BRINDISI – L’Enel Brindisi mette in cassaforte anche gara 2: batte 79-67 la GTG Pistoia. L’Enel non è la stessa squadra che ha demolito gli avversari in gara 1, ma anche oggi gli uomini di Bucchi, a parte la falsa partenza del primo periodo, hanno dimostrato di essere nettamente superiori ai toscani, che ora sperano nella rimonta casalinga. Pistoia parte bene, con un Jones ispirato e una difesa grintosa, che permette di recuperare qualche pallone. Che la GTG sia scesa in campo con ben altra testa, lo dimostra la stoppata rifilata da Burini a Borovnjak.
BRINDISI - Enel Brindisi e Giorgio Tesi Group Pistoia si rivedono a distanza di quattro giorni. Stesso posto, (PalaPentasuglia), ma questa volta con cinque muniti di anticipo sull’orario di inizio ( palla in due alle ore 20 e 40 per esigenze televisive), con telecronaca diretta su Rai Sport 2, telecronaca affidata a Edi Dembinski con il commento tecnico di coach Stefano Michelini. Arbitreranno l’incontro Massimo Pascotto di Portogruaro, Roberto Materdomini di Grottaglie e Mark Bartoli di Trieste. Sono queste le sole certezze che riguardano “gara 2” fra gli uomini di coach Bucchi e quelli di Paolo Moretti. Tutto il resto è da scrivere in quaranta minuti di sicura competizione e di grande intensità, in cui si chiederà alle due squadre di produrre il massimo sforzo fisico e mentale per guadagnarsi la vittoria.
BRINDISI - Si fa fatica a calmare la piazza impazzita dopo la schiacciante vittoria in gara 1 contro Pistoia. Così come si può fare fatica a tenere alta la tensione dei propri giocatori dopo una prova del genere. Ma Bucchi, che un po’ di esperienza alle spalle ce l’ha, sa bene che l’obiettivo numero uno, adesso, è proprio quello di cancellare il ricordo del 79-47 inflitto agli avversari al termine di una gara che ha messo in evidenza una Enel mostruosa e una GTG inguardabile, con un irripetibile 1/23 al tiro da tre punti.
BRINDISI - L’Enel si aggiudica anche gara due: 90-77. Una partita ben diversa da gara uno. Molto più sofferta e spigolosa. E tutta sulle spalle di quattro uomini: Gibson, Renfroe, Borovnjac e Ndoja. Per fortuna Barcellona non stava molto meglio: l’assenza di Martin (fermato per doping) e la serata negativa di Da Ros hanno pesato molto.