Cobas a Emiliano: "Gli impegni presi per Brindisi vanno mantenuti"
La nota del sindacato: "Il 14 settembre andiamo tutti a Bari con i lavoratori di Santa Teresa e gli ex-Nubile ed ex Termomeccanica per difendere la nostra città"
La nota del sindacato: "Il 14 settembre andiamo tutti a Bari con i lavoratori di Santa Teresa e gli ex-Nubile ed ex Termomeccanica per difendere la nostra città"
BRINDISI - “Chiediamo lavoro, ci danno polizia. Questa è la nostra democrazia”. Con questo slogan i circa cento disoccupati che manifestano da tre settimane sono sfilati stamani in corteo. Dopo i blocchi alla Monteco, le manifestazioni e l'occupazione della sala di rappresentanza “Mario Marino Guadalupi” del Comune, arriva il giorno della manifestazione. Partenza di fronte al tribunale intorno alle 9 e sfilata lungo viale Aldo Moro, il cavalcavia “De Gasperi” e corso Roma per raggiungere il Comune, Palazzo Nervegna e il palazzo della Provincia per far sentire la loro voce e chiedere un lavoro. Nessuna occupazione o blocco stavolta “così non ci denunciano per la seconda volta”, dice qualcuno. Sfilano le bandiere dei Cobas.
BRINDISI - Il sindacato Cobas del Lavoro Privato è totalmente contrario alla impostazione che gli Enti Locali hanno dato al problema delle convenzioni. Niente di più sbagliato che trattare con una società elettrica alla volta perché possono prodursi a breve delle situazioni incresciose dal punto di vista produttivo ed occupazionale che vanno attentamente valutate oggi. La contrazione dei consumi elettrici dovuta ad una crisi sempre più galoppante , ad una concorrenza basata da una parte sul cosiddetto mercato – sostiene il Cobas brindisino - e dall’altra invece con incentivi statali che spingono settori economici legali ed illegali ad investire sul fotovoltaico realizzato in maniera selvaggia, pongono dei seri dubbi su realtà produttive come ad esempio la Centrale Edipower di Costa Morena.