Iniziati lavori di rimozione dell'antenna di telefonia mobile che si erge al centro della rotonda realizzata un paio di anni fa fra viale Gran Bretagna e via Martiri delle Fosse Ardeatine, nei pressi del maxi cinema
Sono in corso di esecuzione i lavori di demolizione di un ecomostro situato in contrada Scopinaro, alle porte di Ostuni, nei pressi della chiesa della Madonna Della Grata. Si tratta di un'opera incompiuta i cui lavori di realizzazione vennero bloccati 20 anni fa, poche settimane dopo l'avvio del cantiere
Ore 16.30. L'ecomostro non c'è più. Resta un cumulo di macerie che saranno rimosse e portate via. Dal vialone principale che attraversa la località marittima di Villanova di Ostuni si rivede il mare.
Ore 10.30. Il braccio meccanico di un caterpillar afferra il primo pilastro, trancia i cavi in ferro. Cade giù il primo pezzo di cemento. L'ecomostro di Ostuni ha davvero le ore contate. Probabilmente già stasera, o forse domani, non ne resterà che un cumulo di macerie.
L'ecomostro di Villanova comincia a cadere sotto l'attacco dei grandi Caterpillar dell'impresa che si è aggiudicata la gara per l'abbattimento. Assistono allo spettacolo, assieme al sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella, il governatore della Puglia, Nichi Vendola, e l'assessore regionale all'Urbanistica, Angela Barbanente
OSTUNI - Giunge a conclusione l'annosa vicenda del cosidetto "ecomostro di Camerini", lo scheletro in cemento di una struttura a più piani costruita quasi sulla scogliera di Camerini, ma a suo tempo bloccata con un sequestro. Ci sono voluti quindici anni per chiudere il complesso contenzioso tra i proprietari Marzio - Candida e il Comune di Ostuni.
OSTUNI – Sembra che questa volta la vicenda dell’ecomostro di Villanova sia giunta al capolinea: tutti i ricorsi del proprietario definitivamente respinti , anche quello che chiedeva una revocatoria, istanza di condono rigettata da svariati anni, e ultima ordinanza di demolizione già predisposta.
SPECCHIOLLA (Carovigno) – Una grande colata di massi e di cemento, la pietra tombale per Specchiolla. Un’opera di cui non vi è alcuna necessità, con i progetti in corso a Savelletri e Villanova, e con quello realizzato già a Brindisi. Ma l’amministrazione di Carovigno vuole il suo porto turistico, ed è pronta a sacrificare la scogliera, l’insenatura principale ed altre due successive per incrementare gli affari di qualche operatore. Perché il territorio non ha bisogno di un’opera simile, ma solo di opere di risistemazione del verde, di pulizia del litorale, di una minore circolazione di auto e di un freno alla speculazione che sta costellando tutta la fascia costiera di Carovigno di decine di costruzioni, residence, hotel.