Tema: memoria di un naufragio
Erano quasi le sette di sera del 28 marzo 1997, venerdì di Pasqua. In Albania c’era la guerra civile e la gente scappava come poteva dall’altra parte del Canale d’Otranto. In Italia montava la paranoia dell’invasione albanese e si apriva la stagione dei respingimenti. Alle 18,57 la Kater I Rades, una piccola motovedetta partita da Valona stracarica di profughi, cola a picco nello collisione con la corvetta Sibilla della Marina Militare Italiana Sibilla e cola a picco: 57 morti, soprattutto donne e bambini, 24 dispersi e 34 superstiti. Quindi 81 vittime: lo stesso numero di vittime della strage di Ustica. Una storia che si conclusa con due condanne in Appello, quella del comandante del Sibilla e del comandante della Kater I Rades.