BRINDISI – Vittorio Galigani, presidente del Football Brindisi, Antonio Pupino, vice presidente, e Maria Pia Lacatena, quest’ultima moglie di Pupino, tutti e tre nella loro veste di legali rappresentanti del Football Brindisi 1912, sono stati deferiti dal procuratore federale, a seguito di segnalazione della Co. Vi. Soc., alla Commissione disciplinare nazionale, il primo per violazione dell’articolo 85 delle norme federali che obbligava entro il 15 novembre scorso, l’attestazione dell’avvenuto pagamento delle mensilità di luglio agosto e settembre; gli altri due “per la mancata attestazione agli Organi federali competenti del pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati per le mensilità di luglio, agosto e settembre 2010 entro il termine del 15 novembre 2010 stabilito dalla disposizioni federali”. Deferita anche la società FB Brindisi Srl per responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti (l’intero dispositivo della Lega è in coda al servizio).
BRINDISI – Il Football Brindisi è stato deferito alla Commissione nazionale disciplinare. La notizia è rimbalzata pochi minuti fa. Non è ancora ufficiale. Quella biancazzurra è una delle sette società di Lega Pro che la Covisoc ha segnalato alla Commissione disciplinare nazionale per violazione dell’articolo 85 del Noif (Norme organizzative interne federali) per non avere attestato l’avvenuto pagamento degli stipendi ai propri tesserati e il versamento dei contributi Enpals e dell’Irpef entro il termine previsto dal regolamento. Oltre al Brindisi ci sono la Sangiovannese, il Catanzaro, la Pro Patria, il Melfi, la Vibonese e la Salernitana. Oltre ai legali rappresentanti sono state deferite per responsabilità oggettiva anche le società.
BRINDISI – Funzionari della Procura federale sarebbero a Brindisi per interrogare tesserati della società biancazzurra sul presunto illecito riguardo alla gara del 19 dicembre della squadra biancazzurra con la Vibonese finita 0-0, denunciato dal presidente Vittorio Galigani e dal vice presidente Antonio Pupino. La notizia è trapelata nella tarda mattinata. Pare che gli inviati della Procura federale siano giunti a Brindisi per sentire coloro i quali furono indicati come testi nell’esposto. E cioè l’allenatore Massimo Rastelli, il facente funzioni di direttore sportivo Stefano Trinchera, il team manager Domenico Pellegrino e lo stesso Galigani. Inoltre, sempre stando alle indiscrezioni trapelate, i funzionari federali avrebbero in agenda l’ascolto di alcuni giocatori. Se ne saprà di più nelle prossime ore.
BRINDISI – Alessandro Radi ha lasciato il Football Brindisi per accasarsi alla Paganese. “Devo lottare qua senza alcuna prospettiva, tanto vale lo faccia nella Paganese in Prima divisione”, ha detto il forte terzino che a Brindisi è stato solo un paio di mesi, realizzando un gol su rigore contro il Catanzaro. Ieri pomeriggio, a fine allenamento, ha consegnato tuta, borsone, magliette, ha salutato tutti ed ha posto fine a questa breve esperienza brindisina.
BRINDISI – E alla fine l’incontro tra il presidente del Football Brindisi Vittorio Galigani e i tifosi c’è stato. Si è tenuto nel primo pomeriggio. Galigani, il vice presidente Antonio Pupino e il team manager Domenico Pellegrini sono arrivati nella sede del Brindisi, in via De’ Terribile scortati da una pattuglia della Digos. La rappresentanza dei tifosi era composta, stando a quel poco che si è riusciti a sapere, da Francesco Margherito e Massimo Sperti. Presenti all’incontro anche Stefano Trinchera, che svolge le mansioni di direttore sportivo del Fb Brindisi e Stefano Casale, che gestisce il baretto all’interno dello stadio.
BRINDISI – I giocatori del Football Brindisi non riconoscono il presidente Galigani; restano a disposizione dell’allenatore perché non vogliono tradire i tifosi, la città e la maglia che indossano, e allungano una mano ad eventuali imprenditori che potrebbero rilevare il Brindisi dicendo che sono disponibili ad intese per salvare la società. Ne parla il portiere Massimo Marconato. Lo fa a titolo personale, ma la squadra è compatta, non ci sono defezioni sorta.
BRINDISI – Non ci sarà nessun incontro tra il presidente del Football Brindisi Vittorio Galigani e i tifosi del Brindisi. “Ciò che avevo da dire l’ho detto nei giorni scorsi, per cui al momento non c’è altro da aggiungere”, ha fatto sapere. Per cui l’appuntamento fissato per le 11 di questa mattina è saltato. Galigani forse sarà nella sede di via De’ Terribile oggi pomeriggio e se riterrà opportuno potrebbe incontrare una delegazione di tifosi, una piccolissima delegazione, probabilmente non più di un paio. Ma, sino a questo momento, è una possibilità molto remota. Così come era sembrato l’incontro di questa mattina.
BRINDISI – Ultima giornata di allenamento per il Football Brindisi, congedatosi questa mattina dallo staff tecnico per il ponte di fine anno. Si riprende lunedì mattina. Lo stesso giorno in cui il presidente Vittorio Galigani dovrebbe ricevere, nella sede di via De’ Terribile, un gruppo di tifosi. Questa mattina allo stadio non c’era il presidente per lo scambio di auguri con i calciatori. Ulteriore segno di insanabile rottura tra il vertice della società e i giocatori che l’altro giorno, con una conferenza stampa, alla quale erano stati invitati i giocatori e il presidente Galigani, hanno chiesto chiarezza su una situazione che di trasparente, al momento, ha ben poco, se non proprio niente.
BRINDISI – Vittorio Galigani ha accettato di incontrare i tifosi. Lo farà il 3 gennaio alle 11 nella sede del Football Brindisi. Lo hanno fatto sapere i tifosi che avevano chiesto l’incontro per oggi pomeriggio, allo stadio, con la presenza di tutti i giocatori. Ma Galigani attraverso i teleschermi ieri sera ha fatto sapere che per oggi non sarebbe stato possibile perché fuori sede e ha rinviato al 3 gennaio. Se non ci saranno altri impedimenti. Non vuole, però, che ci siano i giocatori. All’appuntamento del 3 gennaio ci debbono essere rigorosamente soltanto i tifosi. Il motivo di tale decisione non è noto, ma si può dedurre che, come ha già fatto sapere in più occasioni nei giorni scorsi, non vuole incontrare i suoi calciatori.
BRINDISI – “Vogliamo un incontro con Galigani e la squadra. Domani deve venire qui e incontrarsi con noi e i calciatori, altrimenti impediremo alla squadra di allenarsi”. I tifosi lo gridano a squarciagola. Sono esasperati dall’atteggiamento del presidente del Football Brindisi Vittorio Galigani che esterna in televisione, dice che non sta pagando volutamente alcuni giocatori perché vuole che vadano via, rassicura affermando che la crisi economica si risolverà a gennaio con l’arrivo di uno sponsor e poi getta una carrettata di ombre su tutta la squadra denunciando alla Procura federale un illecito che sarebbe stato compiuto dai suoi giocatori domenica 19 pareggiando volutamente la gara con la Vibonese. Una società che è contro la propria squadra. Lo dicono i giocatori. “Non è come in altre realtà dove i dirigenti non ci sono; qui ci sono ma sono contro di noi”.
BRINDISI – La squadra oggi, contrariamente alle prime notizie, non si è allenata. I giocatori presenti hanno discusso a lungo sulla situazione che si è creata, soprattutto dopo l’esposto del presidente Vittorio Galigani e del vice Antonio Pupino alla Procura federale su un presunto illecito sportivo che sarebbe avvenuto nella gara del 19 dicembre tra Brindisi e Vibonese. Non si è trattato di un ammutinamento, tanto è vero che domani mattina torneranno ad allenarsi e ci sarà anche la seduta pomeridiana. Erano assenti solo gli autorizzati dalla società a rientrare con qualche giorno di ritardo rispetto agli altri: Cejas che si trova in Argentina, dai suoi, e Radi che proprio ieri si è sposato.
BRINDISI – “Nell’ottica di un rinnovamento societario, il Football Brindisi 1912 rende noto di aver ingaggiato un nuovo massaggiatore. Si tratta di Rino Soda, ex massaggiatore del Gallipoli Calcio di serie B dello scorso anno e dello stesso Gallipoli di Prima Divisione della precedente stagione sportiva”. Ma Cesare Litti, massaggiatore storico del Football Brindisi non è stato defenestrato. Si è dimesso. Anche lui come il segretario generale Franco Bellante Fumagalli, ha lasciato per “motivi personali”. La realtà è che questo Football Brindisi sta perdendo pezzi uno dietro l’altro. Si ha l’impressione che vi sia un fuggi fuggi per evitare di essere travolti da un destino al momento non lascia presagire una soluzione diversa dal tracollo. Nonostante il presidente Vittorio Galigani dica di essere fiducioso perché a gennaio dovrebbe arrivare una sponsorizzazione che consentirà al Brindisi di rimettere in sesto le proprie casse.
BRINDISI - "Nonostante il silenzio stampa imposto dalla società, i giocatori del Football Brindisi 1912 intendono chiarire la propria posizione a seguito delle pesanti accuse ricevute in settimana dalla dirigenza. Seppur consapevoli delle deludenti prestazioni in campo, e per questo inevitabilmente amareggiati, i giocatori non intendono comunque subire critiche che vadano oltre l’aspetto puramente tecnico. Gli stessi forniranno ulteriori delucidazioni alla ripresa dell’attività agonistica, un atto dovuto nei confronti della città e della tifoseria alle quali nel frattempo sono rivolti i migliori auguri di un Santo Natale e di un felice anno nuovo”.
BRINDISI – Il Football Brindisi continua a perdere pezzi. Si è dimesso il segretario generale Franco Bellante. “Motivi personali”, pare sia la motivazione addotta da Bellante nella lettera di dimissioni consegnata alla proprietà della squadra di calcio. Bellante, nativo di Casarano, era giunto a Brindisi lo scorso campionato, chiamato dagli ex proprietari (i fratelli Giuseppe e Francesco Barretta) per la gestione di tutta la parte relativa ai rapporti con la Federazione, forte di una lunga carriera nel calcio, apprezzato funzionario, con solidi agganci in Lega. Ed era rimasto anche quest’anno su richiesta di Galigani anche se, si dice, il segretario generale aveva già lasciato Brindisi a luglio. Era stato richiamato dai Barretta in fretta e furia perché doveva preparare la documentazione per il ripescaggio che, come è noto non andò in porto. Poi arrivarono Vittorio Galigani e Antonio Pupino e lo convinsero a restare.
BRINDISI – Il consigliere regionale Pd Giovanni Brigante starebbe per rompere gli indugi e sarebbe pronto a presentare il suo progetto per rilevare il Football Brindisi nel tentativo di rimettere in sesto la baracca. Si tratta di una indiscrezione che circola da qualche ora anche se al momento non ha trovato conferma. Solo indiscrezioni. Si dice che Brigante abbia raccolto attorno a sé alcun i imprenditori brindisini e tutti assieme, con lui capofila, avrebbero deciso di farsi avanti nel tentativo di rilevare il football Brindisi che attualmente è di proprietà della moglie di Vittorio Galigani, che ricopre la carica di presidente (2% di quota) e della moglie di Antonio Pupino, vice presidente (98% di quote).
BRINDISI – Ci mancavano solo le partite vendute. Ora viene avanzato pure questo sospetto. Sono stati il presidente del Football Brindisi, Vittorio Galigani, e il suo vice Antonio Pupino a tirare in ballo questo argomento affermando in una nota di quattro righe “di avere provveduto ad inoltrare presso i competenti organi federali esposto inerente presunti fatti illeciti accaduti durante e al termine della gara Brindisi-Vibonese del 19 dicembre 2010”. E conclude la nota: “Il tutto nel rispetto delle normative federali”.
BRINDISI – Il giudice Palmieri ha respinto la richiesta presentata da Vittorio Galigani, presidente del Football Brindisi 1912, di sequestrare le quattro cambiali ipotecarie rilasciate ai fratelli Barretta a saldo della cifra pattuita nel luglio scorso per l’acquisto della società calcistica da parte delle mogli di Galigani e del vice presidente Antonio Pupino. L’istanza era finalizzata a bloccare il pagamento delle cambiali la prima delle quali è scaduta il 30 novembre, perché secondo i ricorrenti ci sarebbe stata una sopravalutazione della società e quindi loro avrebbero pagato più del dovuto. Ma il giudice non ha accolto la richiesta ed ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali in favore dei Barretta.
BRINDISI - La coltre di nubi sul Football Brindisi diventa un autotentico fronte temporalescocon tanto di tuoni e fulmini. Viene infatti allo scoperto, dopo un lungo silenzio, anche il malessere dei calciatori. O almeno di un gruppo di essi che annunciano ufficialmente di aver messo in mora la società presieduta da alcuni mesi da Vittorio Galigani causa mancato pagamento degli stipendi.
BRINDISI – E’ un boccone che più amaro non può essere. “Preferisco perdere le partite giocando piuttosto che pareggiarle come è accaduto oggi contro la Vibonese”. Massimo Rastelli, allenatore del Football Brindisi, soppesa le parole. Non vuole perdere il controllo, ma si vede che è una pentola che a malapena contiene il contenuto in ebollizione. “In questa condizione – dice – non è possibile andare avanti. Qui si debbono sostituire almeno dieci giocatori per poter raddrizzare la situazione. C’è bisogna di persone motivate, che abbiano il necessario entusiasmo. Con gli elementi che ho a disposizione qualsiasi cosa si faccia non produce risultati”.
BRINDISI – Delle due l’una: o c’è stato un ordine di scuderia per cui il Brindisi nel secondo tempo è tornato in campo per puntare a non prenderle, oppure c’è un tale scollamento tra la squadra e la società che i giocatori nella ripresa hanno deciso di non giocare. In un caso o nell’altro il presidente Galigani dovrebbe prendere atto di questo scempio e scendere dalla barca. Aspettare che affondi prima di andare via è uno schiaffo che questa città non merita. Come, questa città, non merita che si assista ad una morte annunciata della maggiore squadra di calcio della provincia senza che nessuno muova un dito. Perché continuando di questo passo, oggi c’erano all’incirca quattrocento spettatori, il Football Brindisi è destinato al fallimento.
BRINDISI – Il Football Brindisi ha ingaggiato l’attaccante Antonio D’Avanzo, nato nel 1984 ad Avellino, proveniente dal Gaeta, in serie D, dove ha giocato sino a qualche giorno fa, realizzando sei gol. Poi è arrivato a Brindisi ed ha iniziato ad allenarsi agli ordini di Rastelli. D’Avanzo è alto 188 centimetri e pesa 77 chili. Lo scorso anno ha giocato, sempre in serie D, nel Pomigliano.
BRINDISI – Qualche settimana fa sarebbe stata un’emergenza, ma ora tutti questi giocatori che si infortunano in allenamento sembra la normalità. Non fanno nemmeno a riprendersi per scendere in campo che già un altro acciacco è in agguato. Il centrocampista Cejas è più il tempo che passa in infermeria del resto. Per non parlare di Pizzolla. La Rosa non gioca da due settimane per squalifica; doveva rientrare domani, ma si è infortunato. Questa mattina si è infortunato anche Taurino. “Il capitano – riporta il sito del Football Brindisi -, già non al top e rientrato da poche settimane dopo una lunga degenza, ha deciso sotto consiglio dello staff medico biancazzurro di non forzare i tempi e saltare la sfida con la compagine calabrese”.
BRINDISI – Il Football Brindisi continua la preparazione per la gara di domenica con la Vibonese. Si giocherà al Fanuzzi, con la speranza che la morsa del gelo si attenui. Agli infortunati, molti dei quali dovrebbero essere recuperati, si è aggiunta anche la squalifica di Alessandrì che era diffidato. Rientrano dalle squalifiche Montella e La Rosa. Per il primo il posto in squadra domenica dovrebbe esserci. Non si sa se sarà la stessa cosa per La Rosa. Domani i giocatori faranno il solito test infrasettimanale che consente all’allenatore Massimo Rastelli di verificare il lavoro svolto nei giorni precedenti. Per quanto riguarda le polemiche sul fronte societario al momento sembrano essersi placate.
BRINDISI - Il fine settimana, nonostante il vento gelido di tramontana, è stato quanto mai rovente per il "pianeta calcio locale", con una serie di "cortesie" (si fa per dire) della Società del presidente Galigani e la Società che fu dei fratelli Barretta. Motivi che, almeno secondo le attuali intenzioni, saranno gli avvocati, ciscuno a difesa delle proprie parti, a dirimere in tribunale a colpi di carte bollate. Non sappiamo se tali (appianabili?) diatribe incidano ancor più negativamente sulle gambe, sul morale e sulla mente dei giocatori che scendono in campo.
MELFI – Il Brindisi in crisi di risultati, di gioco e societaria (vecchi e nuovi proprietari sono alle carte bollate) riesce a conquistare un punto a Melfi, in una gara molto temuta per il dinamismo dell’avversario che contrariamente ad ogni aspettativa si ritrova nei piani alti della classifica. Una paura mal riposta perché il Melfi di oggi è stato ben poca cosa. Come, d’altro canto, lo stesso Brindisi. E come tutte le squadre di questo girone C decisamente meno che mediocre.