Racket al cantiere del fotovoltaico, manette al padre 80enne del boss Scu
UTURANO – Se la criminalità organizzata non riesce ad entrare nel mercato delle concessioni per le centrali eoliche e fotovoltaiche, punta almeno a taglieggiare i cantieri che punteggiano sempre più numerosi le campagne dell’area ionico-salentina della Puglia. Questo dice l’operazione conclusa nel tardo pomeriggio di oggi dai carabinieri del Reparto operativo provinciale di Brindisi. Il cui Nucleo investigativo è riuscito a chiudere la trappola attorno a due pesci veramente grossi: Giovanni Buccarella, ultraottantenne genitore di Salvatore, capo indiscusso della fazione dei Tuturanesi, una delle più potenti o forse la più potente della Scu negli anni ’80 e ’90, e del capofamiglia dei Fai, gruppo molto legato a quello di Buccarella, il 50enne Cosimo.