi dirigenti sotto accusa per i danni causati dalle polveri di carbone ai terreni circostanti la centrale di Cerano.
BRINDISI - Il Partito democratico continua ad avere due distinte posizioni su alcune scelte che riguardano l'industria, ad esempio quella di Matteo Colaninno responsabile nazionale delle politiche industriali e quella ufficiale del partito a Brindisi sulla questione del rigassificatore della British Gas, e sugli interventi della magistratura, oppure è l'intervista apparsa ieri su un quotidiano regionale a confondere le acque? Nel dubbio, ci pensa il sindaco Mimmo Consales a confermare alcuni indirizzi, che sono anche quelli della giunta comunale in carica.
BRINDISI – E’ il contenuto del computer di Calogero Sanfilippo, responsabile della produzione termoelettrica Enel, e in precedenza della filiera carbone, uno degli assi che la pubblica accusa giocherà a partire dal 12 dicembre prossimo al processo per la dispersione delle polveri dal deposito di combustibile fossile di Cerano. In quell’hard disk la Digos di Brindisi ha trovato numerosi elementi probatori che dimostrano, secondo le accuse, come l’azienda fosse perfettamente consapevole di essere la fonte della contaminazione dei terreni agricoli circostanti. E di come Enel abbia cercato di tacitare le parti danneggiate con risarcimenti più o meni palesi, ma chiedendo a tutti il silenzio.
BRINDISI - Il Pd torna alla carica chiedendo la chiusura della centrale Edipower di Brindisi Costa Morena, con le debite garanzie di ricollocazione per il personale dell'impianto. E' il senatore Salvatore Tomaselli a riproporre il problema con una nota diffusa oggi, che si richiama alla vicenda della conclusione delle indagini della procura sulla dispersione delle polveri di carbone di Enel Cerano.
BRINDISI – L’Unità 4 della centrale Federico II di Brindisi è da oggi rientrata in esercizio. Gli interventi di manutenzione straordinaria e di miglioramento ambientale, per un investimento complessivo di circa 90 milioni di euro, sono stati realizzati con anticipo rispetto al programma e hanno riguardato principalmente i nuovi filtri a manica, i denitrificatori, i nuovi mulini, il potenziamento del desolforatore, l’upgrading dei riscaldatori aria, la revisione generale di turbina e alternatore.
Un investimento di 120 milioni di euro per sostituire nella centrale Enel di Cerano, a sud di Brindisi, la più grande d'Italia, il carbonile a cielo aperto con due nuove strutture a cupola stagne e completamente automatizzate. La dispersione di polveri dal carbonile di Cerano è uno dei principali problemi di impatto ambientale della centrale "Federico II", oggetto anche di indagini da parte della procura di Brindisi. Con le due "dome" si giungerà dunque ad un punto di svolta. La costruzione delle nuove strutture richiederà 39 mesi ed impiegherà 300 unità aggiuntive. Presenti alla posa simbolica della prima pietra l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, la vice presidente della Regione Puglia, Loredana Capone, il sindaco Mimmo Consales e il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese.
BRINDISI - Al termine del sopralluogo a Cerano, per verificare la situazione dopo l'incendio scaturito da un desolforatore del IV Gruppo della termoelettrica Enel, l'assessore regionale all'Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “A seguito di un sopralluogo presso la centrale Enel Federico II di Cerano ho avuto modo di constatare che l'evento verificatosi questa mattina sul desolforizzatore del Gruppo 4 dell'impianto sia stato circoscritto grazie alla prontezza dell'intervento dei Vigili del Fuoco, già presenti in loco in occasione degli interventi di manutenzione sulla linea, e delle squadre di emergenza interne allo stabilimento”.
BRINDISI – Un vasto incendio sta interessando dalle 9 di questa mattina il quarto gruppo della Centrale Enel “Federico II” di Brindisi. Dalle prime indiscrezioni, l’incendio, è partito dal desolforatore del IV gruppo, attualmente in fase di manutenzione. In questo momento il problema sembra quasi del tutto risolto, e si potranno stabilire le cause dell’incendio. Sul posto ci sono tre squadre di Vigili del Fuoco del comando provinciale di Brindisi che stanno lavorando con le squadre antincendio della centrale
BRINDISI – Svolta ulteriore nella sicurezza per la centrale Enel “Federico II” di Cerano: dopo anni in cui gli incidenti sul lavoro non sono mancati, e dopo il varo di un modello di esecuzione degli interventi di manutenzione innovativo, ora è stata firmata anche una convenzione “per il potenziamento del sistema di soccorso e coordinamento durante la fermata di impianti”, tra la direzione della centrale e il comando provinciale dei vigili del fuoco di Brindisi, diretto dall’ingegner Carlo Federico.
BRINDISI - Non c'è alcun progetto di raddoppio della centrale interna a biomasse e comunque della produzione elettrica della raffineria di zucchero Sfir di Brindisi. Lo fa sapere la stessa azienda in un comunicato odierno, alla luce della nota diffusa nei giorni scorsi dal consigliere regionale di Fli, Euprepio Curto, in cui si parlava in verità di voci circolanti circa tale ipotesi. Ecco quindi la smentita da parte di Sfir.
BRINDISI - L'amministratore di A2A, l'utility che ha acquisito una parte delle centrali Edipower dopo la ristrutturazione societaria di Edison, Giuseppe Sala, rilancia l'ipotesi di fare della centrale di Brindisi Nord-Costa Morena un termovalorizzatore di Cdr? Voci, e per ora solo voci, circa l'intenzione di Sfir di chiedere un raddoppio della sua centrale interna a biomasse nella raffineria sempre a Costa Morena? Quello del Pd a queste ipotesi è un doppio no. Lo fa sapere il senatore Salvatore Tomaselli.
BRINDISI - No a qualsiasi eventuale progetto di raddoppio della produzione elettrica da biomasse di Sfir, e Futuro e L'bertà si attende dal nuovo sindaco Mimmo Consales l'opposizione a tale eventuale progetto. Lo dice il consigliere regionale ed ex senatore Euprepio Curto. Quindi auguri a Consale che giura oggi, ma Fli "contemporaneamente, lo richiama sin da oggi alle sue responsabilità politiche sollecitandolo a tenere alta la guardia rispetto ad alcuni boatos secondo i quali la Sfir, non paga, di aver reso l’attività dello zuccherificio molto marginale rispetto a quella di produzione di energia elettrica, avrebbe in animo di chiedere il raddoppio della potenza della centrale medesima".
Oggi gli attivisti di Greenpeace sono entrati in azione presso la centrale Federico II di Brindisi, disegnando nei campi circostanti l'impianto un'enorme sagoma di circa 80 metri raffigurante un cadavere riverso al suolo con la scritta "Enel Killer". Con questa spettacolare iniziativa l'associazione ambientalista intende indirizzare all'assemblea degli azionisti dell'Enel -- che si riunisce a Roma oggi pomeriggio -- i contenuti di una sua ricerca, anticipati ieri, in cui si evidenziano i danni alla salute e gli impatti economici dell'uso del carbone da parte di Enel.
BRINDISI - La questione della chiusura della centrale di Brindisi Nord, di proprietà di Edipower, soggetta peraltro - come anche da accordo recente tra azienda e sindacati - ad un futuro produttivo sempre più incerto, che sfrutta lo stato dell'occupazione nel Sud e nel Brindisino per imporre transizioni dal finale rigorosamente riservato, è stata rilanciata in questi giorni su BrindisiReport.it da Vittorio Bruno Stamerra, che ha sottolineato la debolezza della politica locale di fronte a questo tema, e soprattutto i suoi silenzi. Risponde il candidato sindaco Roberto Fusco, che ribadisce: in caso di sua vittoria alle amministrative, la chiusura di Brindisi Nord sarà uno dei punti fondamentali della sua attività di governo del capoluogo.
BRINDISI – Pur di non giungere alla chiusura dell’impianto, l’assemblea dei lavoratori della termoelettrica Edipower di Brindisi Nord oggi ha approvato con soli 3 voti contrari e un’astensione l’ipotesi di accordo raggiunta tra azienda e sindacati, che tiene ancora in bilico gli assetti produttivi della centrale per vari mesi, senza alcun impegno certo sulla realizzazione del piano industriale da tempo accantonato dalla stessa Edipower.
BRINDISI - A proposito dell'intervento di Vittorio Bruno Stamerra sulla questione della paventata chiusura della centrale Edipoer di Brindisi Costa Morena, dopo l'intervento di Riccardo Rossi, candidato sindaco di Brindisi Bene Comune, riceviamo e pubblichiamo anche quello dell'avvocato Roberto Fusco, candidato oltre che della stessa Lista Si Roberto Fusco Sindaco, Italia dei Valori e Federazione delle Sinistre.
BRINDISI - Fumata grigia per Edipower, nonostante per ora gli impianti siano fermi, con i sindacati che escono al momento insoddisfatti dalla situazione di indeterminatezza circa il futuro dell'impianto. Sebbene per ora siano garantiti i 115 lavoratori diretti, è il futuro dei lavoratori dell'indotto che appare a tinte fosche. Ancora un incontro interlocutorio quello tenutosi in prefettura alla presenza dei vertici della società, i sindacati, la Provincia e il Comune di Brindisi.
BRINDISI - Anche per il caso Sfir, legato alle emissioni fuorilegge della centrale termoeletrica interna ad olio di palma, tra azienda e procura della Repubblica è stato avviato un confronto sulle misure che si dovranno adottare nella raffineria di zucchero di Costa Morena per eliminare il problema, ed ottenere così - si presume - la facoltà d'uso dell'impianto il cui compito principale nopn è quello di alimentare i processi di raffinazione dello zucchero grezzo di canna, bensì il business della produzion e di energia elettrica da collocare sul libero mercato secondo gli impegni assunti dall'azienda.
BRINDISI – Avvisi di chiusura delle indagini preliminari sulle dispersioni delle polveri del carbonile di Cerano nelle aree agricole circostanti, abitazioni rurali incluse, sono stati notificati oggi a 15 persone a vario titolo coinvolte nella gestione della centrale termoelettrica Federico II, nonché alle parti lese. Ne dà notizia lo stesso ufficio stampa di Enel Spa, riportando una sintesi delle ipotesi di reato comprese negli avvisi – che equivalgono a informazioni di garanzia -, da cui sono esclusi (sottolinea Enel) danni alla salute: getto pericoloso di cose, danneggiamento aggravato e deturpamento di edifici, la presunta mancata adozione all’interno della centrale Enel di Cerano di misure idonee ad impedire la diffusione delle polveri di carbone sulle colture e sugli edifici circostanti.
BRINDISI - Sono terminate ieri 29 febbraio le operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza dei due motori diesel da 34 megawatt complessivi di potenza della centrale termoelettrica a biomasse di Sfir, la raffineria di zucchero di Costa Morena a Brindisi. Lo fa sapere il Comando provinciale del Corpo forestale, il cui personale – alle dipendenze della stazione di Brindisi – ha perciò concluso le procedure di applicazione del sequestro preventivo disposto dal gip del Tribunale di Brindisi.
BRINDISI - Personale del comando provinciale della Forestale di Brindisi ha sottoposto a sequestro preventivo i due motori diesel alimentati a biomasse della centrale termoelettrica interna alla raffineria di zucchero Sfir, nell'area di Costa Morena. L'intervento non ha provocato il fermo produttivo della raffineria, che può continuare ad alimentare i propri processi con l'altra caldaia, quella a ciclo combinato a metano. Il sequestro è legato quasi certamente alla diffida che il dirigente del Settore ecologia della Provincia, Pasquale Epifani, aveva inviato alla stessa Sfir a metà ottobre 2011, in cui veniva fissato un termine di sette giorni per adeguare alla normativa le emissioni orarie della stessa centrale interna.
BRINDISI – Se Massimo Ferrarese fa sul serio, per la faccenda della riduzione del carbone a Cerano, vale a dire la richiesta al ministro dell’Ambiente Corrado Clini di trasformazione a gas di uno dei quattro gruppi della termoelettrica “Federico II”, cosa che ha indotto ieri Enel a prendere posizione dichiarandosi sorpresa della sortita del presidente della Provincia, e comunque nettamente contraria a tale ipotesi, dia subito corso alle procedure necessarie per giungere ad un incontro nelle sedi opportune. La richiesta arriva oggi dal movimento No al Carbone, che “ha da sempre sostenuto la necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente e la salute dato dalla combustione del carbone a Brindisi”.