Vaccinazioni e Green Pass: obbligo o diritto
Intervento dell'avvocato Carmelo Molfetta
Intervento dell'avvocato Carmelo Molfetta
La vicenda, terza eccezione di costituzionalità in Italia, riguarda una guardia giurata
La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il conflitto di attribuzioni sollevato dalla Regione Puglia avverso il comportamento ritenuto omissivo del ministro dello Sviluppo economico
Importante provvedimento del giudice dell’esecuzione presso il Tribunale di Lecce, Simona Panzera, la quale, in data 13 marzo 2017, con ordinanza, ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale su istanza degli avvocati Carmelo Molfetta e Silvio Molfetta del Foro di Brindisi
La decisione è passata sotto silenzio. A parte qualche rivista specializzata, da cui anche io ho attinto la notizia, la sentenza n. 81/2013 della Corte Costituzionale non ha ricevuto particolari attenzioni né giornalistiche né politiche. Si tratta di una decisione in materia di "distinzione tra politica e amministrazione
BARI - La Corte Costituzionale ha deciso di riunire i due ricorsi per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato presentati dalla procura di Taranto sulle norme cosidette "salva Ilva". Sulla ormai non lontana decisione della Consulta, l'udienza sulla ammissibilita' dei ricorsi si terra' il 13 febbraio prossimo, è intervenuto oggi con una nota l'assessore regionale alla Qualità dell'ambiente, Lorenzo Nicastro, che parteciperà il 30 e 31 gennaio ai lavori del workshop internazionale che si tiene a Bruxelles, organizzato dalla Commissione Europea e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
ROMA - Otto Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania, Molise e Sardegna) hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto Salva Italia del 4 dicembre scorso che, all'articolo 23, ha introdotto una serie di norme che hanno 'svuotato' di fatto le competenze delle Province, e ha modificato il sistema elettorale delle Province stesse.
BRINDISI – Il direttore generale della Asl di Brindisi, Paola Ciannamea, ha ricevuto nella tarda mattinata odierna le fisioterapiste con contratti a termine licenziate in conseguenza della sentenza della Corte Costituzionale che aveva annullato le stabilizzazioni dei precari della sanità, decise dalla giunta regionale pugliese. In seguito alla sentenza stessa, la Regione Puglia aveva poi dovuto varare una nuova norma che accoglieva le prescrizioni della Corte Costituzionale. La sentenza era giunta su ricorso del governo Berlusconi.
BRINDISI – Questa volta le cordate e i rovesciamenti di fronte legati alla politica non c’entrano: è la Corte Costituzionale che ha calato un masso di granito sulla strada che da Rotterdam porta a Brindisi, mettendo fortemente in discussione la nomina a presidente dell’Autorità Portuale del professore ellenico di Economia Marittima, Hercules Haralambides. Il 15 aprile infatti a Palazzo della Consulta è stata depositata un’ordinanza con cui si dichiara “la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 38, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), sollevata, in riferimento agli articoli 4 e 51 della Costituzione, dal Giudice del lavoro del Tribunale ordinario di Rimini”. Cioè, quel comma è pienamente corrispondente ai dettami della Costituzione Italiana.
Con la recente finanziaria d’estate da 25 miliardi di euro (D.L. n. 78/2010 convertito con la Legge n. 122/2010), il legislatore ha completato il progetto di rafforzamento delle procedure di riscossione prevedendo che gli accertamenti che saranno notificati a partire dall’1 luglio 2011 contengano l’intimazione ad adempiere entro il termine di presentazione del ricorso (art. 29 L. n. 122 cit.). In sostanza, con le suddette modifiche, il legislatore ha ulteriormente potenziato ed accelerato la fase della riscossione, ma al tempo stesso dimentica di bilanciare le attività difensive del contribuente che, oggi, deve contrastare le incisive attività esecutive di Equitalia Spa con mezzi processuali limitati.
BARI - In merito alla sentenza della Corte Costituzionale circa le competenze per la Valutazione di impatto ambvientale dei campi eolici off-shore, nel contenzioso tra governo nazionale e Regione Puglia, l'assessore regionale Lorenzo Nicastro ha precisato che il pronunciamento della Consulta riguarda esclusivamente il caso del progetto Trevi Energy al largo di Cerano-Casalabate.
ROMA - La Corte costituzionale si è pronunciata sulla contesa tra Regione Puglia e governo nazionale sulle competenze in materia di Valutazione di impatto ambientale (Via) per i campi eolici off-shore, e quindi anche su quello che la Trevi Energy intende realizzare davanti alla costa tra Cerano e Casalabate. La Corte ha deciso che non spettava e non spetta alla Regione Puglia, ma al governo, «indire una conferenza di servizi per la valutazione di impatto ambientale» del progetto trevi Energy, al largo delle coste tra Brindisi e Lecce, e presentato il 16 gennaio 2008.