BRINDISI - Equitalia è sempre pronta a rincorrere gli italiani che non hanno pagato tasse e balzelli vari, ma anche lei a volte ci mette un bel po’ per saldare i suoi debiti. I titolari dell’Hotel Nettuno di Brindisi sono in attesa, da quasi undici mesi, del saldo di 270 euro per spese di soggiorno effettuate da due dipendenti dell’azienda che hanno usufruito di camera e colazione per tre pernottamenti a partire dal 18 luglio 2011.
TARANTO – Cadono le ipoteche: congelati così i debiti verso i due maggiori creditori. La cessione della Borsci ora è davvero a un passo. Due le ipoteche destinate ad essere rimosse: la prima conseguenza dei debiti maturati nei confronti dell’Agenzia delle Dogane (che vanta circa 1,7 milioni di arretrato dall’azienda in liquidazione) e la seconda derivante dalle insolvenze in piedi con la Banca Carime (per oltre 600mila euro). Per evitare che il concordato (strumento che consentirebbe di evitare la dichiarazione di fallimento) possa saltare a causa delle ipoteche sospese, l’Ufficio legale delle Dogane di Taranto aveva proposto che, fermo restando i crediti vantati da Dogane e banca, le ipoteche stesse fossero rimosse per favorire l’operazione di cessione e la ripresa produttiva della Borsci.
Con la recente finanziaria d’estate da 25 miliardi di euro (D.L. n. 78/2010 convertito con la Legge n. 122/2010), il legislatore ha completato il progetto di rafforzamento delle procedure di riscossione prevedendo che gli accertamenti che saranno notificati a partire dall’1 luglio 2011 contengano l’intimazione ad adempiere entro il termine di presentazione del ricorso (art. 29 L. n. 122 cit.). In sostanza, con le suddette modifiche, il legislatore ha ulteriormente potenziato ed accelerato la fase della riscossione, ma al tempo stesso dimentica di bilanciare le attività difensive del contribuente che, oggi, deve contrastare le incisive attività esecutive di Equitalia Spa con mezzi processuali limitati.
BRINDISI - Una sola sede per servire un bacino di 400mila abitanti (caso unico nel territorio nazionale, dicono gli interessati), e per di più inadeguata ai bisogni dell'utenza e disagevole per il personale, mentre non si sa quando partiranno e avranno fine i lavori nei locali che si sarebbero dovuti aggiungere a quelli -attigui- attuali, in via S.Lucia.