I cittadini possono effettuare la prenotazione unicamente telefonando al numero 0831.229256 negli orari di ufficio (lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12 e il giovedì dalle ore 15,45 alle ore 18)
Obbligatoria in tutta Italia a partire dal 1° gennaio 2019, la Cie è una tessera di forma rettangolare molto simile a una carta di credito o alla patente che conterrà oltre ai dati anagrafici una serie di informazioni in più. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere
Sono stati portati da L'Aquila a Brindisi, nel Cie di Restinco (il centro più vicino in cui c'erano posti disponibili), i due 30enni afgani sui cui la Dda abruzzese sta compiendo indagini per terrorismo
Il gip dispone l’obbligo di dimora, sono accusati di resistenza ed esplosioni pericolose per i fatti di Restinco. Ma il difensore chiede perizia sul petardo e registrazioni delle videocamere. E contesta l'intervista di Gentile
Individuati e arrestati tre anarchici per l’assalto compiuto nel pomeriggio di ieri, sabato 9 gennaio, al Centro di identificazione ed espulsione di Restinco, Brindisi
C’era anche un irlandese fra i 17 anarchici che nel pomeriggio di ieri (7 novembre) sono stati condotti in questura per aver dato vita a una manifestazione non autorizzata svoltasi all’esterno del Cara – Cie di Restinco. I manifestanti hanno raggiunto il centro per migranti fra le ore 16,30 e le 17, bissando l’iniziativa svoltasi il sabato precedente, 31 ottobre
Manifestazione con striscioni da parte di un gruppo di anarchici davanti al Cie di Restinco, intervento di polizia e carabinieri. È accaduto intorno alle 17.30 di oggi, sabato 7 novembre
Un gruppo di anarchici ha preso d’assalto nel pomeriggio di oggi (31 ottobre) il Cie di Restinco. Intorno alle ore 16, circa 20 persone hanno raggiunto la struttura a bordo di diverse auto e hanno cominciato a lanciare petardi, fumogeni e sassi verso l’interno dell’edificio, prendendo di mira i locali in cui si trovavano i militari assegnati al centro di accoglienza
BRINDISI – La prospettata chiusura del presidio di polizia postale di Brindisi e l’imminente riapertura del Cie di Restinco tengono banco in un comunicato stampa del Sap.
BRINDISI – Un blitz a sorpresa. Poi il verdetto, durissimo: “Una indegna prigione, colma di sporcizia. Qui è una realtà antigiuridica e incivile. Cie da chiudere”. Più che una denuncia, un autentico atto di accusa. E’ furibondo il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Accompagnato dall'assessore regionale alle Politiche per l'immigrazione, Nicola Fratoianni, il Governatore ha compiuto nel pomeriggio di oggi una visita ispettiva presso il Centro di identificazione e di espulsione di Restinco (che ospita anche il Cara, Centro di accoglienza per richiedenti asilo), nel territorio di Brindisi. “Ho provato un grande sentimento di vergogna”.
BRINDISI - Scavano un buco nelle pareti del Centro di identificazione ed espulsione, scavalcano il muro di cinta e scappano. Nuova evasione e disordini a Restinco dove di primo mattino sono evasi altri 18 tunisini. Nessuno scontro con le forze dell'ordine a parte un tafferuglio in seguito al quale tra le forze dell'ordine si registra un ferito lieve con una prognosi di tre giorni.
BRINDISI - Quattro tunisini in manette dopo l'ennesima rivolta nell'ala riservata a Centro di identificazione ed espulsione di Restinco e 11 persone ferite tra le forze dell'ordine. A dieci giorni di distanza dall'ultima fuga di massa di 62 ospiti, sono stati 18 i tunisini che ieri sono evasi dopo l'ennesimo conflitto ingaggiato con le forze dell'ordine e i militari. Quattro ore, tanto sono durati gli scontri con i nuovi arrivati dopo l'ultima fuga del 20 settembre scorso, provenivano dal Centro di Lampedusa, distrutto ed incendiato la scorsa settimana.
BARI - Gli assessori alla Protezione civile e alle Politiche di inclusione dei migranti Fabiano Amati e Nicola Fratoianni, hanno inviato questa mattina una lettera al Ministro dell'interno Roberto Maroni, per chiedere ufficiali delucidazioni circa le notizie apparse in questi giorni sugli organi di stampa, circa l'intenzione da parte del governo di realizzare un nuovo Cie nell'area della ex base Usaf di San Vito dei Normanni.
BARI - Anche se non ci sono ancora notizie ufficiali in merito, l'allarme lanciato dalle organizzazioni dei lavoratori della Polizia di Stato di Brindisi, riuniti nell'Osservatorio sindacale, sulla imminente istituzione di un Cie nella ex Base Usaf, è stato colto e sostenuto dagli assessori regionali Nicola Fratoianni e Fabiano Amati, che stavano seguendo assieme al capo del Dipartimento della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, l'istruttoria per verificare la possibilità di realizzare nel sito, invece, un hub umanitario.
BRINDISI – Ci ha pensato il Ministero dell’Interno, al posto del Dipartimento della Protezione civile e dell’intero tavolo tecnico istituito, a sciogliere il dilemma su un impiego parziale della ex Base Usaf per l’emergenza immigrazione (secondo le ottiche politiche del governo Berlusconi). Lo fa sapere uno dei sindacati di polizia, il Silp Cgil di Brindisi, che oggi in un comunicato comunica: “Ora siamo sicuri che oltre al Centro di Identificazione ed Espulsione di Restinco, il Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo sempre di Restinco e la tendopoli di Manduria avremo a breve un nuovo Cie nell'ex Base Usaf di San Vito dei Normanni”.
BRINDISI – Avrebbe favorito un maxi tentativo di fuga dal Centro di identificazione e espulsione di Brindisi. E di fronte ai carabinieri, intervenuti sul posto per riportare la calma attorno alla struttura, avrebbe persino reagito con violenza, minacciando e inveendo contro il personale dell’Arma.
BRINDISI - Sarà allestita tra Manduria e Oria la tendopoli destinata ad ospitare oltre 700 profughi libici. La prefettura di Potenza ha già inviato 120 tende (da sei posti ciascuna) e 720 posti letto «completi» per un campo che dovrebbe ospitare alcune centinaia di profughi provenienti dall'Africa. Le tende e i posti letto sono partiti stamani dal Centro di assistenza di pronto intervento di Protezione civile del Ministero dell'Interno. Scongiurato, per il momento, l’allestimento di strutture da campo presso l’ex aeroporto militare di San Pancrazio Salentino e presso l’ex base Usaf di San Vito dei Normanni. Alcune centinaia di immigrati che da giorni affollano Lampedusa potrebbero però essere trasferiti nelle prossime ore presso il Cie di Brindisi. Questo in sintesi il quadro attuale, suscettibile evidentemente di ulteriori decisioni, a fronte dei continui sviluppi di una situazione che resta di piena allerta.
BRINDISI – Restinco sempre più retrovia di Lampedusa e Calabria, come dimostra la programmazione dell’emergenza sbarchi di queste ultime settimane, e come dimostra anche lo stanziamento governativo per l’adeguamento della parte della struttura destinata a Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo). Ma neppure un uomo in più per la vigilanza, in totale contrasto con le ripetute denunce dei sindacati di polizia che parlano da anni di inadeguatezza dell’organico destinato a Restinco, che come ormai molti sanno e anche e soprattutto sede di un Cie (Centro di identificazione ed espulsione) dove per definizione stessa arrivano spesso elementi pericolosi. Le ultime rivolte, i danni gravi apportati alla struttura, gli scontri con agenti e militari lo dimostrano.
Gli irrequieti ospiti del Cie già presenti pare siano in fase di spostamento a Cara, i nuovi arrivati (si parla di una ottantina di clandestini) vanno al Cie perchè - secondo alcune fonti - si sospetta siano detenuti evasi dalle carceri durante la rivolta contro Ben Alì. Emergenza nell'emergenza. I sindacati di polizia restano sul piede di guerra per una situazione che diventa sempre più delicata ed impegnativa perchè la struttura ormai si rivela sempre più inadeguata.
BRINDISI – Una delegazione del Partito democratico, composta dal senatore Salvatore Tomaselli e dall’on. Dario Ginefra visiterà domani mattina la struttura di Restinco, che ospita contemporaneamente il Centro per l’immigrazione e l’espulsione (Cie) e il Centro di accoglienza per i richiedenti asilo politico (Cara). Unica struttura in Italia nella quale coesistono questi due organismi.
BRINDISI - I nove africani giunti a Napoli a bordo della nave liberiana Vera D due giorni fa, saranno trasferiti nel Centro di prima accoglienza di Restinco. Tutti maggiorenni e provenienti da Nigeria e Ghana, hanno fatto richiesta di asilo politico.