TARANTO - L'ex vice-questore vicario di Brindisi, e a lungo anche capo della Squadra mobile, Pietro Antonacci, è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio volontario del contrabbandiere Vito Ferrarese avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 giugno del 1995. La Corte d'Assise di Appello di Taranto ha condannato il funzionario a 15 anni e 6 mesi di reclusione, e a poco meno di 10 anni l'allora capo della sezione catturandi della Mobile, Pasquale Filomena.
LATIANO - Dovrà scontare una pena pari a 14 anni, se non vi saranno sconti in appello, Marcello Recchia, 39enne di Latiano che in un gelido pomeriggio di febbraio del 2012 sgozzò la madre con un coltello da tavola, finendola poi a colpi di forbici, nella cucina di un appartamento di via Risorgimento, in cui egli abitava insieme alla vittima, Tommasina Ugonotti, 77 anni.
CELLINO S. MARCO - Quattro anni e 2 mesi di reclusione, a fronte di una richiesta di 5 anni e 10 mesi per Cosimo Mazzotta, l’ex esponente della Scu di Cellino San Marco, imputato di tentata estorsione in danno, indirettamente, di Angelo Maci, patron di Cantine Due Palme. Mazzotta, difeso dall’avvocato Ladislao Massari, ha affrontato stamani il processo con rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Brindisi.
MESAGNE - Sono stati condannati per direttissima dal tribunale di Brindisi a otto mesi di reclusione ciascuno Tiziano e Roberto Semeraro, i due mesagnesi arrestati l'8 gennaio poco dopo aver aggredito due tecnici dell'Enel che stavano ripristinando la fornitura di energia elettrica alla zia degli imputati. La pena è stata patteggiata, quindi è stato accordato ai Semeraro lo sconto di un terzo partendo da dodici mesi, e dovrà essere espiata con la detenzione domiciliare.
ORIA – Dovrà scontare un anno e quattro mesi di reclusione il 41enne oritano Antonio Mazza arrestato a febbraio dello scorso anno insieme a un complice perchè ritenuto responsabile di furto aggravato. Nella giornata di oggi i carabinieri della stazione di Oria hanno dato corso all'ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi nei confronti del 41enne.
CAROVIGNO - Pensava di gabbare tutti con una limetta, usata per modificare i numeri di un gratta e vinci che da carta straccia aveva trasformato in un biglietto vincente. Stava per incassare 10mila euro la titolare di una ricevitoria di Carovigno, che a conti fatti, invece, finirà per rimetterci se sarà confermata la sentenza di primo grado.
BRINDISI - Denunciò gravi irregolarità in materia di sicurezza dei lavoratori all’interno stabilimento Ilva di Genova. Lo fece con un esposto in procura, a Brindisi, ma le indagini non sottolinearono le inadempienze segnalate da Damiano Tursi, sindacalista Cobas di Francavilla Fontana, che per aver messo nero su bianco una serie di segnalazioni circostanziate, a tutela di 16 lavoratori del Brindisino e del Tarantino dislocati nello stabilimento ligure, è stato oggi rinviato a giudizio dal gup Giuseppe Licci per calunnia.
FASANO - Le opere abusive dovranno essere demolite e ripristinato lo stato dei luoghi, così come previsto originariamente dai permessi per costruire. La bella e pregiata masseria Monsignore, in agro di Fasano, è tornata nel frattempo in possesso di Roberto Donadoni, ex ct della Nazionale di calcio e attuale allenatore del Parma, e della moglie Cristina Radice, l’uno condannato a cinque mesi di reclusione per abusi edilizi (e non per lottizzazione abusiva) e l’altra assolta da tutti gli addebiti.
BRINDISI - “Digli di andare a fanculo”. Per una frase di questo tipo, pronunciata in ufficio e rivolta a un collega, una donna dipendente dell’Agenzia del territorio è stata condannata per ingiuria. Il giudice di pace di Brindisi l’ha giudicata “colpevole” e nel dispositivo ha previsto una pena pari a 400 euro di multa. La donna dovrà inoltre corrispondere al destinatario del “vaffa” una provvisionale di mille euro, mentre l’ammontare del danno da risarcire andrà liquidato in sede civile.
ORIA – A marzo scorso fu arrestato perchè riconosciuto responsabile di un furto, insieme a un complice, perpetrato un mese prima (precisamente il 17 febbraio) all'interno dell'abitazione di una commerciante oritana, oggi è stato raggiunto dalla condanna. Dante Mazza, 20enne di Oria, dovrà scontare la pena di un anno e cinque mesi di reclusione per furto aggravato e pagare una multa di 500 euro.
BRINDISI - Il maresciallo tentò di incassare denaro in forma di “tangente” da alcuni commercianti, in cambio di favori. Non solo. Rivelò segreti d’ufficio proprio per poi promettere un aiutino, attendendosi naturalmente delle spontanee ricompense. E si rese responsabile anche di peculato. E’ quanto è emerso a conclusione del processo di primo grado a carico di Giovanni Buccoliero, carabiniere di 52 anni, condannato dal Tribunale di Brindisi a 3 anni e 6 mesi e all’interdizione per un anno dai pubblici uffici per una serie di fatti per i quali fu denunciato dalla Squadra mobile di Brindisi a seguito di un’indagine accurata sui suoi atteggiamenti.
BRINDISI - Se i soccorsi fossero stati chiamati in tempo, probabilmente il disastro della nave turca Hanife Ana sarebbe stato evitato. E lo Stato italiano non ci avrebbe rimesso 1 milione e 400mila euro, fondi stanziati dalla Protezione civile per smontare un mercantile di 142 metri che nella notte fra il 6 e il 7 febbraio del 2006 si arenò in località Costa Merlata, a Ostuni, dopo aver vagato per quattro giorni, nel mare in tempesta, in zona Torre Pozzelle.
SAN VITO DEI NORMANNI - Ferì con tre colpi di fucile un uomo con cui aveva litigato in carcere. Stamani è stato condannato a 4 anni e 5 mesi al termine del rito abbreviato un 23enne di Mesagne, Gianluca Lamendola, difeso dall’avvocato Gianvito Lillo. Il gup Tea Verderosa lo ha ritenuto responsabile di lesioni aggravate (ha derubricato quindi l’imputazione iniziale, che era di tentato omicidio) spari in luogo pubblico e detenzione illegale di arma da fuoco. Il pm Marco D’Agostino aveva chiesto la condanna a 9 anni e mezzo di reclusione.
BRINDISI - Si avvicina, probabilmente, il momento in cui i rapporti tra il Comune di Brindisi ed Edipower si avvicineranno al punto di rottura. “Il tempo scorre inesorabilmente, ma la città di Brindisi continua ad attendere che la nuova proprietà della centrale termoelettrica Brindisi Nord dell’Edipower faccia conoscere quali sono le reali intenzioni relative all’insediamento produttivo di Brindisi”, ha dichiarato oggi il sindaco Mimmo Consales. Ci sono infatti problemi di scadenze non rispettate, stando agli impegni assunti nell'ultima riunione tra le parti in prefettura.
BRINDISI – Tre condanne per un “cavallo di ritorno” che risale al febbraio del 2003, e atti alla procura della Repubblica per valutare anche la posizione della vittima che in aula ha negato di avere subito pressioni per pagare 2500 euro a fronte della restituzione della vettura che gli era stata rubata. Quasi 10 anni dopo i fatti, il tribunale di Brindisi, presidente Francesco Aliffi, non ha mitigato affatto le pene: quattro anni di reclusione a testa a Donato Borromeo, personaggio di primo piano della malavita brindisina, attualmente detenuto per il possesso illegale di una pistola e per droga; Salvatore Manca e Luciano Saponaro, attuale segretario provinciale storico del sindacato Fiadel, che avrebbe avuto, secondo il pm, il ruolo di intermediario tra estorsori e vittima (un commerciante di materiale elettrico).
BRINDISI - Nel giro di pochi giorni, dopo gli arresti per rapina impropria e per evasione, arriva anche il conto per la coppia “turbolenta”, finita nei guai prima per aver preso a calci un finanziere in borghese, in un supermercato, e poi per essersi fatta sorprendere a litigare in mezzo alla strada nonostante i domiciliari. I due, Nico Pertosa, 30 anni e Elzibieta Margorzata Sikora sono stati processati per direttissima due volte nel giro di 48 ore.
OSTUNI - Tutto sta nel “more uxorio”. Insomma, se piuttosto che convivente fosse stata moglie si sarebbe evitata la condanna. Ad ogni modo le è andata più che bene, visto che a fronte di una richiesta di condanna a 4 anni formulata dal pm per spaccio in concorso, le è stata comminata una pena di 4 mesi (con la sospensione condizionale) per favoreggiamento personale nei confronti del compagno che aveva in casa 900 grammi di hascisc.
BRINDISI - Si chiude con la prescrizione per tre imputati, due assoluzioni e una sola condanna per falso, in primo grado, la vicenda del doppio finanziamento da più di 3 milioni di euro con i fondi Por Puglia 2000 - 2006 ottenuto per la realizzazione del Centro gestionale e di servizi per le aziende in zona industriale dal Sisri, oggi Asi (Area di sviluppo industriale), per cui 5 dirigenti hanno affrontato un processo per truffa.
BRINDISI - Botte davanti ai figli, maltrattamenti, pedinamenti: un uomo di Tuturano, Tom De Tommaso, 40 anni, è stato condannato oggi a tre anni di reclusione per stalking. Era stato denunciato dalla ex convivente per le condotte persecutorie che aveva tenuto nei suoi riguardi per diversi anni, nonostante lei si fosse rifatta una vita.
CEGLIE MESSAPICA - Per ottenere un anticipo “cash” di 450 mila euro ha truffato la Banca Meridiana, presentato certificazioni che attestavano un credito di pari importo per lavori edili in realtà mai svolti. Un imprenditore di Ceglie Messapica, Rocco Palma, 53 anni, è stato condannato oggi dal giudice monocratico Simona Panzera a una pena di un anno e sei mesi di reclusione, ma non è tanto il conto dei giorni da trascorrere eventualmente in cella il tratto più singolare della sentenza .
SAN PIETRO VERNOTICO – C'è un solo colpevole per la morte del 54enne di Torchiarolo Enzo Caputo che il 5 marzo del 2006 cadde dal carro allegorico denominato “Cosa bolle in pendola?” durante la sfilata del Carnevalone Sanpietrano battendo violentemente la testa sull'asfalto. Si tratta di Rosario Perrone 60enne di Torchiarolo, iscritto nel registro degli indagati come ideatore, costruttore e curatore dell'allestimento nonché come responsabile dello stesso carro.
LATIANO - A causa di una eredità contesa avrebbe telefonato insistentemente allo zio prete e lo avrebbe anche minacciato di morte, offendendolo con frasi irripetibili. Per l’insistenza, le ingiurie e la violenza privata è stato condannato oggi a otto mesi di reclusione Antonio Iaia, 33 anni, di Latiano, denunciato da don Antonio Longo, 37 anni, parte civile nel processo appena concluso presso la sezione distaccata di Mesagne del Tribunale di Brindisi, religioso che fino a qualche tempo fa era parroco a Erchie e che adesso, invece si trova a Manduria per un provvedimento del vescovo.
BRINDISI - Gli errori commessi dall'apparato amministrativo comunale molto spesso si tramutano non solo in debiti fuori bilancio, ma anche in lunghi contenziosi seguiti da condanne ed esborsi onerosi per le casse del municipio, quindi esclusivamente per le tasche dei cittadini. Nessuna azione di rivalsa nei confronti dei responsabili, nessun monitoraggio per valutare come si possono evitare casi simili ad uno recente, in cui un contenzioso per la somma di 18mila euro avviato nel lontanissimo 1973 si è concluso con una condanna per il Comune di quasi 400mila euro. Solleva il problema l'associazione Left, attraverso un intervento di Enzo Albano.
BRINDISI – I provvedimenti assunti dalla direzione della Asl di Brindisi per la riorganizzazione del servizio 118, trasferito alle associazioni di volontariato, sono stati considerati antisindacali dal giudice del lavoro di Brindisi. Lo ha fatto sapere la Cgil Funzione Pubblica, che alla fine di una lunga polemica legata alla mancata consultazione delle organizzazioni dei lavori della sanità sul punto, aveva deciso di ricorrere alla magistratura competente, che ha depositato il provvedimento alla vigilia di Ferragosto. Il giudice ha disposto anche “la rimozione degli effetti lesivi” delle deliberazioni della Asl.
Andò dalla nuova vicina di casa per prendere il caffè e la violentò. Dopo sette anni è stato riconosciuto definitivamente colpevole e ora deve scontare una pena di quattro anni di reclusione. Si tratta del carpentiere 44enne di Ceglie Messapica Giuseppe Barletta.