BRINDISI - La tentazione di mostrare solo la foto-notizia ed evitare qualsiasi forma di commento c'è sempre, ma è necessario invece fornire una spiegazione a quello che accade intorno al mondo del calcio. E' di dominio pubblico, infatti, che la società calcistica di Brindisi, denominata Football 1912, ceduta frettolosamente dai fratelli Barretta ad una società rivelatasi inadeguata, sia destinata a scomparire dalla geografia calcistica perché sommersa dai debiti e, per ora, è sotto osservazione nell'inchiesta sulle scommesse clandestine.
BRINDISI - Proseguono senza sosta le grandi manovre del Comune di Brindisi per tentare di non far sparire il calcio dal capoluogo. In una nota, infatti, tutte le parti politiche che si sono attivate allo scopo in questi giorni, confermano che gli incontri per dar vita ad una cordata di imprenditori stanno proseguendo a ritmi serrati.
BRINDISI - Mai come in questo caso si può utilizzare l’espressione “Oltre al danno, la beffa”. Ci riferiamo all’annosa vicenda del Football Brindisi 1912 e all’ennesima triste pagina scritta questa mattina da colui che è presidente di questa società calcistica, vale a dire Antonio Pupino.
BRUNDISI - “Il tentativo di salvare le sorti del Football Brindisi 1912, tentativo che avevamo approntato col supporto del nostro gruppo di lavoro, da oggi deve essere considerato concluso giacché abbiamo ricevuto dal signor Antonio Pupino un fax con le condizioni di cessione del titolo: dette condizioni si riferiscono ad una richiesta di denaro, sebbene l’accordo siglato anche in presenza del sindaco fosse basato sulla cessione gratuita”.
BRINDISI - Clamorosa svolta nelle vicende che riguardano il salvataggio del Football Brindisi 1912. Il Comune di Brindisi, infatti, ha diramato un comunicato stampa che non lascia molto spazio all’ottimismo, giacché vi si legge, fra le righe, l’assenza di potenziali soci subentranti.
BRINDISI - “A meno di miracoli dell’ultimo momento, sarà difficilissimo che a Brindisi la squadra di calcio possa ripartire dalla Seconda Divisione Pro”. Sono le parole con cui, il vicesindaco del capoluogo, Mauro D’Attis, ha esordito nella conferenza stampa indetta a Palazzo Nervegna nella tarda mattinata di oggi.
BRINDISI – “Sfido chiunque a contrastare quanto dirò”. Inizia così la conferenza stampa promossa dall’amministratore della “Nubile Srl” Luca Screti (annunciata su una testata locale e senza un comunicato stampa ufficiale pervenuto, come regolarmente si conviene, al resto delle testate giornalistiche locali) per illustrare un ambiziosissimo piano industriale.
BRINDISI - In principio erano gli africani, poi sono diventati australiani, dopo ancora africani e australiani. Quindi baresi. Ora ci prova un indigeno non disinteressato a risollevare le sorti del Brindisi Calcio da una fine ingloriosa ormai dietro l'angolo, e che lascia intravedere il fallimento della società se non sopraggiungesse un miracolo entro i prossimi quattro giorni.
BRINDISI - L'incontro tra il sindaco Domenico Mennitti ed il presidente della Figc, Giancarlo Abete, avverrà martedì 21 giugno a Roma. Lo ha comunicato stasera lo stesso primo cittadino.
BRINDISI - Pupino e Marino non hanno convinto più di tanto il sindaco Domenico Mennitti, che nel dubbio ha preso subito un'iniziativa: fissare un appuntamento a Roma con il presidente federale (o un suo delegato) Giancarlo Abete. E con lui trovare la strada migliore, nel solco delle regole della Figc.
BRINDISI - Il famoso esposto dell'ex presidiente Vittorio Galigani non è una faccenda dimenticata e non è neppure una minaccia rimasta sospesa: ha invece portato diritto il calcio brindisino nel girone dantesco del calcio-scommesse. Infatti anche il Football Brindisi 1912 (serie C2) è finito nelle inchieste aperte in varie località italiane, e per una partita con la Vibonese del 19 dicembre 2010 finita 0-0. Su quella gara, infatti, starebbero indagando le procure di Bari e quella di Potenza.
BRINDISI - Schiarita anche per il Football Brindisi dopo l'allargamento della compagine societaria che affronterà il prossimo campionato di basket di serie A/2? Sembra proprio di sì, a giudicare dalla nota diffusa oggi pomeriggio dal sindaco Mennitti. Sull'identità della società pronta a rilevare la squadra non sono state diffuse notizie, ma dovrebbe trattarsi di un gruppo della provincia di Bari con cui il presidente Antonio Pupino sostiene di aver già trovato l'accordo.
BRINDISI - Il Brindisi 1912, in questa ultima giornata del campionato di Seconda Divisione – Lega “Pro”, si presenta nello stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia, per incontrare la formazione locale della Vibonese. E’ una partita che per il campionato non ha nulla da dire; al contrario, dal punto di vista della giustizia sportiva tra queste due squadre di bassa classifica c’è un contenzioso ancora aperto. L’inchiesta partì dalle accuse formulate dall’ex presidente adriatico, Vittorio Galigani, che, dopo lo zero a zero dell’andata maturato sul rettangolo di gioco del “Fanuzzi” di Brindisi, presentò un esposto contro i suoi giocatori perché a suo avviso si erano accordati per una “pastetta” con gli avversari catanzaresi. Di quella inchiesta, fino ad oggi, non si conosce l’esito.
BRINDISI - Per il mesto addio a questo campionato di Lega “Pro” – Seconda Divisione, sotto un cielo bigio e cupo, quanto le preoccupazioni che attanagliano il maggior sodalizio di calcio brindisino, i ragazzi allenati da mister Rastelli scendono sul rettangolo inzuppato di pioggia del Fanuzzi, per affrontare i giallo-verdi del Melfi, in serie positiva da tre turni. Presenti sugli spalti i soliti appassionati, irriducibili, pochi spettatori attenti più a cogliere notizie riguardo il futuro del Brindisi che non ad una partita che proprio nulla, o ancor meno di nulla, ha da dire in merito alla classifica e alla salvezza. A dirigere l’incontro è il signor Fiore della sezione di Barletta.
LATINA - A fronte di una società fantasma, col suo massimo rappresentante, ovvero il presidente Antonio Pupino, latitante, il Brindisi 1912 fornisce a Latina un’apprezzabile prestazione facendo anche correre lungo la schiena dei tifosi laziali dei veri e propri brividi. Dopo un primo tempo terminato con il risultato ad occhiali di zero a zero, nei secondi 45 minuti, per un calcio di punizione dal limite decretato dall’arbitro, per un fallo in gioco pericoloso compiuto da Taurino, al 10’ il nero-azzurro Farina depone la sfera alle spalle dell’estremo adriatico Locatelli che nel corso della gara aveva sfoderato delle ottime parate.
BRINDISI - Il Milazzo scende al “Fanuzzi” di Brindisi e da vice-capolista svolge un proficuo allenamento infliggendo ai ragazzi di Rastelli un rotondo tre a zero. Si può considerare già un miracolo il fatto che l’allenatore bianco-azzurro sia stato in grado di allestire la formazione da mandare in campo, perché i problemi della vita, compreso quello della casa (pare che anche mister Rastelli sia sotto sfratto) sono certo più pressanti e impellenti di tutto il resto.
BRINDISI - Marceranno in corteo per protestare contro la mancanza di interesse verso la squadra di calcio locale, e chiedono ai commercianti di esporre lungo il percorso del corteo gli storici colori biancoazzurri della compagine di casa. Lo annunciano I Ragazzi della Curva Sud, una delle organizzazioni dei tiofosi del Football Brindisi, ormai avviliti dalla mancanza di segnali positivi per la soluzione della crisi finanziaria della società, che si può risolvere, a quanto pare, solo cin un passaggio di mano e nuovi sponsor.
CATANZARO - Nel celebre stadio “Nicola Ceravolo” sono di scena due squadre, Catanzaro e Brindisi, che proprio più nulla hanno da chiedere al campionato di Lega Pro, seconda divisione, girone C, dal momento che, in mancanza di spareggi per la permanenza, in virtù dei soli due punti totalizzati in classifica e il conclamato fallimento, la squadra calabrese è già retrocessa nella categoria inferiore. Una partita inutile sulla carta, ma non sul campo, con tanti giovani vogliosi di mettersi in bella mostra, desiderosi di guadagnarsi un futuro migliore rispetto a quanto è accaduto a Brindisi in questa disgraziata stagione sportiva 2010/2011.
BRINDISI - La crisi finanziaria della società Football Brindisi 1912 si trascina stancamente verso, temono gli sportivi, il fallimento. Dopo gli incontri ufficiali tra il presidente Pupino e il sindaco Mennitti nessun segnale di svolta, ma anche nessuna nuova di alcun genere. A meno che non si stia lavorando sottotraccia per non compromettere qualche delicata trattativa, ma nessuno pensa che ciò stia avvenendo e allora tornano a farsi spazio la sfiducia, la stanchezza e la rabbia.
BRINDISI - Nell’attesa del Fondi, squadra considerata alla portata del Brindisi che sopravanza i bianco-azzurri di un solo punto in classifica, i ragazzi di Mister Rastelli in settimana, a dispetto dei gravi problemi societari, hanno lavorato con determinazione, per cercare di tornare alla vittoria. Dal suo canto, il bravo allenatore del Brindisi si è impegnato, perché il quattro a zero subito a Trapani restasse un lontano ricordo, senza troppe conseguenze. Il signor Petroni, arbitro della sezione di Roma, in una bella giornata soleggiata, di fronte a pochi spettatori, fischia l’inizio delle ostilità alle ore 15.00.
BRINDISI – L’incontro tra Antonio Pupino e il sindaco Domenico Mennitti c’è stato. Un altro incontro interlocutorio al quale Pupino si è presentato con dei conteggi sulla situazione debitoria e si è concluso con una dichiarazione del sindaco con la quale Mennitti infonde tranquillità i tifosi dicendo che si sta lavorando per fare in tempo per il passaggio del titolo da Pupino ad altri imprenditori. Il sindaco ha spiegato che ci sono cittadini che vorrebbero partecipare al rilancio della squadra di calcio biancazzurra. Ma ovviamente, prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, debbono essere a conoscenza della realtà societaria.
BRINDISI – Decreto di sequestro per gli assegni firmati da Maria Pia Lacatena, moglie del presidente del Football Brindisi, Antonio Pupino, nonché ormai proprietaria dell’intero pacchetto societario dopo la cessione dell’ultimo 2 per cento ancora detenuto dalla famiglia Galigani. Il provvedimento è stato firmato dal pm Giuseppe De Nozza, dopo che lo stesso Pupino circa venti giorni fa si era presentato alla Digos della questura brindisina per segnalare la sparizione dei titoli per un valore di circa 200mila euro complessivi, destinati al pagamento dei fornitori, e consegnati all’amministrazione del Football Brindisi.
BRINDISI - Si evolvono le forme organizzative della tifoseria brindisina, nella prospettiva dell'auspicato salvataggio finanziario della società di calcio. Infatti "il Comitato dei Gruppi Organizzati rende noto di aver formalizzato secondo le forme previste dal codice civile, la costituzione del 'Comitato di sostegno al calcio biancazzurro' che si prefigge lo scopo di promuovere ed organizzare eventi, manifestazioni e raccolte di fondi finalizzati al sostegno della principale squadra di calcio cittadina, alle prese con un profonda crisi finanziaria".
BRINDISI - I buoni propositi della tifoseria brindisina, quelli di chi non vuol assistere inerme alla “morte del calcio” a Brindisi, hanno avuto ragione e in questa 23° giornata di Lega Pro - “C2” sono riusciti a portare un po’ di gente al “Fanuzzi”. Bisogna sostenere questa squadra dei giovani locali che, domenica dopo domenica, con impegno, abnegazione e, come direbbe il grande Totò, “Senza nulla a pretendere”, combatte e difende su ogni campo l’onore della maglia con la “V” sul petto che, a dispetto di quanti disconoscono la storia calcistica legata strettamente al nome della città, ha una illustre tradizione da salvaguardare. In virtù di tutto ciò, un risultato di prestigio col Pomezia, squadra in odore di play-off, sarebbe utile, per non far scendere la squadra in zone troppo calde della classifica.
BRINDISI - I buoni propositi della tifoseria brindisina, quelli di chi non vuol assistere inerme alla “morte del calcio” a Brindisi, hanno avuto ragione e in questa ventitreesima giornata di Lega Pro - “C2” sono riusciti a portare un po’ di gente al “Fanuzzi”. Bisogna sostenere questa squadra dei giovani locali che, domenica dopo domenica, con impegno, abnegazione e, come direbbe il grande Totò: “Senza nulla a pretendere”, combatte e difende su ogni campo l’onore della maglia con la “V” sul petto che, a dispetto di quanti disconoscono la storia calcistica legata strettamente al nome della città, ha una illustre tradizione da salvaguardare.