BARI - L’ottava coppa Italia di Legadue è brindisina: l’Enel Basket se la aggiudica al termine di una finale giocata in maniera determinata, col sangue agli occhi fin dall’inizio. Tanto che in alcuni momenti non sembrava di vedere una squadra rimaneggiata dall’assenza di due pedine importanti, come Alex Renfroe e Klaudio Ndoja. L’Enel parte alla chetichella ma dopo qualche minuto ingrana la marcia, con Hunter e Callahan strepitosi. I brindisini prendono il largo, mandando a referto ben sei giocatori già nella prima frazione di gioco, che si chiude sul 23-14.
BARI – La Toys &More Final Four di domenica 4 marzo alle 18 a Bari si giocherà tra Fileni Bpa Jesi ed Enel Brindisi. Dopo la semifinale vinta di misura 78- 79 dalla Fileni sulla Givova Scafati, questa sera l’Enel ha liquidato la Tezenis Verona per 60-58. Buone le prove di Jimmy Lee Hunter (21), Dejan Borovnjak (14), Giuri (13) e Callahan (12). McGrath, West e Boscagin i migliori in campo avverso.
BRINDISI - Il tonfo di Jesi è stato tanto clamoroso quanto inaspettato per come è maturato, con l’incredibile risultato finale di condanna per la difesa che ha subito un passivo di 92 punti,ma soprattutto per la condotta di gara quasi indolente dei giocatori brindisini. Le ultime prestazioni dell’Enel Brindisi giustificavano un sano ottimismo perché la squadra di coach Bucchi aveva sfiorato l’impresa a Pistoia, aveva battuto facile Veroli in casa ed aveva fatto il colpaccio lottando con determinazione e coraggio sul difficile campo di Barcellona Pozzo di Gotto.
JESI - Era dall’inizio del campionato di Legadue che non si vedeva un’Enel così brutta: imprecisa, svogliata, senza testa. Tanto che a confronto Jesi è sembrata una grande del torneo. Eppure l’avvio del match lasciava ben sperare. Brindisi parte a razzo e mette a segno 20 punti in cinque minuti, con un 4/4 da due ed un 4/5 da tre, e un ottimo Maestrello che dalla lunga mette a segno uno strepitoso 3/3. Sembra tutto facile, ma Borovnjac commette tre falli in poco più di cinque minuti e coach Bucchi è costretto a toglierlo dal campo. L’Enel chiude a +4 (27-23), dopo essere stata avanti anche di 10.
BRINDISI - Il derby di ritorno tra Enel Brindisi e Domotecnica Ostuni dura solo 25 minuti, poi in campo resta solo l’Enel, che quando decide di giocare al meglio non ha rivali.Finisce 88-77, con gli uomini di Marcelletti che disputano un buon primo tempo, chiudendo 18-17 la prima frazione e 39-37 la seconda. Al rientro dagli spogliatoi però Renfroe, Hunter e Callahan ingranano la quinta e stendono gli ospiti con un break di 15 punti. Jurevicus e Rinaldi tentano di non mollare, ma l’Assi, con un Diliegro inesistente ed un Klobucar dalle polveri bagnate, è ben poca cosa.
BRINDISI - Prendi i punti e scappa. Contava solo il risultato, vincere ed incrementare la classifica e l’obiettivo è stato raggiunto, sia pure con molta fatica. L’Enel Brindisi è passata così sul filo di sirena con il punteggio ridotto al minimo di 62-60 contro Aget Imola, giocata sul campo di Faenza, e può godersi ora la terza vittoria consecutiva ed una classifica decisamente migliorata, immediatamente a ridosso della Trenkwalder Reggio Emilia, capolista solitaria con il margine di due punti di vantaggio. La squadra di coach Bucchi guarda avanti con soddisfazione, ma è ovvio che deve far tesoro degli errori commessi e che hanno caratterizzato la vittoriosa partita contro Imola, se vuole effettivamente candidarsi ad un ruolo da protagonista in questo che è il campionato dell’aurea mediocrità.
BRINDISI - L’Enel Brindisi è come le montagne russe: 6 vittorie consecutive, 3 sconfitte, ora 3 vittorie. Con Scafati che lascia il PalaPentassuglia con una sonora sconfitta, 100-71, e i ragazzi di Bucchi che proseguono l’inseguimento di Reggio Emilia. Eppure la partita non è iniziata nel migliore dei modi, con Brindisi che inizia a giocare con due minuti di ritardo rispetto agli avversari e si ritrova a partire da un 0-8 che gli avversari tentano di conservare, anche con l’aiuto di qualche decisione arbitrale criticabile. Bucchi striglia i suoi e ottiene una reazione immediata, ma Radulovic e compagni, pur sbagliando molto in attacco, chiudono il primo quarto avanti 18-21.
BOLOGNA - Non è stata una bella Enel, ma alla fine quel che contava era ritornare da Bologna con i due punti e mettere fine alla striscia negativa (tre sconfitte consecutive dopo le sei vittorie di fila). Bucchi ed i suoi ragazzi sono riusciti a centrare l’obiettivo: finalmente Brindisi espugna la vecchia capitale del basket italiano e riprende la corsa. Risultato finale 82-89, con cinque uomini in doppia cifra per Brindisi: Ndoja (17), Borovnjac (16), Hunter (14), Renfroe e Zerini (13).
VERONA - L’Enel ci prova e Renfroe finalmente fa l’americano (19 punti, 5 rimbalzi e tanta grinta), ma alla fine è la Tezenis Verona ad aggiudicarsi (76-69) l’anticipo mattutino di Legadue, al termine del tempo supplementare. Peccato perché ad inizio di partita il solito quintetto titolare di Bucchi (Renfroe, Hunter, Ndoja, Callahan, Borovnjak) parte bene: prima studia gli avversari, poi infligge il primo break (6-11 al quinto), quindi allunga (10-16 al settimo) con due bombe di Ndoja. Ma negli ultimi 3 minuti l’Enel scompare: Hunter sbaglia dalla lunga distanza, Poletti commette due errori e Marco Giuri, appena entrato in partita, butta via l’ultima palla, concedendo ai veronesi l’opportunità di pareggiare allo scadere: 16-16.
BRINDISI - Pettole e pucce per i brindisini hanno molto più appeal di una partita di basket di Coppa Italia, e così Enel e Morpho Piacenza si sono giocate il ritorno dei quarti di finale di fronte a quattro gatti. L’ha spuntata l’Enel, con grande sofferenza, 74-70, annullando così il -3 rimediato all’andata. Il match è sembrato poco avvincente fin dall’inizio. Hunter, che domenica scorsa era praticamente assente, parte bene con un 3 su 5 da due e due rimbalzi. Bucchi fa entrare in campo Zerini, Poletti e Simoncelli già nella prima frazione.
BRINDISI - L’Enel doma un buon Reggio Emilia e conserva il primo posto in classifica, grazie ad una buona prova di squadra. La Trenkwalder gioca male i primi due minuti, ma poi carbura e fa capire perché si trova al primo posto: ottima circolazione di palla, pivot serviti in ogni azione, difesa attenta, tiro da fuori. Hunter e compagni però non sono da meno e la partita è subito stupenda. Si va avanti punto a punto, con i duelli più interessanti (Borovnjak - Chiagic e Callahan-Filloy) sotto canestro. Ad un minuto e mezzo dalla fine del primo quarto il primo minibreak Enel con Callahan e Ndoja (19-14) che consente di chiudere in vantaggio (22-18) allo scadere.
L’Enel Brindisi continua la striscia positiva e batte il Sant’Antimo, lasciandolo in fondo alla classifica, e raggiungendo temporaneamente la vetta del campionato. I brindisini partivano con i favori del pronostico, ma l’inizio del match per gli uomini di Bucchi non è stato per nulla esaltante, malgrado la massiccia presenza dei propri tifosi, per la prima volta in trasferta quest’anno: segno evidente che la squadra sta finalmente facendo breccia nel cuore degli appassionati.
BRINDISI - La Fileni Jesi gioca solo metà partita, poi scompare dal campo, anche perché l’Enel Brindisi trova una delle sue serate migliori e soprattutto continuità di gioco. Al PalaPentassuglia finisce 85-70 un match che è stato bello fino all’inizio del terzo quarto. Stefano Cioppi manda in campo capitan Maggioli, Brooks, Mc Connell, Migliori e Hoover. Solito quintetto per Brindisi: Ndoja, Callahan, Borovnjac, Hunter e Renfroe in cabina di regia. Jesi inizia male, con qualche errore di troppo al tiro e subito due falli di Maggioli. Dall’altra parte c’è un Boro concentratissimo e ben servito che mette subito dentro quattro punti e regala ai padroni di casa il primo minibreak.
BRINDISI - La classifica dice che solo due punti separano Enel Basket Brindisi e Fileni Jesi, ma i pronostici della vigilia sono tutti in favore dei padroni di casa: anche le quote delle agenzie di scommesse non sembrano avere dubbi sull’esito del match. Eppure, è sempre meglio non abbassare la guardia, perché in fondo gli uomini di Bucchi hanno vinto una sola partita al PalaPentassuglia, e per di più di un punto, seppure contro il forte Barcellona.
BRINDISI – Contratti a tempo che cessano e contratti a tempo che cominciano nelle due squadre di Legadue della provincia di Brindisi. Partito nei giorni scorsi Francesco Foiera al termine del rapporto di un solo mese con l’Enel Basket Brindisi per coprire l’assenza forzata di Craig Callahan legata all’iter di naturalizzazione del giocatore, è appena sbarcato all’Aeroporto del Salento un altro giocatore con rapporto di lavoro a termine, ma destinato all’Assi Ostuni: si tratta del nazionale sloveno Jaka Klobucar, 24 anni guardia ala di 198 cm., sino a pochi tempo fa in forza all’Olimpia Lubiana.
BRINDISI - Vince Brindisi 73-79, ma che paura! Il primo derby di campionato lo perde l’Ostuni, che per 38 minuti ha dominato la gara, pur con JJ Williams in panchina per l’infortunio rimediato domenica scorsa. Alla fine gli uomini di Marcelletti sono letteralmente crollati. Il derby si apre con uno spettacolo stupendo sulle curve. Quella brindisina si tinge di azzurro e della bandiera tricolore, quello ostunese è uno spot per la Città Bianca ad uso e consumo RaiSport, con il borgo antico riprodotto in un magnifico mega-cartellone.
BRINDISI - Sarà il terzo derby della stagione, ma il primo vero, per due motivi: il primo è che le due squadre, eccezion fatta per l’ostunese Rossetti, dovrebbero scendere in campo al completo; il secondo è che finalmente si giocherà in un palazzetto pieno in ogni ordine di posti. Dalle notizie che giungono dai punti vendita, infatti, sembra che questa volta il PalaPentassuglia sarà sold-out. Meglio così, visto che ci sarà la diretta di Rai Sport ed il presidente di Legadue Eurobet Marco Bonamico siederà nel parterre.
BRINDISI - Questa volta vince l’Ostuni 70-72, ma la differenza canestri consente all’Enel, che all’andata aveva vinto di 4, di proseguire il cammino in Coppa Italia. Il bilancio del primo doppio derby è presto fatto: Marcelletti ha costruito una squadra interessante, che potrebbe diventare la sorpresa del campionato di Legadue. Brindisi invece è difficilmente giudicabile: senza Callahan e Borovnjac è a metà del suo potenziale, e restano le incognite Renfroe e Hunter, che non brillano per costanza.
BRINDISI - Il primo derby di Coppa Italia se lo aggiudica l’Enel, ma l’Ostuni fa una gran bella partita e cede solo negli ultimissimi minuti contro un brutto Brindisi che accusa pesantemente le assenze di Borovnjac e Callahan. Finisce 73-77 una partita che ha fatto vivere una bella serata ad entrambe le tifoserie.
OSTUNI – “Un derby dal grande prestigio per la pallacanestro brindisina e pugliese, un match dall'altissimo contenuto tecnico ed agonistico”. Così l’Assi Ostuni presenta il proprio esordio ufficiale in Legadue per la partita di Coppa proprio con l’altra brindisina, l’Enel Brindisi.
BRINDISI - Nubi scure non solo sulla città ma anche sull’Enel Basket Brindisi, che molto probabilmente, salvo miracoli dell’ultim’ora, mercoledì affronterà l’Assi Ostuni, nel primo attesissimo derby di stagione, senza due pedine fondamentali: l’ala Craig Callahan ed il pivot Dejan Borovnjak.
TRANI - È il Barcellona Pozzo di Gotto ad aggiudicarsi la dodicesima edizione del memorial Antonio Cezza di Trani, ma l’Ostuni si è battuto caparbiamente contro la squadra allenata da Cesare Pancotto, una delle favorite del prossimo campionato di Legadue: 94-85 il risultato finale di un match che ha dato buoni spunti di riflessione al coach dei gialloblu Marcelletti.
TRANI - L’Enel esce sconfitta 70-64 dallo scontro con il Barcellona Pozzo di Gotto, ma i biancazzurri si arrendono solo all’ultimo secondo, contro un avversario che ha allestito una buona squadra, non certo imbattibile ma apparsa in condizioni fisiche migliori rispetto a quelle dei brindisini.
L'Enel Brindisi affronta il cuore della preparazione, raggiungendo il ritiro di Cisternino dove avverrà quella conoscenza fondamentale tra coach e giocatori fondamentale per far girare la squadra in piena sintonia, e per valutare le strategie di gara. La partenza è avvenuta stamani in pullman da Brindisi, con appuntamento a piazza Crispi.
VARESE - La Pallacanestro Cimberio Varese ha ingaggiato Yakhouba Diawara. Ala francese di 2.02 cm, classe 1982, Diawara ha firmato un contratto annuale. Cresciuto nelle giovanili del Dijon e nei college americani, Diawara è arrivato per la prima volta in Italia nel 2006 con la maglia della Climamio Bologna e ha poi giocato nell'Nba prima con i Denver Nuggets e poi con i Miami Heat.