Uso delle acque: Eni riduce consumi, energia e CO2 al petrolchimico
Con un nuovo impianto della centrale Enipower ed un progetto di Syndial per i reflui di falda bonificati
Con un nuovo impianto della centrale Enipower ed un progetto di Syndial per i reflui di falda bonificati
Lettera dei sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Cisal Chimici a sostegno dei due operati licenziati illegittimamente, ma che a causa della legge Fornero non sono stati reintegrati
Lettera di un ex dipendente di Enipower stato licenziato (illegittimamente) per essere entrato nello stabilimento fuori dall’orario di lavoro, con il badge e l’auto di un altro collega, anch’egli licenziato
Il sindacato invia una nota all'azienda e per conoscenza allo Spesal dopo le segnalazioni di alcuni lavoratori
BRINDISI - Le grandi aziende proprietarie di centrali elettriche che operano a Brindisi devono pagare una ICI e una IMU più congrua, visto che in altre città le somme versate sono molto più alte rispetto a Brindisi: è questo, in sintesi, il contenuto dell’appello-denuncia inviato al sindaco dall’ex consigliere comunale Enzo Albano, per conto dell’associazione Guido Rossa di Sant’Elia. E i numeri citati da Albano fanno una certa impressione.
BRINDISI - "Oggi presso la sede della Provincia di Brindisi i vertici di Enipower, Polimeri Europa e Syndial hanno incontrato il presidente Massimo Ferrarese, su sua richiesta. Il primo tema affrontato è stato il disservizio del 28 agosto ultimo scorso".Viene definito così, in una nota ufficiale dell'Eni, il giorno delle grandi e continue fiammate dalle torce di emergenza dello stabilimento petrolchimico di Brindisi, dalle 3 del mattino a pomeriggio inoltrato, causa un buco tensione sulla rete esterna che ha mandato in sovraccarico le centrali Edipower ed Enipower, e provocato la fermata degli impianti di Basell e di Polimeri Europa.
BRINDISI – E’ stata l’interruzione della fornitura di energia elettrica su entrambe le linee ad alta tensione di Terna a scaricare l’intera massa di richiesta di energia sulle centrali Edipower ed Enipower di Brindisi, facendo saltare il dispositivo di protezione che evidentemente non è calibrato sull’eventualità del black-out totale. Sarebbe questa la prima spiegazione ricevuta stamani dai sindacati dei lavoratori chimici ed elettrici da Enipower (centrale turbogas da 1.170 megawatt ), per il blocco totale degli impianti del petrolchimico consortile di Brindisi e delle stesse già citate centrali termoelettriche, avvenuto alle 3 del mattino di domenica, e durato sino alle 11, quando Terna ha ripristinato la normalità.
BRINDISI – Il problema che ha bloccato totalmente gli impianti del petrolchimico consortile di Brindisi, non solo quelli di Polimeri Europa ma anche di Basell, è collegato ad un problema accusato dalla rete nazionale Terna, ed ha investito anche le centrali termoelettriche di Edipower e quella a turbogas di Enipower. La situazione in questi minuti dovrebbe tornare alla normalità, con il ripristino dell’energia agli impianti chimici che possono ora cominciare le procedure di rimessa in marcia.
BRINDISI - Una delegazione della X Commissione permanente del Senato “Industria, Commercio e Turismo” sarà a Brindisi nella giornata del 17 giugno per una serie di visite presso alcuni dei principali insediamenti industriali della città.
BRINDISI – Non coincide in vari punti con quella del Pd, ma in altri vi si avvicina molto, la posizione del sindacato di categoria Filctem Cgil (che organizza i lavoratori chimici ed elettrici) sul futuro rinnovo delle convenzioni tra enti locali e Regione Puglia da un lato, ed Enel, Edipower ed Enipower dall’altro. Il sindacato infatti non parla di chiusura della centrale Edipower di Costa Morena, ma di un necessario piano di riduzione degli impatti ambientali attraverso progetti di ammodernamento e nuovi investimenti da parte della società che gestiscono le termoelettriche brindisine. Per la Filctem, il polo energetico può fare di Brindisi un’area leader per le produzioni energetiche che utilizzano al massimo l’innovazione.