FRANCAVILLA FONTANA – Due appartamenti e due supermercati con sede a Francavilla Fontana, quote sociali e magazzini della stessa società, quattro autovetture di media e grossa cilindrata e due autocarri, del valore complessivo di 2,3 milioni di euro. Dopo il sequestro preventivo eseguito il 3 aprile scorso, nella mattinata di oggi, i carabinieri del comando provinciale di Brindisi hanno confiscato i beni del francavillese Cosimo Rochira, 35 anni, già condannato per omicidio e sottoposto agli arresti domiciliari per possesso di esplosivo.
FRANCAVILLA FONTANA - È in corso una operazione dei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi finalizzata alla confisca di beni mobili ed immobili per un valore stimato in 2,3 milioni di euro circa. I carabinieri stanno dando esecuzione ad un decreto di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale, con confisca di beni, e della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza per quattro anni emesso dal gip di Brindisi, su richiesta della procura e su indagini del Nucleo Investigativo, nei confronti di Cosimo Rochira di Francavilla Fontana, già condannato per omicidio e sottoposto agli arresti domiciliari per possesso di esplosivo.
FRANCAVILLA FONTANA – Un ordine di esecuzione pena ha tolto dalla circolazione oggi a Francavilla Fontana un personaggio che negli ultimi anni era stato costantemente al centro del vortice di vicende a affari malavitosi che hanno segnato le cronache cittadine. Cosimo Rochira, 35 anni, ne ha ancora 8 da scontare per una storia in cui è stato condannato per omicidio, tentato omicidio e porto e detenzione illegale di armi, svoltasi il 29 gennaio del 2005 nei pressi di San Giorgio Jonico. In quella circostanza Rochira uccise a colpi di pistola il commerciante Angelo Putignano e ferì gravemente un accompagnatore della vittima, Cesareo Liuzzi. Per difendersi, sostenne Rochira.
FRANCAVILLA FONTANA - Nuovi sequestri anticipati di beni ai danni di Cosimo Rochira, 35enne di Francavilla Fontana. Dopo quelli di ieri per circa due milioni di euro, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi hanno proceduto a sequestrare altri patrimoni individuati nel corso delle operazioni, del valore complessivo quasi equivalente a quello precedente.