Tragedia sui binari: uomo muore travolto dal treno
Sul posto 118, carabinieri e Polizia ferroviaria. Potrebbe trattarsi di un suicidio, il fatto poco prima delle 22
Sul posto 118, carabinieri e Polizia ferroviaria. Potrebbe trattarsi di un suicidio, il fatto poco prima delle 22
BRINDISI – Una parte del traffico di entrate e uscita da Brindisi sulla direttrice di via Provinciale per Lecce è rimasto bloccato per un’ora stamani, poco dopo le 9, a causa di un convoglio ferroviario merci con gas industriali e altro materiale che ha ostruito senza rimedito la strada.
BRINDISI - Non c’è pericolo di reiterazione del reato. Poi c’è anche da considerare che è incensurato, l’autista del Tir che è in carcere dal 24 settembre scorso per aver provocato un incidente ferroviario in corrispondenza del passaggio a livello di Pozzo Faceto, nei pressi della stazione di Cisternino. E’ con queste motivazioni che Ionut Cociabab è ritornato in libertà in attesa del processo che inizerà il 7 marzo prossimo.
A processo il conducente del Tir che, fermo sui binari, fu la causa di un incidente ferroviario il 24 settembre scorso all’altezza del passaggio a livello di Pozzo Faceto, poco distante dalla stazione di Cisternino. C’è l’evidenza della prova, considerati l’arresto in flagranza e l’ammissione di responsabilità del 26enne rumeno, Ianut Cociabab, che è tutt’ora in carcere.
BRINDISI - Quella tragedia va ricostruita, attimo per attimo, perché va assolutamente constatato se il disastro ferroviario del 24 settembre scorso fosse evitabile, se ci fu errore umano o se invece furono le macchine a fallire. La procura di Brindisi, proprio per questo, ha disposto una maxi-perizia che è in corso dal 18 ottobre scorso. Uno solo è il quesito cui i consulenti tecnici della procura e i colleghi nominati dalle parti sono chiamati a rispondere entro 60 giorni.
BRINDISI - Dopo l'incidente ferroviario di lunedì scorso 24 settembre al passaggio a livello di Pozzo Faceto, nei pressi della stazione di Cisternino, dove ha perso la vita il macchinista alla guida dell'Eurostar Freccia Argento, Giuseppe Campanella di 49 anni di Acquaviva delle Fonti, l'Italia dei Valori di Brindisi, attraverso il suo segretario provinciale Lorenzo Caiolo, lancia l'appello agli enti preposti, per sopprimere tutti i passaggi a livello del territorio brindisino, sostituendoli con opere adeguate, per evitare altre tragedie.
BRINDISI – Il camionista rumeno accusato di disastro ferroviario e omicidio colposo per aver provocato, lunedì scorso, la morte del macchinista di Acquaviva delle Fonti, Giuseppe Campanella, sui binari di Pozzo Faceto, nel Fasanese, continua a sostenere la versione rilasciata ai poliziotti subito dopo la tragedia: le sbarre si sono abbassate improvvisamente e l'abbassamento delle stesse non era stato segnalato.
BRINDISI – Estratta la seconda scatola nera installata sul treno Freccia Argento che lunedì scorso si è schiantato contro un camion comparso all'improvviso sui binari del passaggio a livello di Pozzo Faceto, nel Fasanese, provocando la morte del macchinista 49enne di Acquaviva delle Fonti, Giuseppe Campanella. Si tratta del terzo e ultimo apparato di registrazione (uno è quello della stazione e due, uno di coda e uno della cabina, sono quelli presenti sul treno) che la Polfer di Bari per fare chiarezza sulle indagini e ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente ferroviario che ha tolto la vita al macchinista del Barese, ha acquisito.
BRINDISI – Sarà ascoltato venerdì mattina dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Licci, il camionista rumeno di 26 anni, Ionut Cociabab, che lunedì scorso ha provocato un incidente sui binari del passaggio a livello di Pozzo Faceto, nel Fasanese, dove ha perso la vita il macchinista di 49 anni, Giuseppe Campanella di Acquaviva Delle Fonti.
BRINDISI – Giuseppe Campanella, il macchinista 50enne deceduto alle 13,31 di ieri a Cisternino in seguito a un incidente ferroviario all'altezza del passaggio a livello di Pozzo Faceto, nel Fasanese, è morto da eroe. Ulteriori accertamenti eseguiti nella mattinata di oggi dagli agenti della Polizia ferroviaria, infatti, hanno confermato quello che sin dal primo pomeriggio di ieri era solo un'ipotesi: il macchinista di Acquaviva Delle Fonti, nei pochissimi secondi di tempo che sono trascorsi tra l'avvistamento dell'ostacolo (un camion sui binari) e l'impatto, ha attivato tutte le procedure di frenatura tese ad attutire al massimo gli effetti dello scontro.
BRINDISI - Ionut Cociabab, il 26enne di origini rumene arrestato nel pomeriggio di ieri dagli agenti della Polizia ferroviaria accusato di disastro ferroviario e omicidio colposo, per aver provocato un incidente al passaggio a livello della frazione di Pozzo Faceto (Fasano) dove ha perso la vita il macchinista dell’Eurostar Freccia Argento, Giuseppe Campanella, 49 anni, di Acquaviva delle Fonti (Bari), non ha ancora nominato un legale di fiducia e la procura di Brindisi non ha ancora richiesto la convalida dell'arresto.
BRINDISI - Ancora bloccata la linea ferroviaria da Fasano a Lecce, mentre i treni a lunga percorrenza si fermano a Bari. L'incidente di ieri alle 13,31 quando l'Eurostar Freccia Argento 93 51 ha urtato un Tir rumeno incastrato al passaggio a livello di Pozzo Faceto nei pressi della stazione di Cisternino, sta creando pesanti disagi ai viaggiatori salentini, che devono raggiungere Fasano o bari in pullman, e viceversa, mentre si lavora al ripristino della linea. Ieri Trenitalia aveva annunciato almeno 36 ore di chiusura dei binari. Oggi la salma del macchinista 49enne Giuseppe Campanella, stritolato tra le lamiere della cabina di controllo del Freccia Argento, mentre cercava di rallentare il convoglio lanciato in quel punto a 150 chilometri orari, sarà trasferita ad Acquaviva delle Fonti, sua città di origine. nell'incidente ci sono stati anche 18 feriti leggeri.
FASANO – Giuseppe Campanella è rimasto nella sua cabina guida sino all’ultimo istante, nel tentativo disperato di rallentare al massimo l’Eurostar 9351 Freccia Argento lanciato a 150 chilometri orari ed evitare un disastro ancora peggiore. La collisione con il Tir rumeno ha cancellato la parte anteriore della motrice e la vita del macchinista 49enne di Acquaviva delle Fonti, un’altra vittima di un lavoro i cui rischi sono denunciati da anni dai sindacati di categoria.
FASANO - L'ultimo aggiornamento dell'incidente ferroviario, avvenuto alle 13.30 circa di oggi all'altezza del passaggio a livello di Pozzo Faceto, sulla tratta a doppio binario tra le stazioni di Fasano ed Ostuni, è di un morto, il macchinista del treno, Giuseppe Campanella di 49 anni, di Acquaviva delle Fonti, e di 18 feriti, solo quattro dei quali costretti alle cure in ospedale, mentre tutti gli altri sono stati medicati sul posto dalle equipe del 118 intervenute in forze. Numerosi passeggeri, subito dopo l'incidente, presentavano stati di shock, oltre che ferite lievi e contusioni. Il camionista che aveva tentato di superare le barriere mentre si stavano abbassando, è stato già arrestato per disastro ferroviario e omicidio colposo dal personale della Polfer che sta conducendo le indagini. Si tratta Ionut Cociabab, che lavora per la Trans Mad Euro Srl.
TUTURANO - Ladri in azione, e in manette, anche nella frazione brindisina di Tuturano. Nella serata di ieri, i carabinieri dellastazione locale, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Cosimo Rotondo, 36enne, e Vitantonio Fiaccone, 34 anni, entrambi con precedenti, perché ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso: stavano smontando parti metalliche di un vagone ferroviario.
BRINDISI – Tutti realizzano, tranne Brindisi. Bari ha appena inaugurato la metropolitana di superficie tra la stazione centrale e l’aeroporto, mentre a Brindisi sono 6 anni che si aspetta che vengano realizzate le fermate ferroviarie presso la Cittadella della Ricerca e l’Ospedale Antonio Perrino, come abbiamo già denunciato in un recente articolo. A chiedere chiarezza al commissario prefettizio di Brindisi, Bruno Pezzuto, adesso è Vincenzo Albano, ex consigliere comunale del Partito Democratico di Brindisi.
BRINDISI – Bari con l’aiuto della Regione realizza la metropolitana leggera tra la stazione ferroviaria centrale e l’aeroporto di Palese, che consentirà a tutta la Puglia di accedere ai collegamenti aerei del “Karol Wojtyla” senza dover raggiungere il terminal in auto o in un bus, ma comodamente in treno. Brindisi dal 2005 non riesce ancora a realizzare due banchine in cemento per le fermate, sulla linea per Taranto, all’ospedale Antonio Perrino e alla Cittadella della Ricerca, due poli strategici, l’uno per la salute, l’altro per la formazione universitaria e i laboratori, per il capoluogo ma anche per l’intera provincia.
BARI - In treno dalla propria città sino all'aeroporto di Bari. "Siamo alle battute finali. Oggi possiamo solo pregustare gli enormi riflessi positivi del passante ferroviario tra la stazione di Bari e l'aeroporto che entro fine anno permetterà ai pugliesi da nord e da sud della regione di prendere l'aereo lasciando l'auto a casa". L'assessore alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini ha sottolineato questa importante ricaduta nel corso della visita al cantiere del collegamento ferroviario con l'aeroporto condotta questa mattina con i giornalisti, l’amministratore unico della Ferrotramviaria Enrico Maria Pasquini, il direttore generale Massimo Nitti e l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia Domenico Di Paola.
BRINDISI – Se la logistica è il futuro del porto di Brindisi, bisogna fermare subito l’emorragia che sta penalizzando la movimentazione delle merci porto-ferrovia. E’ la stesse storia raccontata così chiaramente da Giorgio Napolitano: tagliare non serve se non si mettono in moto azioni per la ripresa. E a Brindisi da fine settembre sarà abolito il treno che trasporta i container della compagnia P&O che arrivano con le navi traghetto dalla Grecia, per poi proseguire via ferrovia verso il Nord Italia ed in Europa da aziende private.