Sono andati pressoché a colpo sicuro, i carabinieri della stazione Casale di Brindisi, con la perquisizione domiciliare che ieri ha portato alla scoperta di alcuni quadri elettrici trafugati all'interno della ex Base Usaf di San Vito dei Normanni
In attesa che qualcuno proponga un progetto sensato per una nuova destinazione d'uso dell'area della ex Base Usaff di San Vito dei Normanni, i ladri cercano di fare bottino tra le strutture di quello che per decenni fu un sito strategico
Comune di Brindisi e Regione Puglia assenti dall’incontro tecnico sul futuro della ex base Usaf organizzato questa mattina a Bari nella sala Finocchiaro del consiglio regionale dal capogruppo del M5S, Gianluca Bozzetti
BARI - Gli assessori alla Protezione civile e alle Politiche di inclusione dei migranti Fabiano Amati e Nicola Fratoianni, hanno inviato questa mattina una lettera al Ministro dell'interno Roberto Maroni, per chiedere ufficiali delucidazioni circa le notizie apparse in questi giorni sugli organi di stampa, circa l'intenzione da parte del governo di realizzare un nuovo Cie nell'area della ex base Usaf di San Vito dei Normanni.
BARI - Anche se non ci sono ancora notizie ufficiali in merito, l'allarme lanciato dalle organizzazioni dei lavoratori della Polizia di Stato di Brindisi, riuniti nell'Osservatorio sindacale, sulla imminente istituzione di un Cie nella ex Base Usaf, è stato colto e sostenuto dagli assessori regionali Nicola Fratoianni e Fabiano Amati, che stavano seguendo assieme al capo del Dipartimento della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, l'istruttoria per verificare la possibilità di realizzare nel sito, invece, un hub umanitario.
BRINDISI – Ci ha pensato il Ministero dell’Interno, al posto del Dipartimento della Protezione civile e dell’intero tavolo tecnico istituito, a sciogliere il dilemma su un impiego parziale della ex Base Usaf per l’emergenza immigrazione (secondo le ottiche politiche del governo Berlusconi). Lo fa sapere uno dei sindacati di polizia, il Silp Cgil di Brindisi, che oggi in un comunicato comunica: “Ora siamo sicuri che oltre al Centro di Identificazione ed Espulsione di Restinco, il Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo sempre di Restinco e la tendopoli di Manduria avremo a breve un nuovo Cie nell'ex Base Usaf di San Vito dei Normanni”.
Le fiamme sono partite dalla cunetta invasa dalle sterpaglie, lungo la statale 16, poi il vento di tramontana le ha sospinte all'interno del perimetro della ex Base Usaf di S.Vito dei Normanni, già devastata in passato da altri incendi. E' il sito dove la Protezione civile sta valutando di realizzare un campo di smistamento per richiedenti asilo, in alternativa a Manduria. I Vigili del Fuoco di Brindisi hanno bloccato il fronte dell'incendio prima che si estendesse troppo.
BRINDISI – La storia è fatta di dettagli minuziosi. Alcuni non riescono a capire a cosa serva passare anni per ricostruire esattamente come vestiva un colono romano, ma questo è il compito di innumerevoli ricercatori di ogni paese (ce ne parlava tanti anni fa durante il servizio militare un nostro compagno, all’epoca professore di Storia tedesca a Venezia, ed oggi a Trento, Gustavo Corni).
BRINDISI – Fumata grigia al il vertice di oggi pomeriggio a Brindisi tra il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e i rappresentanti del territorio per approfondire la possibilità di ricavare nella ex base Usaf di S. Vito dei Normanni un centro di accoglienza alternativo a quello di Manduria. Rimane infatti aperto, per disponibilità di tutti gli attori, il confronto tecnico su questa ipotesi, ma le posizioni dei Comuni di Brindisi e di S. Vito dei Normanni, e della stessa Provincia, divergono in maniera sostanziale da quelle della Protezione civile nazionale e della Regione Puglia.
BRINDISI - Come previsto, il prefetto Franco Gabrieli, capo della Protezione civile, arriva a Brindisi per un confronto sull'ipotesi di trasformare gran parte della ex Base Usaf di S.Vito dei Normanni in un centro di accoglienza per immigrati, il più grande d'Italia. La riunione si svolgerà giovedì 28 luglio alle 15,30 nella sede della Protezione civile al Casale.
Primo sopralluogo di Protezione civile, Arpa Puglia e tecnici di Regione, Provincia e Comune di Brindisi alla ex Base Usaf di S.Vito dei Normanni. Obiettivo, verificare possibilità, difficoltà e costi di un recupero, con bonifica preliminare (c'è molto amianto) per farne un centro di accoglienza per immigrati. Intoppo: non erano state chieste le autorizzazioni, ma ci ha messo una pezza l'Aeronautica Militare, solo però per i tecnici, I giornalisti sono rimasti fuori.
BRINDISI - Sull'ipotesi della trasformazione della ex Base Usaf di S.Vito dei Normanni nel più grande centro di accoglienza per immigrati d'Italia, interviene il senatore brindisino Salvatore Tomaselli, del Pd, il quale a differenza del collega di partito Ludovico Vico, deputato tarantino, non crede a priori che l'operazione sia giusta, nè tanto meno pensa che sia una soluzione percorribile in breve tempo. Anzi, Tomaselli chiede cautela e l'audizione del prefetto Franco Gabrielli in Commissione Affari Costituzionali, al Senato.
BRINDISI – Nello stesso giorno della prevista visita a Brindisi del capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, per un sopralluogo alla ex Base Usaf, prende posizione anche il sindacato Uil Polizia, che come le altre organizzazioni di categoria, esprime sostanziale contrarietà all’ipotesi di fare della struttura un centro per immigrati, in alternativa alla chiusura della tendopoli di Manduria.
La trasformazione della ex Base Usaf di S.Vito dei Normanni in un centro di accoglienza per immigrati è un pessimo regalo per Brindisi, per S.Vito dei Normanni e per un territorio molto più vasto. Se il dispaccio Ansa battuto da Brindisi è del tutto attendibile, e non abbiamo ragioni di ritenere il contrario, questo regalo è stato confezionato con il pieno avallo della giunta regionale e del governatore Nichi Vendola.
BRINDISI – Molto cinicamente si potrebbe dire che “gira gira il cetriolo” eccetera. Sul piano della semplice cronaca bisogna prendere atto che il forte pressing di chiudere la tendopoli di Manduria attuato dai due presidenti delle amministrazioni provinciali di Brindisi e Taranto, Massimo Ferrarese e Giovanni Florido, idea condivisa dall’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile, Fabiano Amati, sposterebbe il problema a Brindisi.