BRINDISI - Due noti esponenti del fronte ambientalista brindisino, Michele Di Schiena e Giorgio Sciarra, hanno diramato un intervento a proposito della posizione assunta dal presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, sulla proliferazione spesso indiscriminata degli impianti fotovoltaici nel Brindisino, a scapito degli equilibri ambientali e delle produzioni agricole. Oltre a chiedere a Ferrarese un parere anche sui megaprogetti di Enel e 3M (del gruppo di Maurizio Zamparini, patron del Palermo calcio), Di Schiena e Sciarra rilevano come all'aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili conunque non corrisponda una graduale riduzione dell'impeigo del carbone, e concludono dicendo che Brindisi non aprira affatto a diventare la capitale dell'energia in Italia.
“Guardi, ingegnere, se lei avesse declinato quel famoso adagio invece che sulla vista, sull’udito non avrei avuto nulla da obiettare perché quello vacilla, ma le posso assicurare che in quanto a vista non ho assolutamente problemi: ho una perfetta “visione” delle cose per le quali mi spendo, soprattutto l’ho molto chiara sul tipo di sviluppo, che non trascurando il presente, traguardi altre economie che valorizzino le peculiarità e le potenzialità del nostro porto e territorio. Il tutto in piena libertà e onestà intellettuale, civilmente e senza insultare nessuno, salvo che lei non cataloghi come insulto il dissenso sulle pretese della sua società.
Riceviamo e pubblichiamo una nuova nota di Brindisi Lng, ma questa volta senza replicare perchè riteniamo esaustiva la nostra prima risposta sul paragone Brindisi-Barcellona, e anche perchè l'intervento riguarda un articolo -da noi pubblicato- di una terza persona perfettamente in grado di ribattere. Sarebbe tuttavia importante se il confronto potesse allargarsi: da un lato a chi sostiene che il rigassificatore non intralcerebbe altri progetti di sviluppo del porto (il problema infatti non è quello dei tempi di attracco di una gasiera, ma è ben più complesso, come tutti sappiamo molto bene), quindi a pareri di natura urbanistica e programmatoria e non tecnico-portuali, e viceversa a chi è convinto che l'impianto della British Gas sia un'operazione commerciale utile quasi esclusivamente alla stessa società e non a Brindisi.