Due importanti iniziative sono state intraprese dall'amministrazione comunale di Francavilla per quanto riguarda la lotta all'evasione fiscale e il contrasto all'abbandono selvaggio di rifiuti
L'Amministrazione si impegna a segnalare comportamenti anche elusivi: sarà creato un database dei contribuenti brindisini. L'intesa firmata dal sub commissario per ratificare l'accordo di respiro regionale risalente a un anno fa: l'Ente fornirà anche notizie su proprietà, commercio, professione e capacità contributiva
Avrebbero distrutto alcuni contratti di vendita e manipolato gli scontrini, togliendo uno zero dall’importo. Con questi e altri escamotage, i titolari di una società di arredamenti di Francavilla Fontana, con l'ausilio di un altro imprenditore e di un professionista, avrebbero evaso circa sei milioni e mezzo di euro. Un decreto di sequestro preventivo per equivalente è stato eseguito a loro carico
oltre alla contestazione delle ipotesi di reato di omessa e infedele dichiarazione continuata, l’imprenditore è stato destinatario di un primo decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice delle indagini preliminari Paola Liaci, e poco dopo anche di un altro provvedimento d’urgenza disposto direttamente dal sostituto procuratore Raffaele Cast, poi convalidato sempre dal gip. Omesse dichiarazioni per 7 milioni di euro
Per lo Stato era un ente "No profit" e versava al Fisco solo qualche migliaio di euro di imposte l'anno, invece aveva un giro d'affari milionario. E' questa la scoperta fatta dai finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria di Brindisi nell'ambito di un'attività economico finanziaria che ha riguardato la nota società sportiva dilettantistica "Feel Good" di Cellino San Marco
Due di loro avevano dichiarato guadagni di poco superiori ai 15mila euro annui, a fronte, da quanto appurato dagli investigatori, di entrate reali superiori ai 600mila euro spalmate in più anni (dal 2009 al 20012). Tre avvocati di Fasano costituitisi in uno studio associato di fatto (formalmente non esistente) sono stati denunciati per evasione fiscale
Cinquecento concerti in cinque anni sono tanti. L'elenco lo hanno fatto gli specialisti della tenenza di Manduria della Guardia di Finanza, ed hanno scoperto che la maggior parte di questo fatturato realizzato dal cantante di una cover band locale del gruppo inglese dei Queen è stata nascosta al fisco, per un totale di 800mila euro
"Dichiarazione infedele" per un grosso pastificio di Ostuni. Amministratore unico, un 79enne del posto, denunciato: ha occultato al Fisco ricavi per quasi quattro milioni di euro.
Per tre anni hanno affittato 32 appartamenti (tutti ereditati) di cui sono comproprietari, senza mai rilasciare ricevute fiscali e di conseguenza senza dichiarare al Fisco i ricavi percepiti. È questa l'evasione da 170mila euro di cui si sono resi responsabili due 50enni di Cisternino. Entrambi sono stati segnalati all'Agenzia delle entrate.
Per due anni ha acquistato e rivenduto olive senza comunicare al Fisco i ricavi percepiti producendo un'evasione di un milione di euro con un'Iva evasa di 40mila. Per questo una 42enne di San Michele Salentino, G.P., è stata denunciata dai militari della compagnia della guardia di finanza di Ostuni, diretta dal capitano Antonio Martina. E' accusata di omessa dichiarazione e occultamento di documenti contabili.
FRANCAVILLA FONTANA – Per tre anni, subito prima di cambiare settore, non avrebbe dichiarato al fisco ricavi per oltre due milioni di euro evadendo l'Iva per un totale di 300mila euro. Per questo un imprenditore di Francavilla Fontana è stato denunciato dalla Finanza.
FRANCAVILLA FONTANA – Ricavi non dichiarati per 1,2 milioni di euro, Iva evasa per 170mila, imposte “locali” non pagate per almeno 100mila euro e ritenute fiscali a carico dei dipendenti non versate.
BRINDISI - Evasione fiscale? Se è colpa della crisi e dei ritardati pagamenti da parte dei committenti, non è reato. Lo ha stabilito di recente, con due sentenze, riguardanti sempre lo stesso imprenditore, il Tribunale di Brindisi che ha assolto un imputato, legale rappresentante di una azienda del territorio, poi fallita.
OSTUNI – Per tre anni ha presentato dichiarazioni dei redditi “infedeli” occultando al fisco compensi per circa 1,4 milioni di euro ed evadendo Iva per 135mila. Possiede, però oltre 30 immobili. Per questo un geometra di Ostuni, di 50 anni, titolare di uno studio tecnico è stato denunciato.
FASANO – Avrebbe occultato al fisco ricavi per un totale complessivo di oltre due milioni euro ed evaso Iva per 400mila euro. Si tratta di un commerciante all'ingrosso di abbigliamento “grandi firme”, di Fasano. Sul mercato da oltre vent'anni, dal 2009 al 2013, non avrebbe elencato nella dichiarazione dei redditi tutti i ricavi percepiti.
L'evasione fiscale si scopre anche dall'elicottero, andando a caccia di ville di lusso nascoste nel bellissimo territorio pugliese. Trascorsa la parte centrale dell'estate, la Guardia di Finanza tira le somme di questa attività, e snocciola i dati sui quali saranno condotti altri approfonditi accertamenti.
FASANO – Conti correnti bancari e postali dove c'era depositato denaro di cui l'intestatario, un medico dietologo di Fasano, non ha saputo documentare adeguatamente la provenienza. Scoperta evasione fiscale di 135mila euro.
OSTUNI - Un’evasione d’oro! In tutti i sensi. In tre anni avrebbe occultato redditi per oltre 5 milioni di euro. A scoprire la cassaforte dei profitti in nero, ci hanno pensato i militari della Guardia di finanza di Ostuni, che al culmine di una intensa e complessa attività investigativa hanno accertato un’evasione fiscale di circa 6 milioni di euro. Nei guai è finito così un orefice della Città bianca, titolare nel centro di Ostuni di una tra le più frequentate gioiellerie del circondario. Il commerciante è stato così denunciato all’Autorità giudiziaria.
FRANCAVILLA FONTANA – Nuovo colpo grosso delle Fiamme gialle nella lotta all’evasione fiscale. Una frode per circa tre milioni di euro è stata scoperta dai militari della Compagnia di Francavilla Fontana ad opera di una società che opera nel settore alimentare. Il titolare della ditta è stato denunciato all'autorità giudiziaria.
MESAGNE - Gli acquisti e le vendite andavano a gonfie vele, ma al fisco non l'azienda operante nel settore del trasporto di merci su strada” e “vendita di bibite”, non aveva comunicato nulla o quasi. Fino a quando non sono arrivati i finanzieri della compagnia di Brindisi scoprendo una presunta maxi evasione fiscale per oltre 24 milioni di euro. I militari – guidati dal capitano Attilio Turco – hanno dovuto faticare parecchio per definire i movimenti della società indagando, sotto la regia del pm Raffaele Casto, attraverso complesse ricostruzioni finanziarie e bancarie sui conti correnti negli anni compresi tra il 2004 ed il 2008. E sono spuntati fuori 22 milioni di euro di introiti non dichiarati e due milioni di euro di evasione dell'imposta sul
valore aggiunto.
CELLINO S.MARCO - Quattro milioni di euro. A tanto ammonta la presunta evasione fiscale scoperta dai militari della Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico. E finisce nei guai una nota azienda di Cellino San Marco attiva nelsettore vitivinicolo anche in campo internazionale. Si tratta della Marco Maci Srl, i cui amministratori avvicendatisi alla guida sono stati denunciati all'autorità giudiziaria. Gli investigatori - guidati dal luogotente Francesco
Saponaro – hanno accertato che l'impresa per il triennio 2007, 2008, 2009
avrebbe omesso di dichiarare redditi per tre milioni di euro, evaso l'imposta sul valore aggiunto (Iva) per 900 mila euro ed emesso fatture per operazioni inesistenti per 500 mila euro.
BRINDISI – Due imbarcazioni del valore complessivo di 250 mila euro, una presunta evasione da 50 mila euro, una società con sede in un paradiso fiscale per non pagare l'Iva ma riconducibile a due fratelli, importanti operatori marittimi brindisini, e quattro indagati in tutto compreso il commercialista dei due imprenditori ed il legale rappresentante di un centro nautico di Mesagne, in qualità di venditore delle barche in questione, che pare ora siano sparite. Sono questi gli elementi attorno ai quali ruota l’inchiesta aperta dal sostituto procuratore della Repubblica Raffaele Casto, e condotta ai militari del Nucleo provinciale di polizia tributaria diretti dal maggiore Gabriele Sebaste. Evasione dell’imposta sul valore aggiunto (Iva), attraverso l’interposizione di una società della regione di Madeira - isola a regime fiscale privilegiato – per un compravendita “truccata” di due piccoli yacht da nove metri, intestati alla società portoghese, ma rimasti dal 2007 fino a qualche mese fa a Brindisi ormeggiati nel porticciolo di Bocche di Puglia, e poi volatilizzatisi prima dell’arrivo dei finanzieri . I quali, non potendo apporre i sigilli alle imbarcazioni da diporto, hanno proceduto con un sequestro per equivalente sui conti della società dei due noti fratelli.
FASANO – Ammonta a 400 mila euro il sequestro preventivo per equivalente disposto dall'autorità giudiziaria ed eseguito dalla guardia di finanza, nei confronti di un imprenditore-evasore titolare di un'attività di commercio all'ingrosso per prodotti per la pesca. Si tratta di una impresa importante del settore della Città della Selva con un volume d'affari che supera i cinque milioni di euro l'anno, per cui il pubblico ministero Luca Buccheri ha richiesto ed ottenuto la misura del sequestro preventivo per l'equivalente della somma corrispondente alla imposta evasa.