BRINDISI - Il consigliere regionale, noché coordinatore provinciale di Fli, il senatore Euprepio Curto, chiede la convocazione immediata davanti alla Commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese dei vertici del Comitato tecnico regionale, che nella seduta di ieri l'altro, mercoledì 20 giugno - ha ribaltato la precedente decisione, concedendo il Nulla osta di fattibilità al progetto del rigassificatore di Brindisi Lng.
BARI - “La Regione Puglia continuerà a battersi con tutte le sue forze contro il progetto del rigassificatore di Brindisi”, cominciando da un ricorso al Tar. Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando l’approvazione (con il parere negativo degli enti locali e della Regione stessa, e dell’Arpa Puglia) dello Studio di fattibilità per la realizzazione del rigassificatore Lng nell’area Capo Bianco di Brindisi da parte del Comitato Tecnico Regionale. E di ricorsi parla anche il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, affermando che non si torna indietro.
BRINDISI - Come fossero andate in realtà le cose, nel corso dell'istruttoria sul rapporto di sicurezza presentato da Brindisi Lng ai fini dell'ottenimento del Nulla osta di fattibilità da parte del Comitato tecnico regionale presso la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, era ufficiosamente noto. BrindisiReport.it, ad esempio, aveva però preferito attendere l'ufficialità per affrontare tale argomento, fermandosi al risultato (Nof negato all'azienda inglese) e parlando di una deliberazione a maggioranza da parte del Ctr. Adesso sono proprio i vigili del fuoco a rompere il silenzio spiegando ogni passaggio del procedimento istruttorio (e a ciò va riconosciuto il merito della chiarezza, cosa non sempre scontata).
BRINDISI – Altre grane per Polimeri Europa a Brindisi, dopo quelle del sequestro della linea delle torce di emergenza da parte della procura della Repubblica, una volta accertato l’utilizzo delle stesse come termodistruttori di reflui di lavorazione. E mentre quella emergenza pare sia avviata a soluzione, ecco che il Ctr, il Comitato tecnico regionale, sospende per sei mesi una serie di impianti, all’esito di una verifica. Insorgono i sindacati dei chimici di Cgil, Cisl; Uil e Ugl che parlano di “chiara volontà politica” di mettere in ginocchio una parte del sistema industriale brindisino.