BRINDISI – E’ arrivato l’amministratore delegato Fulvio Conti per dare simbolicamente il via ai lavori che costituiranno lo spartiacque tra ciò che è stata la centrale a carbone di Brindisi Cerano sino ad oggi, e quella che sarà dopo la costruzione dei due carbonili coperti a dome (cupola), completamente automatizzati, che dovranno risolvere uno dei problemi cruciali dell’impatto dell’attività produttiva della termoelettrica “Federico II” sul territorio circostante, la dispersione delle polveri da carbone, problema che è anche al centro di inizitiative della magistratura.
BRINDISI - Al termine del sopralluogo a Cerano, per verificare la situazione dopo l'incendio scaturito da un desolforatore del IV Gruppo della termoelettrica Enel, l'assessore regionale all'Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “A seguito di un sopralluogo presso la centrale Enel Federico II di Cerano ho avuto modo di constatare che l'evento verificatosi questa mattina sul desolforizzatore del Gruppo 4 dell'impianto sia stato circoscritto grazie alla prontezza dell'intervento dei Vigili del Fuoco, già presenti in loco in occasione degli interventi di manutenzione sulla linea, e delle squadre di emergenza interne allo stabilimento”.
BRINDISI - Nota ufficiale dell'Enel sull'incendio di stamani nella centrale di Cerano, per informare che la situazione è sotto controllo. L'Enel pochi minuti dopo ha aggiunto che le fiamme sono state domate sono state domate. Nel comunicato si fa sapere altresì che non vi sono danni a persone. "Questa mattina alle ore 9.15, presso la centrale Enel Federico II di Brindisi si è sviluppato un incendio sul sistema ambientale di desolforazione dell’unità di produzione numero 4, attualmente ferma per manutenzione. L’allarme - aggiunge l'ufficio stampa dell'Enel - è stato dato dagli operatori addetti al servizio di controllo della Centrale e ha permesso il pronto intervento del presidio stabile dei Vigili del Fuoco affiancato dalla squadra antincendio ed emergenza della centrale".
BRINDISI – Hanno incrociato le braccia davanti all’ingresso della Federico II perché, dopo aver vinto l’appalto per lavori di pulizie industriali all’interno della centrale di Cerano, l’azienda subentrante non voleva garantire i livelli acquisiti, l’anzianità maturata, i livelli retributivi garantiti dell’articolo 4 del contratto collettivo nazionale. Dipendenti della impresa Nubile in sciopero questa mattina a Cerano, sostenuti da Cgil, Cisl e Uil e della rispettive categorie per chiedere il rispetto dei diritti acquisiti, garantiti dalla clausola di salvaguardia all’atto del passaggio di azienda vincitrice dell’appalto.
BRINDISI – Svolta ulteriore nella sicurezza per la centrale Enel “Federico II” di Cerano: dopo anni in cui gli incidenti sul lavoro non sono mancati, e dopo il varo di un modello di esecuzione degli interventi di manutenzione innovativo, ora è stata firmata anche una convenzione “per il potenziamento del sistema di soccorso e coordinamento durante la fermata di impianti”, tra la direzione della centrale e il comando provinciale dei vigili del fuoco di Brindisi, diretto dall’ingegner Carlo Federico.
BRINDISI – Finirà ancora una volta a denunce e querele lo scontro tra Greenpeace ed Enel sulle emissioni delle centrali a carbone del maggiore gruppo energetico italiano ed uno dei maggiori d’Europa, e ancora una volta l’epicentro è Cerano. Stamani gli attivisti di Greenpeace hanno agito in un area non Enel nei pressi della termoelettrica “Federico II”, quindi fuori portata da denunce legate all’intrusione in aree private Enel, e hanno tratteggiato una grande sagoma raffigurante un cadavere al suolo (come le tracce di gesso lasciate dalla polizia scientifica sulle scene del delitto) con l’accompagnamento di striscioni con la scritta “Enel Killer”.
Oggi gli attivisti di Greenpeace sono entrati in azione presso la centrale Federico II di Brindisi, disegnando nei campi circostanti l'impianto un'enorme sagoma di circa 80 metri raffigurante un cadavere riverso al suolo con la scritta "Enel Killer". Con questa spettacolare iniziativa l'associazione ambientalista intende indirizzare all'assemblea degli azionisti dell'Enel -- che si riunisce a Roma oggi pomeriggio -- i contenuti di una sua ricerca, anticipati ieri, in cui si evidenziano i danni alla salute e gli impatti economici dell'uso del carbone da parte di Enel.
BRINDISI – Avvisi di chiusura delle indagini preliminari sulle dispersioni delle polveri del carbonile di Cerano nelle aree agricole circostanti, abitazioni rurali incluse, sono stati notificati oggi a 15 persone a vario titolo coinvolte nella gestione della centrale termoelettrica Federico II, nonché alle parti lese. Ne dà notizia lo stesso ufficio stampa di Enel Spa, riportando una sintesi delle ipotesi di reato comprese negli avvisi – che equivalgono a informazioni di garanzia -, da cui sono esclusi (sottolinea Enel) danni alla salute: getto pericoloso di cose, danneggiamento aggravato e deturpamento di edifici, la presunta mancata adozione all’interno della centrale Enel di Cerano di misure idonee ad impedire la diffusione delle polveri di carbone sulle colture e sugli edifici circostanti.
BRINDISI - Lunedì 20 febbraio, a partire dalle ore 10 presso la sala conferenze della centrale Enel “Federico II” di Brindisi si terrà un incontro con le imprese coinvolte nella prossima fermata dell’unità 4 dell’impianto. Questi prossimi interventi ambientali prevedono, per l’importanza dei lavori previsti e dei lavoratori coinvolti, l’adozione di buone pratiche di sicurezza che vanno ad aggiungersi a quelle esistenti e che devono essere osservate e condivise da tutti gli attori in campo.
BRINDISI – Se Massimo Ferrarese fa sul serio, per la faccenda della riduzione del carbone a Cerano, vale a dire la richiesta al ministro dell’Ambiente Corrado Clini di trasformazione a gas di uno dei quattro gruppi della termoelettrica “Federico II”, cosa che ha indotto ieri Enel a prendere posizione dichiarandosi sorpresa della sortita del presidente della Provincia, e comunque nettamente contraria a tale ipotesi, dia subito corso alle procedure necessarie per giungere ad un incontro nelle sedi opportune. La richiesta arriva oggi dal movimento No al Carbone, che “ha da sempre sostenuto la necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente e la salute dato dalla combustione del carbone a Brindisi”.
BRINDISI - La procura sta facendo il suo dovere, la politica ora faccia il proprio. E' la sintesi del documento diramato dalle associazioni ambientaliste brindisine dopo la notizia, pubblicata da BrindisiReport.it, della conclusione delle indagini sulla dispersione della polveri dal carbonile di Cerano. Attività investigativa condotta dalla Digos della questura, sostenuta da una corposa perizia del consulente tecnico del pm, e basata sulla denuncia di otto agricoltori della zona, affidatisi agli avvocati Giovanni Brigante e Vincenzo Farina (e non collegata invece ad esposti vari di movimenti ed organizzazioni)
BRINDISI – Con il deposito della consulenza tecnica di Claudio Minoia, il perito del pool ambiente della procura di Brindisi, che segue quello della relazione della polizia giudiziaria, in questo caso la Digos della questura brindisina, si può considerare conclusa la fase delle indagini sulla dispersione delle polveri di carbone nell’area circostante la centrale termoelettrica Enel “Federico II” di Cerano”. E l’esito è netto: anche se non in maniera continuativa, ma piuttosto in concomitanza con fenomeni eolici, nei sette giorni di campionamenti effettuati nell’autunno del 2009 in nove punti corrispondenti ad altrettante abitazioni e pertinenze di cittadini, otto dei quali autori di un esposto mentre il nono era il titolare di un sito assunto come punto di misurazione di valori di fondo, si sono palesate “dispersioni significative di polveri di carbone dal deposito carbonile”.
BRINDISI - L'Associazione sportiva dilettantistica Multisport Adriatica di San Piero Vernotico ed Enel hanno dato vita alla decima edizione del "Trofeo Centrale Enel Federico II". La competizione rientra nel programma Natura e Territorio di Enel volto a valorizzare il territorio e ad avvicinare le comunità alle tematiche ambientali attraverso lo svolgimento di attività nei pressi di impianti di produzione di energia elettrica.
BRINDISI – E’ imminente la fase preliminare della cantierizzazione dei carbonili coperti nella centrale termoelettrica Enel a Cerano, mesi di lavoro, a partire dalla prossime settimane, per molte imprese brindisine sino all’entrata in funzione delle due “dome” completamente automatizzate. Ma Enel garantirà anche altro lavoro alle appaltatrici locali con la fermata straordinaria del gruppo 4 della centrale “Federico II”, per le opere di manutenzione e le trasformazioni che comporteranno gli interventi di ambientalizzazione.
CERANO – Bosco di Cerano salvato in extremis in nottata dai vigili del fuoco. E' durato quasi quattro ore ed ha impegnato quattro squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi l'incendio che ha solo lambito, per fortuna, lambito la vasta area boschiva che rientra nelle aree protette della Regione Puglia.
BRINDISI - Età compresa tra 20 e i 29 anni per i dieci giovani brindisini che entrano a far parte dell’organico in forza alla centrale Enel “Federico II” di Brindisi con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Si tratta di quattro periti elettronici, un chimico, tre termo-tecnici e due meccanici.
BRINDISI – Una nube di vapore si è sprigionata nel tardo pomeriggio da uno dei quattro gruppi di produzione dalla centrale Enel di Cerano. Erano circa le 19 quando si sarebbe verificata l’avaria di una tubazione del gruppo due della Federico II, che a causa di un improvviso surriscaldamento – sulle cui cause indagano i tecnici – sarebbe rimasta danneggiata liberando nell’aria una nuvola bianca.
VIBO VALENTIA – C’è un filo diretto che collega la precedente inchiesta calabrese sullo smaltimento dei fanghi di una centrale Enel, quella di Cerano a Brindisi, e i residui di lavorazione sotterrati dalla Fornace Tranquilla Srl di San Calogero accanto ad un agrumeto. Si stima che in questa operazione trasportatori e conferitori avrebbero risparmiato oltre 18 milioni di euro mentre la fornace calabrese quasi 2 milioni di euro non versati alla discarica per i fanghi, mai pervenuti a destinazione.
BARI – Un ordine del giorno approvato a maggioranza dal consiglio regionale pugliese, con l'astensione dell'Udc, impegna la giunta regionale ad accelerare i tempi per la sottoscrizione della convenzione con le aziende elettriche del polo energetico brindisino, prevedendo in particolare la esclusione dell'impiego di Cdr o del Css come combustibile su tutto il territorio regionale (alla centrale Enel di Cerano e alla Colacem di Galatina) e la esclusione della realizzazione, da parte dell'Enel, di impianti da fonti rinnovabili sul territorio della Provincia di Brindisi.
BRINDISI – Estate caldissima per i temi energetici a Brindisi. Il 23 giugno c’era un appuntamento degli enti locali con Enel rinviato a data da destinarsi e relativo ai nuovi assetti della centrale di Cerano ma anche alle attività più generali della società elettrica nel territorio.
BARI - «La Regione Puglia non ha autorizzato alcun impianto fotovoltaico richiesto dalla 3M Energia di Maurizio Zamparini nel territorio di Brindisi». Una precisazione destinata a sollevare polemiche ma soprattutto a pesare, quella della vice presidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, in relazione all’intesa raggiunta nei giorni scorsi tra i coltivatori e l’imprenditore Maurizio Zamparini, per un investimento che quest’ultimo intende fare nei pressi della centrale Enel con un mega impianto. «Il Gruppo Zamparini - spiega Capone - ha presentato domanda datata 6 agosto 2010 e protocollata il 12.8.2010 con il n.12343. Il progetto consiste in un campo fotovoltaico da 199,962 MW (e non da 500 MW come riportato dai media), che occupa una superficie lorda di 784 ettari»
BRINDISI – Furono i dati delle caratterizzazioni commissionate dall’allora Sviluppo Italia, su incarico del Commissario per l’emergenza ambientale in Puglia, a innescare il processo che ha condotto poi all’ordinanza sindacale di blocco delle colture nei terreni agricoli di Cerano. Adesso, mentre quei terreni diventano appetibili per i grandi player del fotovoltaico – vedi la recente operazione avviata dalla 3M del gruppo Zamparini, a 15mila euro ad ettaro – il consigliere regionale brindisino Giovanni Brigante chiede di sapere a che punto siano le nuove analisi disposte nell’area, e affidate sempre alla stessa società che da qualche tempo si chiama Invitalia.
BRINDISI – La manifestazione “Centrale Aperta” a Enel Cerano ha fatto il pieno anche quest’anno, con l’adesione di numerose scolaresche e gruppi sportivi della zona. E la società elettrica ha colto l’occasione, tra una gara e uno spettacolo musicale, per mostrare ciò che fa per ambientalizzare la produzione.
BRINDISI – A proposito delle vicende parallele e spesso di fatto intrecciate che riguardano la riconversione dei terreni agricoli di Cerano interessati ormai da oltre tre anni dal blocco delle produzioni, la recente adesione dell’Enel all’Accordo di programma quadro sulle bonifiche nel Sin di Brindisi, e lo stesso accordo quadro tra Enel e agricoltori, riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento del geologo Francesco Magno, coordinatore scientifico della Federazione dei Verdi di Brindisi.
BRINDISI - “Irene, questa tromba è per te”. L’accoglienza per le due signore della canzone italiana ospiti sul palco della centrale Federico II di Cerano, è stata quella promessa: letteralmente assordante. Circa duecento vuvuzelas hanno controcantato per le due artiste, accolte al pari del numerosissimo pubblico accorso ad ascoltarle, al frastuono infernale delle trombette. Appuntamento per i manifestanti, ore diciannove. Tutti davanti alla centrale, come concordato già dal primo annuncio della tappa brindisina del tour griffato Enel “Correnti musicali”, risalente a un mese fa.