A caccia di discariche abusive
Attività di contrasto al fenomeno dell'abbandono di rifiuti nell'ambito del territorio di competenza della compagnia carabinieri di San Vito dei Normanni.
Attività di contrasto al fenomeno dell'abbandono di rifiuti nell'ambito del territorio di competenza della compagnia carabinieri di San Vito dei Normanni.
BRINDISI – Contro le discariche abusive a lavoro anche i carabinieri: tra settembre 2012 e febbraio 2013, sono state individuate 133 aree sparse su tutto il territorio del Brindisino, piene di rifiuti. Per ognuna è stato informato il sindaco del Comune di competenza e al momento 44 di esse sono già state bonificate. Per le 89 rimanenti sono già stati emessi i provvedimenti di bonifica e pulizia. In alcuni casi, inoltre, sono stati anche individuati e multati i responsabili.
BRINDISI – Trecentomila tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi interrate nei terreni del Brindisino. È questa la sconcertante scoperta fatta dai carabinieri del Nucleo Operativo Ambientale di Lecce e dai militari della compagnia di Francavilla Fontana, nell'ambito di un'operazione che ha smantellato un grosso giro di traffico illecito di rifiuti, ceneri e materiale edile, smaltiti in modo del tutto irregolare (violato in pieno l'articolo 260 del testo unico ambientale).
BRINDISI - Continuano le segnalazioni di discariche abusive da parte dell'ex consigliere comunale dl Pd, Enzo Albano, che anche senza cariche amministrative si dedica alla caccia dei problemi dei cittadini. La città di Brindisi è assediata da "rifiuto selvaggio£", alimentato principalmente da artigiani abusivi e non che non conferiscono nei centri autorizzati i materiali ri risulta. Si va dall'eternit alle vernici, dalle batterie esauste agli pneumatici, dai rifiuti edili a quelli delle officine. BrindisiReport.i ha documentato più volte questo scempio.
BRINDISI - Sulla questione della rotatoria terminale di via Nobel, nella zona industriale di Brindisi, sommersa da materiale inerte di ogni genere scaricatovi abusivamente nel tempo, caso segnalato l'altro giorno in un nostro articolo in cui si sollevavano anche interrogativi sulla efficienza della vigilanza nella stessa zona industriale e sulle necessarie bonifiche dei siti utilizzati come discariche abusive, riceviamo e pubblichiamo una lettera del presidiente del Consorzio Asi, Marcello Rollo.
BRINDISI – Alla fine di via Alfredo Nobel, alla zona industriale di Brindisi, superata la Peritas, ci dovrebbe essere una rotatoria per l’inversione di marcia e a servizio dei lotti Asi non ancora utilizzati. Lo dice un segnale stradale, lo dicono le immagini satellitari e le carte topografiche. Ma ci hanno pensato i soliti ignoti, progressivamente, a cancellarla dalla faccia della terra, sotto una massa enorme di inerti provenienti da lavori edili. A Brindisi oramai si possono cancellare impunemente anche tratti di strada.
BRINDISI – Altro che rispetto per l'ambiente, raccolta differenziata e tutela della salute. Tra cittadini indisciplinati e pigri, istituzioni assenti, organi di controllo che non controllano, le campagne più nascoste del Brindisino si stanno trasformando sempre più in discariche a cielo aperto. Peggio è quando l'abbandono indiscriminato di rifiuti speciali, tossici e dannosi per l'ambiente riguarda i terreni dislocati sotto la centrale Federico II di Cerano, già martoriati dalle polveri del carbone.
BRINDISI – Rifiuti sotto il cielo. Discarica abusiva scoperta dalle fiamme gialle a ridosso della strada statale 7, lungo la Brindisi-Mesagne. E scempio nel cuore del rione Commenda, dove i vigili urbani hanno documentato la presenza su un marciapiede di un cumulo di vecchi mobili. L’operazione della Guardia di Finanza ha portato al sequestro di un’area di oltre 38.500 metri quadrati, adibita a discarica abusiva. L’intervento è stato eseguito dai militari della Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Brindisi, che nell’ambito degli ordinari servizi di controllo economico del territorio hanno scoperto, in agro di Brindisi (contrada Acquaro) un terreno colmo di rifiuti.
SAN PIETRO VERNOTICO – Una discarica abusiva alle spalle dell’ospedale Ninetto Melli, immensa e contenente materiale tossico e pericoloso per l’ambiente. Un mese fa è stata segnalata all’amministrazione, oggi continua a fiorire. Nessun intervento. Francesco Ragusa, consigliere di opposizione, chiede, in un’interrogazione, l’installazione delle isole ecologiche e la bonifica di quei terreni.
SAN PIETRO VERNOTICO – Jogging e biciclettate tra amianto, materiale edile e rifiuti di ogni genere. Non mancano indumenti, calzature, sanitari e reggiseni. Gli sportivi sanpietrani non possono proprio chiedere di più, insieme alla passeggiata salutare all’aria aperta tra i profumi della campagna possono anche scegliere “l’usato”. È ridotta a una discarica a cielo aperto, infatti, la strada rurale che collega San Pietro a Squinzano, meta ogni giorno degli amanti dello sport all’aria aperta.
BRINDISI – Vuoi fare una passeggiata all’aria aperta e in mezzo all’incanto del verde? Vai fuori Brindisi e tra mare, cielo e sole, troverai solo rifiuti (e che rifiuti). Dal bosco di Santa Teresa e dei Lucci fino ad arrivare all’oasi protetta delle Saline (tutte in zona Cerano) trovi solo immondizia. La primavera? Arriva altrove, i colori e gli odori (vedi foto) sono ben altri. Dopo i servizi lungo il corso del Canale Patri e quello nei pressi dell’ex macello, al Paradiso, ecco un altro viaggio di BrindisiReport.it tra le discariche che nessuno vede e nessuno rimuove.
FRANCAVILLA FONTANA - Più che una semplice discarica abusiva era un vero e proprio cimitero di automezzi. Singolare scoperta dei militari della compagnia della guardia di finanza della Città degli Imperiali e dei baschi verdi di Brindisi nelle campagne a cavallo tra Francavilla Fontana ed Oria.
BRINDISI – Qualcuno ricorda “L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi, che vinse la Palma d’Oro a Cannes nel 1978? E invece questo povero albero ridotto a un campionario di reggiseni, slip e calze da donna, tutto rigorosamente nero, come dovremmo chiamarlo? L’uno racconta la vita dei contadini poveri della Bassa Bergamasca alla fine dell’Ottocento, e la cacciata di una di queste famiglie dalla casa concessa dal padrone sol perché il padre aveva ricavato da un ramo dell’albero in questione uno zoccolo per il figlio, che si faceva chilometri e chilometri a piedi per andare a scuola. L’altro invece racconta una storia di inquinamento ambientale dove i protagonisti non sono solo le aziende chimiche e le centrali, ma anche tante piccole e meno piccole aziende artigiane brindisine.
I militari della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Brindisi a caccia di discariche abusive e di relitti lungo la costa. Alcune immagini dell'ultimo servizio condotto n ei pressi di Apani e nel porto commerciale.
BRINDISI – Mascava, Autigno, Formica: tre contrade devastate dall’industria estrattiva, ma soprattutto da discariche di rifiuti solidi urbani. Una in attività, quella che ormai serve entrambi gli Ato della provincia, una di rifiuti speciali sotto sequestro, ed altri siti messi in sicurezza. C’è stata un’altra epoca in cui quasi tutti gli abitanti della zona furono indotti a sloggiare.
BRINDISI - Emergenza in una delle cave di pietrisco di contrada Autigno, dove si sono dirette diverse squadre dei vigili del fuoco, forze dell'ordine e unità del 118. Si teme che in seguito all'eplosione di una mina, una persona sia rimasta sepolta sotto decine di tonnellate di roccia.
OSTUNI - “Una montagna di terra per coprire la discarica abusiva: già sequestrata e mai bonificata”. A segnalare l’anomalo risanamento ambientale è il senatore Pino Specchia. In una nota inviata all’attenzione del sindaco Domenico Tanzarella e dell’assessore all’Ambiente Giuseppe Santoro, l’ex parlamentare avanza dubbi in merito al corretto recupero di un terreno che ignoti avevano inquinato, depositandoci rifiuti di ogni genere.
FASANO - Materiale edile di risulta, pneumatici in disuso, carcasse di auto: rifiuti smaltiti ed abbandonati in aperta campagna, su un vasto terreno agricolo adibito abusivamente a discarica ed utilizzato, fuori da ogni criterio di legge e con notevole danno all’ambiente, come impianto di stoccaggio. La scoperta è avvenuta a due passi dal centro urbano di Fasano. Così a carico del proprietario del terreno, ritenuto responsabile di procurato inquinamento ambientale, è scattata la denuncia.
SAN PIETRO VERNOTICO - Bonificate tre delle numerose discariche abusive dislocate in tutto il territorio Sanpietrano: si tratta di quella sita in contrda Petrelli (sulla strada vecchia per Squinzano), di quella in contrada Calieri (situata in una parallela della strada provinciale per Mesagne) e di quella che invadeva lo stradone vicinale dell'ex passaggio a livello per Squinzano. L'intervento, attuato dal personale del cantiere Monteco srl di San Pietro Vernotico, coordinato dal caposquadra Alfredo Liaci, nell'arco di un mese, ha prodotto oltre 50 tonnellate di rifiuti di ogni genere.