BRINDISI – L’amministrazione provinciale brindisina giovedì a Roma esprimerà parere favorevole al rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale per la centrale Enel di Brindisi Sud-Cerano e per la centrale Edipower di Brindisi Nord-Costa Morena, entrambe alimentate a carbone. La delibera è stata assunta all’unanimità il 23 marzo anche dagli assessori del Pd, partito che chiede da tempo invece la chiusura progressiva della centrale Edipower, considerata obsoleta, molto sensibile alla domanda del mercato dell’energia, troppo vicina alla città (si trova nel porto medio), ed il passaggio del personale ad Enel Cerano.
BRINDISI - La "Puglia Service", azienda che opera in subappalto della ditta Peyrani all'interno della Centrale Edipower di Brindisi realizzando il trasporto di carbone dalla nave direttamente alle caldaie ed altri servizi , ha revocato in queste ore i licenziamenti di tre lavoratori attuati il 31 dicembre. I tre lavoratori riprenderanno il loro posto a partire da domani, 17 Gennaio 2011, giorno in cui riparte la produzione di energia elettrica della centrale Edipower che era ferma dal 17 dicembre 2010 per mancanza di richiesta di energia da parte della rete nazionale.
BRINDISI – Non coincide in vari punti con quella del Pd, ma in altri vi si avvicina molto, la posizione del sindacato di categoria Filctem Cgil (che organizza i lavoratori chimici ed elettrici) sul futuro rinnovo delle convenzioni tra enti locali e Regione Puglia da un lato, ed Enel, Edipower ed Enipower dall’altro. Il sindacato infatti non parla di chiusura della centrale Edipower di Costa Morena, ma di un necessario piano di riduzione degli impatti ambientali attraverso progetti di ammodernamento e nuovi investimenti da parte della società che gestiscono le termoelettriche brindisine. Per la Filctem, il polo energetico può fare di Brindisi un’area leader per le produzioni energetiche che utilizzano al massimo l’innovazione.
BRINDISI - Edipower, società proprietaria della Centrale termoelettrica di Brindisi, aderisce alla Campagna di sensibilizzazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro promossa a livello europeo dall’OSHA (Occupational Safety and Health Administration) dal 25 al 29 ottobre. Quest’anno il tema sviluppato dalla campagna è la sicurezza nelle attività di manutenzione. Non è un caso, ad esempio, che a Brindisi la maggior parte degli incidenti nei cantieri delle termoelettriche sia avvenuto proprio durante questo tipo di interventi.
BRINDISI - Anche da solo il sindacato Cobas è pronto a dichiarare lo stato di agitazione dal 10 ottobre contro il regime di precarietà degli assetti produttivi della centrale Edipower di Brindisi Costa Morena, e torna a ipotizzare - a questo punto - la chiusura della centrale e il passaggio dei 120 addetti alla termoelettrica Enel di Cerano. "Il grido di allarme lanciato dal sindacato Cobas nei mesi scorsi relativo alla difficile situazione occupazionale in cui versano i lavoratori della Centrale Edipower continua a trovare conferme. Una difficile situazione a fronte della quale il Cobas dichiarerà lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Edipower e delle ditte appaltatrici a partire dal 10 Ottobre 2010".
BRINDISI – Comincia domani la procedura di riavvio di due dei quattro gruppi a carbone della centrale Edipower di Costa Morena dopo mesi di fermo per ragioni – aveva spiegato l’azienda ai sindacati – connesse alla domanda del mercato dell’energia. Ma si tratta solo di una attività produttiva di due mesi e mezzo: a metà dicembre la termoelettrica sarà nuovamente fermata, e sempre per ragioni di mercato. Nell’appena trascorso periodo di fermo i lavoratori sono stati in ferie obbligate, o impegnati in corsi di aggiornamento. Lo stesso accadrà prima di Natale. Questa la politica di Edipower a Brindisi, che le quinte della nuova stagione teatrale del “Verdi” sponsorizzata dalla società che Edison condivide con la francese Edf non riescono a celare.
BRINDISI – I prossimi mesi saranno quelli decisivi per giungere ad un accordo tra governi locali e società energetiche, sugli impatti ambientali delle centrali termoelettriche brindisine? Nel cuore dell’estate il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, ha avviato il pressing mediatico per firmare la convenzione con Enel a tamburo battente; il sindaco Domenico Mennitti ha chiamato il governatore Nichi Vendola per un accordo con la stessa società energetica sui tempi della ripresa della trattativa. Adesso il quadro politico nazionale è segnato da tali incertezze e conflitti anche in tema di energia che è difficile immaginare come e quando il caso-Brindisi possa giungere al pettine (peraltro la Regione Puglia ha impugnato il recente provvedimento del governo) sulle fonti energetiche e sul nucleare.
BRINDISI – Un passo dopo l’altro il processo per l’inquinamento provocato dal trasporto e dallo stoccaggio del carbone nella centrale di Brindisi Nord (centrale di proprietà dell’Edipower mentre il carbonile è di proprietà dell’Enel) continua ad andare avanti. Cinquantacinque imputati tra dirigenti Edipower, dirigenti Enel e autotrasportatori, cinque persone offese dal reato di inquinamento ambientale: il Comune di Brindisi, il ministero dell’Ambiente, l’Autorità portuale, Mariano Antelmi e Riccardo Attorre, imprenditori le cui aziende si trovano nella zona che per anni è stata invasa dalle polveri di carbone.
BRINDISI - Si riacutizza il conflitto tra movimenti anti-carbone e settori sindacali che vorrebbero un confronto più dialettico sul rapporto tra centrali termoelettriche e ambiente. Ieri pomeriggio dal sindacato del settore elettrico della Cisl, la Flaei, è partito un duro attacco ai No Carbone che da qualche giorno hanno autofinanziato una campagna che sfrutta anche i manifesti giganti "6 per 3", piazzandoli negli spazi di affissione regolamentari che si trovano in posti strategici come aeroporto e via Ponte Ferroviario.
BRINDISI - E’ stato un sit in pacifico ma in cui si è anche discusso seriamente, tra il comitato No al carbone e gli Rsu di Edipower, sul futuro dei 120 lavoratori impiegati nella centrale di Costa Morena.
BRINDISI - No Carbone e Si Carbone si troveranno di fronte nuovamente sabato pomeriggio davanti ai cancelli della centrale Edipower di Costa Morena, ferma per manutenzioni ed esigenze di mercato, con gli operai spediti in ferie forzate e la prospettiva, da martedì, dell'apertura di un apro contensioso sindacale a tutto campo: dal piano industriale alle relazioni tra azienda e lavoratori, alla tutela del posto di lavoro.
BRINDISI - Edipower ha ottenuto il preteso contatto con le segreterie regionali dei sindacati confederali, ma ha solo confermato che non cambierà linea sull'utilizzo delle ferie forzate in turni rigidamente prestabiliti. Si esaurisce la disponibilità dei lavoratori della centrale di Brindisi Nord, che ora scendono in agitazione e decidono di allargare il fronte dal problema delle ferie forzate imposte dall'azienda, alla critica di un piano industriale che appare evanescente e al problema dell'organico sottodimensionato. Non 120, ma almeno 150 dovrebbero essere gli addetti per coprire adeguatamente soprattutto i turni nella sala macchine.
BRINDISI - Se non fosse per la normativa che regolamenta le modalità di sciopero nelle centrali elettriche, oggi i lavoratori Edipower avrebbero già intrapreso la strada dell'astensione dal lavoro. L'azienda infatti non molla di un centimetro sul ricorso alle ferie forzate in questo primo semestre del 2010, e dopo l'assemblea di questa mattina ne è stata perciò indetta un'altra per domani alle 8 allo scopo di concordare una azione di risposta.
BRINDISI – Pasqua con gli impianti fermi e le lettere che annunciano i periodi entro cui i lavoratori devono scegliere quando utilizzare quattro giorni di ferie forzate. Firmato Edipower. L’azienda, dopo il rifiuto non solo del Cobas, ma anche dei sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil ad accettare senza mediazioni il piano di fermata che interesserà la centrale termoelettrica di Brindisi Nord sino a giugno, va avanti a carro armato. Nei prossimi giorni si vedrà come e quando i sindacati risponderanno. Le decisioni saranno prese subito dopo la pausa pasquale, martedì, nell’assemblea convocata dalle 8 alle 10 in centrale, fa sapere Roberto Aprile del Cobas. E non sarà un dibattito facile, né sereno data la preoccupazione mista a rabbia che cresce tra i dipendenti di Edipower Brindisi.
BRINDISI – E’ polemica aperta sul piano di ferie forzate, mobilità e corsi di formazione su cui oggi Edipower ha chiamato i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil a decidere (incontro fissato in Confindustria, come quello del 18 marzo). L’Rsu Cobas, esclusa dal tavolo tecnico, torna a diffidare gli altri sindacati, sottolineando che non hanno il mandato dell’assemblea.
BRINDISI - Edipower presenta un'altra versione aggiornata e corretta del piano industriale per la centrale termoelettrica di Brindisi Nord-Costa Morena, annunciando investimenti in ambientalizzazioni per rilanciare la produzione con il carbone ad alto tenore di zolfo, ma ha già fatto sapere ai lavoratori dell'impianto che a giugno li spedirà in ferie forzate. E stamani incontro presso la sede di Confindustria tra l'azienda e i sindacati confederali. Escluso il Cobas.
BRINDISI – Il Pd si fa sentire, le associazioni ambientaliste no. Almeno secondo il segretario provinciale del Partito democratico, Corrado Tarantino. Non piace infatti al Pd il nuovo piano industriale presentato martedì agli enti locali da Edipower; contesta in particolare che l’azienda non debba far ricorso ad una Valutazione d’impatto ambientale dopo la modifica del piano a cui il Governo aveva già concesso la Via.
BRINDISI – Il Piano industriale di Edipower, esposto questa mattina ad enti locali e Governo nella sede del ministero allo Sviluppo economico, piace alle istituzioni anche se la Provincia vorrebbe approvarlo solo dopo la firma delle convenzioni energetiche. Ci sono oltre 40 milioni di euro di investimenti per realizzare il carbonile coperto e una serie di desolforatori che, “a prescindere dalla tipologia di carbone utilizzato”fa sapere l’azienda, consentirà la riduzione del 65% della quantità totale di ossidi di zolfo rispetto alle norme.
BRINDISI – Regione Puglia, Comune e Provincia di Brindisi sapranno martedì su quali parti del piano industriale di Edipower dovranno cominciare a misurarsi. Formalmente si dovrebbe parlare solo del progetto del carbonile coperto, da realizzare all’interno dell’area della centrale a Costa Morena e non più su quella dell’ex carbonile scoperto di proprietà Enel e prestato a Edipower sino al 2005, quando scatto il sequestro per reati ambientali.
BRINDISI – Trattativa riservatissima e in piena campagna elettorale, per regalare ai brindisini oltre alle trivellazioni petrolifere in mare e ad una ipotetica centrale nucleare (di cui tutti parlano), poco meno di 2 milioni di tonnellate di carbone ad alto contenuto di zolfo targato Edipower.
BRINDISI - Intervento di due squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale, oggi attorno alle 13,30, nell'area portuale di Costa Morena dove ormeggiano le carboniere che servono la centrale termoelettrica Edipower. L'allarme riguardava una macchina spazzatrice avvolta dalle fiamme.
REGGIO CALABRIA - Le due centrali termoelettriche a carbone brindisine figurano tra i primi sei impianti italiani della lista nera di legambiente sulle emissioni di anidride carbonica, il principale dei gas serra.