BRINDISI – Era finito in carcere nel gennaio 2010 insieme agli altri presunti componenti la banda del “Bar Chopin” di Tuturano. Per cinque di loro , in sede di rito abbreviato, nell’aprile dello scorso anno piovvero quarant’anni complessivi di carcere, su sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare Giovanni Gallo.
BRINDISI - Rito abbreviato e sentenza pesante. Il verdetto del Gup è giunto in giornata. E così, per cinque dei sei presunti componenti la banda del “bar Chopin”, sono piovuti quarant’anni complessivi di carcere. Così ha sentenziato il Giudice per l'udienza preliminare Giovanni Gallo. Il verdetto, dunque: Raffaele Martena (23 anni, originario di San Pietro ma residente a Tuturano) è stato condannato a 15 anni (a fronte dei 18 chiesti dal pm, Alberto Santacatterina); Luigi Lorenzo (23 anni, di Brindisi, assistito dall’avvocato Daniela D’Amuri) è stato condannato a 8 anni (sconto di 6 mesi rispetto alle richieste del Pm) ma sgravato dal peso di aver rivestito il ruolo di capo dell’organizzazione al fianco di Martena. Condanna a otto anni (anziché dieci) anche per Ivan Martucci alias “Cartuccia”, 23 anni, di Tuturano.
ROMA – La Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dalle otto persone arrestate il 18 gennaio scorso nel corso dell’operazione “Chopin”, nome del bar di proprietà dei fratelli Mauro e Andrea Iaia, di Tuturano, coinvolti in questa vicenda di traffico di sostanze stupefacenti. I difensori degli imputati avevano presentato ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale del riesame di Lecce che aveva rigettato le richieste di scarcerazione. Ma anche in questa occasione non è andata bene.