Tra gli imputati Tobia Parisi, considerato dalla Dda a capo del gruppo riconducibile a Daniele Vicientino e arrestato nel blitz The Beginners. Quattro patteggiamenti a un anno, pena sospesa. Parti civili i Comuni di Torre Santa Susanna e Mesagne anche in abbreviato. Brindisi non c’è
La Giunta delibera la costituzione di parte civile nei confronti dei 33 brindisini per i quali la Dda ha chiesto il processo, dopo il blitz The beginners: "Compromessa la reputazione dei cittadini, ripercussioni negative nei rapporti economici e sociali". Da Brindisi nessuna decisione
Arrestato ieri pomeriggio, a conclusione di una attività investigativa durata alcuni mesi da parte dei poliziotti del commissariato di Mesagne su un caso di estorsione, il 61enne pregiudicato oritano Oronzo Cerasino
Uno dei verbali di Francesco Gravina, alias il Gabibbo, leggibile per intero senza gli omissis sulle affiliazioni alla Scu: "Ci fu uno scontro tra Brandi e Centonze dopo aver chiesto soldi alla stessa attività. Centonze credeva che i Brandi si fossero legati a Donatiello, ma facevano capo tutti a noi". E su Leto: "Mi mandò 1.500 euro"
La richiesta di Ciampi nel 2013 dal carcere di Brindisi. Grassi, Leto e Trono: "Venti blocchetti sono pochi, sette li abbiamo mandati a Mesagne. Mettiamo una latta di benzina".Via sms parlavano di Bagarella e Rosy Abate della tv. E il pentito Gabibbo: "Nel 2012 l'estorsione ai giostrai stabilita da Antonio Centonze con mio fratello".
La compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana ha eseguito all'alba un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 indagati tutti di Oria (di cui uno fiancheggiatore del clan Scu "Rogoli-Buccarella-Campana")
Hanno parlato tutti e tutti hanno ricondotto a un ambito del tutto personale la querelle sorta con la fioraia e regolata, secondo l’accusa, con metodi “mafiosi”.
Denunciare colui che gli investigatori considerano il referente principale della Sacra corona unita per la città di Brindisi non è stato facile per una fioraia brindisina di 30 anni. E' riuscita a farlo dopo quattro anni di minacce a lei ed ai suoi genitori, esborsi di denaro, furti, una rapina ed il pestaggio del suo compagno, ed altre vessazioni come l'obbligo di pagare almeno due volte al mese la spesa alimentare al boss detenuto e persino la sua biancheria intima ed i pigiami firmati
Cattivissimi nei bigliettini di minaccia e nelle telefonate alle vittima, ma all'appuntamento per ritirare il pizzo si sono presentati con l'auto intestata alla nonna e nel tentativo di fuga hanno puntato con la loro vettura decisamente contro uno degli investigatori, scatenando il finimondo
OSTUNI – Si chiama Omnibus l’operazione che poche ore fa ha condotto il personale del commissariato di Ostuni della Polizia di Stato ad eseguire 12 arresti nei confronti di un’organizzazione criminosa resasi responsabile di associazione per delinquere.
ORIA - Il genio delle truffe non avrebbe potuto inventarsene una delle sue, stavolta. E ha ammesso dinanzi al gip di aver raggirato qua e là nel settore dei telefoni, degli agrumi di Sicilia e dei palloni da calcio. Nessuna estorsione, però stando a quanto ha dichiarato al gip.
Era uno, nessuno, centomila. Il signor Di Coste, quando doveva acquistare alberi di agrumi direttamente dalla Sicilia, mister Camposeo quando invece doveva ritirare piante per fantomatici lavori appaltati dal Comune di Manduria.
ORIA - Una vera e propria multiutility criminosa quella colpita stamani all'alba dai carabinieri nelle province di Brindisi (e soprattutto ad Oria), Taranto, Bari, Matera e persino in Sardegna, a Nuoro. Gli arresti effettuati sono 19, quattro delle quali agli arresti domiciliari, il resto in carcere.
BRINDISI - Non vi fu alcuna estorsione, per altro aggravata dal numero di partecipanti, a margine della compravendita di un pub a Brindisi. Assolti perché il fatto non sussiste avvocatessa e il marito.
BRINDISI - Pene esemplari per una vicenda grave, un incubo per un piccolo imprenditore che, perseguitato dai suoi aguzzini, fu costretto a fare i bagagli e lasciare Brindisi e ricominciare a vivere altrove, in Calabria. Prima di andarsene lasciò un biglietto in questura, c’erano scritti i nomi degli estorsori che sono stati poi processati e condannati oggi a pene comprese tra i 5 e i 9 anni di reclusione.
SAN PIETRO VERNOTICO – A fuoco l'auto della sorella di uno degli indagati dell'operazione “Helios” che a settembre scorso portò all'arresto di 16 soggetti del Brindisino accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, danneggiamento e furto, reati aggravati dal metodo mafioso, Angelo Demitri, 38 anni. La vettura, una Smart Four Four, era parcheggiata vicino l'abitazione della 34enne Annalisa Demitri in via Manzoni a San Pietro Vernotico, quando improvvisamente, intorno alle 22,30, è stata avvolta da lingue di fuoco.
BRINDISI - “Dillo a Salvatore, che vuole fare”. Uno degli affiliati alla Scu dei tempi del fotovoltaico e dell’eolico, si rivolge così a “Netta”, al secolo Antonia Caliandro. Si parla di soldi, dei “pensierini”, dei proventi delle estorsioni che vengono gestite dal “boss”. Il “boss” è Salvatore Buccarella, 53 anni, in carcere dai primi anni Novanta e per lungo tempo sottoposto al regime di carcere duro. “Anche quando pensavamo fosse inattivo – ha detto oggi il procuratore della Dda Cataldo Motta – Buccarella dava ordini e gestiva i traffici illeciti”. Ebbene sì, anche con un solo colloquio al mese, come prevede il 41 bis.
BRINDISI - La mano della criminalità organizzata sull'industria del fotovoltaico. I carabinieri del comando provinciale di Brindisi sono impegnati dalle primissime ore del mattino in una vasta operazione che investe anche la provincia di Lecce, per catturare 16 persone colpite da ordinanze di custudia cautelare richieste dalla Direzione distrettuale antimafia salentina a carico di altrettanti esponenti del clan Buccarella.
BRINDISI – Ci sono voluti solo due mesi esatti alla Squadra mobile di Brindisi per chiudere il cerchio attorno ai protagonisti di una vicenda in cui la vittima di un minaccioso pressing estorsivo è un personaggio della malavita locale con precedenti per rapina e reati contro il patrimonio, ed i suoi persecutori – almeno tre – non sono da meno, uno addirittura con una condanna per omicidio da finire di scontare. E tutto nasce, a quanto dicono gli investigatori, dal rifiuto da parte della vittima di acquistare un telefonino da 800 euro per uno degli ex compari, e da un precedente litigio con tanto di minaccia a mano armata per un furto compiuto dagli stessi a casa della nonna della vittima. Stamani, comunque, la polizia ha eseguito due fermi mentre un terzo sospettato non era in casa, ma in vacanza.
BRINDISI – Oltre un secolo di carcere alla banda di Sandro Antonino, quella del gruppo che “in due tre mesi ci siamo mangiati Brindisi, cumpà”. E per la quale “se ci arrestano e ci mettono dentro, ci devono fare un articolo curioso: presa la banda Antonino”. Il titolo della nuova pagina scritta dalla giustizia è: condannata la banda Antonino a 106 anni e 10 mesi: 19 imputati condannati complessivamente a 107 anni di carcere, sei gli assolti. Nella durissima requisitoria finale il pubblico ministero Valeria Farina Valaori aveva chiesto condanne pari a 163 anni a carico dei 25 imputati.
Ennesima operazione della Polizia di Stato di Brindisi contro le nuove frange della Sacra corona unita a Mesagne, la città che ne ha visto le origini all'inizio degli anni Ottanta. Sedici arresti, propiziati dalle rivelazioni del pentito Ercole Penna e da intercettazioni telefoniche ed ambientali. Una decina i casi di estorsione provati, in una circostanza ai danni di una società di servizi ospedalieri obbligata ad assumere le persone indicate dalla malavita. Emerge anche un nuovo profilo associativo, che ha oramai messo da parte i vecchi rituali di affiliazione perchè la Scu da tempo cerca infiltrare settori della società civile estranei alle culture tipiche dalla criminalità ordinaria.
ORIA - “Entro questa notte fai boom”. E ancora: “Abbiamo trovato un pilastro proprio adatto a te”. “Il colpo in canna c'è, tu manchi. Paghi o no?”. “Li sordi stanotte”. “Casa ti faccio saltare, tutti comu state”. “Li soldi sta spittamu, le pistole cariche stanno”. “Te la fai questa assicurazione sulla vita? Le pistole sono già pronte”. “Allora vuoi proprio morire...”. “Occhio alla macchina sennò fa boom”. Sono solo alcuni dei messaggi incriminati che sono costati l'arresto per estorsione aggravata al 30enne di Oria Giovanni Pasulo, incastrato in flagranza di reatodai carabinieri della locale stazione guidati dal luogotenente Roberto Borrello e del suo vice, il maresciallo capo Francesco Gullo, mentre incassava il pizzo.
BRINDISI - Grandinata di pistolettate contro un negozio di alimentari nel cuore della notte. Misterioso attentato al quartiere Santa Chiara con i malviventi che sparano dodici colpi di pistola all'indirizzo del negozio “La spesa”, di via Bezzecca 1. Sono quasi l'una e quaranta quando le detonazioni fanno scattare l'impianto di allarme dell'attività commerciale, mettendo in moto l'istituto di vigilanza cui è collegato. Le guardie giurate avvertono il titolare, Antonio Giacobelli, 50 anni, e la questura di Brindisi.