"Favorirono latitante": un'assoluzione e una riduzione di pena in appello
Riformata la sentenza emessa dal tribunale di Brindisi, che in primo grado condannò entrambi gli imputati. I fatti risalgono al 2013
Riformata la sentenza emessa dal tribunale di Brindisi, che in primo grado condannò entrambi gli imputati. I fatti risalgono al 2013
Finiscono in carcere per scontare un residuo di condanna due 41enni
Una brasiliana residente a Mesagne deve scontare una pena a tre anni. A Brindisi, un 45enne denunciato per evasione dai domiciliari
Si è conclusa con la denuncia di tre brindisini un’indagine avviata a febbraio scorso dopo l’arresto di un 32enne nigeriano per spaccio
Avviso di conclusione notificato ad Alessandro Andrioli, 24 anni, di Ostuni: resta a piede libero
Sfociate nella denuncia della vittima e dell'aggressore le indagini su un episodio di violenza avvenuto settimane fa
Quattro persone sono state denunciate dai carabinieri. Nei guai un uomo di Martina Franca, uno di San Donaci e due brindisini
Aveva messo a disposizione un'abitazione della sua famiglia a Cellino San Marco per la latitanza di Sergio Notaro capo dell'omonimo clan operante a Squinzano sfuggito alla cattura dell'11 novembre scorso nell'ambito dell'operazione "Vortice dejà vu" e poi trovato il 30 novembre successivo in una villetta di via Madonna dell'Alto al confine tra Cellino e Squinzano
OSTUNI - Tutto sta nel “more uxorio”. Insomma, se piuttosto che convivente fosse stata moglie si sarebbe evitata la condanna. Ad ogni modo le è andata più che bene, visto che a fronte di una richiesta di condanna a 4 anni formulata dal pm per spaccio in concorso, le è stata comminata una pena di 4 mesi (con la sospensione condizionale) per favoreggiamento personale nei confronti del compagno che aveva in casa 900 grammi di hascisc.
BRINDISI - Nel tardo pomeriggio i carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce hanno arrestato Patrik Colavitto di trentadue anni di Brindisi. L’arresto è stato eseguito su ordine del gip Annalisa De Benedictis che ha accolto la richiesta di arresto da parte dei pm della Dda Guglielmo Cataldi e Giuseppe Capoccia. L’uomo è accusato di favoreggiamento personale, aggravato dalle finalità mafiose.