BRINDISI – Ergastolo per i tre gregari del gruppo di fuoco, 27 anni per il pentito brindisino ed ex superkiller Vito Di Emidio, detto Bullone, almeno venti omicidi confessati, ma in questo processo imputato per le uccisioni di Giuliano Maglie, eliminato in Montenegro presumibilmente il 25 giugno del 1999, e di Leonzio Casale e Giacomo Roselli, affiliati ad un rivale, uccisi dopo essere stati torturati, nel 1996.
TARANTO - Il tribunale di Taranto ha condannato a 4 anni di carcere Giovanni Capuano, 35 anni di Francavilla Fontana, arrestato il 20 settembre 2010 dai carabinieri della compagnia di Manduria per sfruttamento della prostituzione.
BRINDISI - Condanna definitiva per concorso in omicidio: e così a carico di Salvatore Cappelli - 41 anni, di Brindisi - i carabinieri hanno dato esecuzione all'ordine di carcerazione, emesso dalla Procura generale di Lecce.
FASANO - È stato condannato alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, l’imprenditore di Locorotondo, Donato Rodio, che il 28 maggio 2006 travolse e uccise l'ex ad di Ferrovie dello Stato Lorenzo Necci.
ERCHIE - Non fu tentato omicidio ma sicuramente furono botte da orbi. E' stato condannato a due anni per lesioni gravi e violazione di domicilio il 36enne di Erchie, Cosimo Damiano Carrozzo, accusato di aver aggredito Giovanni De Tommaso, 27 anni, presunto amante della moglie di Carrozzo, armato di chiave inglese a pappagallo. La decisione del giudice Stefania De Angelis ridimensiona sensibilmente la prima ipotesi accusatoria a carico dell'uomo, per il quale la pena è stata sospesa. L’uomo, difeso da Raffaele Missere, è stato processato per direttissima. Nel corso dell'udienza preliminare ha ammesso di aver agito in preda a un raptus di gelosia, ma che sicuramente non voleva uccidere nessuno, né era nelle condizioni fisiche per farlo dato che ha subito recentemente un sinistro stradale e ha il braccio ingessato.
LATIANO - Stuprò la figlioletta di quattro anni, patrigno torna in carcere per effetto di una sentenza definitiva che lo ha condannato a circa nove anni di detenzione per violenza sessuale. L’uomo, un operaio 68enne di Latiano, aveva trascorso gli ultimi sei mesi ai domiciliari. La vita in cella lo aveva gettato in uno stato di gravissima prostrazione psicologica, per cui aveva chiesto e ottenuto dal Riesame di tornare a casa. Scaduto il termine concesso, rientra adesso in carcere, dove rimarrà fino al 2018.
FRANCAVILLA FONTANA - Condannato a un anno di reclusione il francavillese Pietro Molendino, 36 anni, residente a Mesagne, con l’accusa di violazione degli obblighi di sorveglianza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo aveva incolpato i carabinieri di averlo picchiato, portando in aula a supporto delle proprie accuse un video registrato dalle telecamere dell’impianto di video-sorveglianza del bar in cui era stato arrestato, ma non è a lui che il giudice monocratico ha dato ragione.
OSTUNI – Lo assalì a coltellate ma non tentò di ucciderlo. Reato derubricato e pena più contenuta, dunque: 4 anni per lesioni aggravate. Questa la sentenza di condanna a carico di Oronzo Marzio (51 anni, ostunese) emessa nel tardo pomeriggio di ieri dai Giudici del Tribunale di Brindisi. Marzio è stato ritenuto responsabile delle lesioni cagionate al pregiudicato ostunese Gianni Sorato (36 anni), aggredito a coltellate il 7 gennaio scorso nel piazzale antistante l’ospedale civile della Città bianca.
OSTUNI – Un anno di reclusione e sospensione della pena con immediata scarcerazione. E’ toccato a Francesco Parisi, 19 anni, ostunese, arrestato nella serata di domenica scorsa dopo avere picchiato il fratello minore, procurato contusioni a due poliziotti e danneggiato i mobili della sala d’aspetto del Commissariato di polizia di Ostuni. La sentenza è stata emessa nella mattinata di oggi dal giudice monocratico, dottoressa Pizza. La pubblica accusa aveva chiesto la condanna ad un anno e otto mesi.
BRINDISI – Il fornitore di un servizio telefonico, in questo caso la Telecom, deve essere sempre in grado di dimostrare la fondatezza delle proprie pretese sia attraverso la registrazione telefonica del colloquio intervenuto con l’utente, sia attraverso il modulo di conferma delle condizioni di contratto debitamente sottoscritto. Altrimenti non può pretendere alcunché. Lo ha stabilito il giudice di pace di Brindisi, dottoressa Vilei, accogliendo il ricorso di un abbonato al quale la Telecom in due riprese aveva chiesto il pagamento di 1320 euro per un abbonamento ad Alice Adsl errato.
BRINDISI – Condannata a sette mesi di arresto e duecento euro di ammenda, pena sospesa, Antonietta Cavalera, brindisina, responsabile di violazione della normativa edilizia. La donna, in pratica, avrebbe realizzato una costruzione violando la legge numero 47 del 28 febbraio 1985 in materia di controllo dell’attività urbanistica.
OSTUNI - Per i giudici fu lui, nell’ottobre del 1998, a fare irruzione presso il distributore di benzina Erg, situato in corso Mazzini, ad Ostuni. Pistola in pugno e con il volto camuffato non esitò a farsi a consegnare l’incasso della serata. A distanza di 12 anni è la Giustizia a presentargli il conto. Matteo Lacorte (36 anni, ostunese) è stato arrestato dai carabinieri della stazione della Città bianca in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Lecce. Il giovane, condannato per “rapina aggravata”, dovrà espiare la pena di due anni, due mesi e 20 giorni di reclusione.
BRINDISI – Ha patteggiato un anno di reclusione ed ha risolto immediatamente il processo che lo vedeva imputato di resistenza e lesioni al sostituto commissario Domenico Conte, responsabile della Sezione antidroga della Squadra mobile. L’imputato si chiama Giuseppe Torsello, ha 36 anni, e diversi precedenti penali. Il 30 maggio, in piazza Locchi, al rione Paradiso, dove abita, fu ferito a un piede e ad un ginocchio con due colpi di pistola. In quell’occasione gliene furono sparati contro ben sei di colpi, ma solo due andarono a segno. “Ho avuto una discussione con un ubriaco che non conosco e mi ha sparato”, sembra fu la tesi difensiva del ferito.
CAROVIGNO – Ex marito condannato a venti giorni di carcere per avere mostrato a terze persone foto della sua ex moglie nuda e in pose molto hard. Si tratta di M.G., 29 anni, di Carovigno. Con lui è stata condannata alla stessa pena anche la sua attuale compagna M.D.B. di 23 anni, anche lei di Carovigno, che ha concorso nel reato. Il processo si è svolto dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Ostuni. I due erano stati chiamati a rispondere di diffamazione e tentata violenza privata. Il giudice li ha riconosciuti colpevoli soltanto della tentata violenza privata.
BRINDISI – Venti euro al giorno di penale, per ogni giorno di ritardo nella comunicazione del codice alfa-numerico di migrazione necessario per passare da un gestore telefonico ad un altro. Penale che aumenta ad una diaria di cinquanta euro dal trentunesimo giorno di ritardo. A subire la condanna è stata la Vodafone-Omnitel ad opera del giudice monocratico Sara Foderaro della sezione staccata del tribunale di Mesagne.
BRINDISI – Due anni di reclusione, pena sospesa, per avere voluto dare dimostrazione di abilità nel maneggiare il fucile. E’ accaduto al cegliese Franco Filomeno, artigiano trullaro, incensurato. Il collegio, presieduto da Giuseppe Licci, non ha ritenuto potesse essere accettata la buona fede dell’imputato, così come sostenuto dal difensore Vincenzo Vitale. E gli ha comminato una condanna severa, ben più tosta dei quindici mesi chiesti dal pubblico ministero Raffaele Casto.
CEGLIE MESSAPICA – Un anno e sei mesi di carcere per avere maltrattato i genitori. Assoluzione, invece, dal reato di estorsione. E’ la condanna comminata ad Antonio Turrisi, 30 anni, di Ceglie Messapica, arrestato il 2 marzo scorso su denuncia dei genitori. Che questa mattina erano in aula. Il padre è scoppiato in lacrime ed è stato colto da malore quando il pubblico ministero Silvia Nastasia ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione.
BRINDISI – Sette anni e sei mesi di carcere per due rapine consumate lo scorso inverno in un supermercato e in un tabacchino del centro. A condannarlo è stata la sezione collegiale del tribunale (presidente Licci, giudici Fiorentino e Scuzzarella). Si tratta di Giuseppe Maisto, 34 anni, brindisino, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto a sorveglianza speciale. La prima rapina viene messa a segno verso le 20 del 15 dicembre scorso. Poche decine di euro. L’allarme scattò immediatamente e dopo una quindicina di minuti ai poliziotti della Sezione antirapina della Squadra mobile giunse la segnalazione di un’altra rapina in un tabacchino in piazza Di Summa.
BRINDISI – Sei anni di carcere per richieste di prestazioni sessuali in cambio di un interessamento per una casa popolare. L’ex assessore alle Politiche abitative della giunta guidata dal sindaco Giovanni Antonino (arrestato pure lui in quegli anni, ma per mazzette) è uscito con le ossa rotte dal processo che lo vede imputato per cinque casi di abuso sessuale e concussione. Il tribunale, presidente Gabriele Perna, ha accolto la richieste del pubblico ministero Milto Nozza: sei anni di reclusione. Non un giorno in meno, respingendo la tesi difensiva (avvocato Roberto Palmisano) secondo cui non vi era stata violenza in quanto le donne erano consenzienti.
BRINDISI – Ha patteggiato un anno di reclusione ed è stato subito rimesso in libertà Antonio Carlucci, 25 anni, di Torre Santa Susanna, accusato di furto pluriaggravato. Difeso dall’avvocato Raffaele Missere, è stato giudicato dal giudice monocratico Cacucci. Carlucci era stato arrestato l’altra sera per il furto consumato in un mulino, con attigua rivendita di prodotti per l’agricoltura, di Torre Santa Susanna.
BRINDISI – Sei anni di carcere per violenza sessuale nei confronti di tre pazienti ricoverate nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Ceglie Messapica. Sono stati comminati dal Tribunale (presidente Gabriele Perna) all’infermiere di Ceglie Messapica Domenico Idrontino, 55 anni, arrestato, e assegnato ai domiciliari, il 28 marzo del 2009. Ad Idrontino, che può uscire per recarsi al lavoro (ovviamente è stato trasferito in altro settore), sono state concesse le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti.
BRINDISI – Condanna a 8 mesi di reclusione e immediata scarcerazione. Si è conclusa nella tarda mattinata di oggi la vicenda giudiziaria di Pietro Semeraro, 28 anni, di Ceglie Messapica, arrestato l’altro giorno poche ore dopo avere rubato una carta di credito e fatto acquisti a tutto spiano nel supermercato Conforama di Fasano. Semeraro è comparso questa mattina dinanzi al giudice Cacucci per la convalida dell’arresto. Assistito dall’avvocato Franco Larocca, subito dopo la convalida, Semeraro ha chiesto di patteggiare. Otto mesi per il reato commesso. Richiesta accolta e, come si diceva, scarcerazione.
BRINDISI – Sei anni di carcere per violenza sessuale. Li ha comminati il tribunale di Brindisi (presidente Giuseppe Licci) ad E. C., 64 anni, brindisino, coinvolto in una turpe vicenda che ha avuto come vittima per quattro anni la figlia di primo letto della moglie straniera. Una russa, giunta a Brindisi come tante altre, in cerca di un lavoro e magari di qualcuno da sposare in modo da regolarizzare la propria posizione sul territorio.