LECCE – I giudici del Tribunale del Riesame di Lecce hanno rigettato la richiesta presentata dalla difesa dell’imprenditore di carburante agricolo, Giovanni Vantaggiato, reo confesso dell’attentato del 19 maggio 2012 dinanzi l’istituto professionale per i servizi sociali di Brindisi, “Francesca Morvillo Falcone”. L’avvocato Franco Orlando aveva richiesto, oltre all’esclusione delle finalità terroristiche, anche l’attenuazione della misura cautelare, richiesta quest’ultima pure respinta. Giovanni Vantaggiato non era in aula.
LECCE – Dopo l’ultimo interrogatorio di Giovanni Vantaggiato, tenuto dai pm che conducono le indagini Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi il 18 giugno scorso, il suo avvocato Franco Orlando qualche giorno dopo comunicò di aver depositato l’annunciato ricorso al tribunale del riesame di Lecce, con cui chiedeva l’esclusione dell’aggravante delle finalità terroristiche per l’attentato del 19 maggio 2012, compiuto dal suo assistito. L’udienza dinanzi i giudici leccesi di garanzia è stata fissata per il prossimo 3 luglio.
LECCE – Un laccetto dei suoi slip sfilato e lasciato per terra nella cella. Giovanni Vantaggiato lascia intendere agli inquirenti e al suo difensore, Franco Orlando, a trentasei giorni dall’attentato dinanzi alla scuola “Francesca Morvillo Falcone” di Brindisi – dove ha ucciso Melissa Bassi e ferito gravemente altre sei ragazze – che vorrebbe tentare il suicidio. Mentre, dopo l’interrogatorio come persona informata sui fatti di venerdì scorso di Angelo Rampino, trapela che non ci sarebbero collegamenti dimostrabili tra l’attentatore e l’ex preside con la porta blindata, sospeso dal ministero e in attesa di eventuale trasferimento altrove.
TORRE SANTA SUSANNA – E’ Torre Santa Susanna adesso il polo delle indagini sull’attentato del 19 maggio scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Qui passa una traccia pesante lasciata da Giovanni Vantaggiato sia nel periodo 2007-2008, che nei giorni precedenti il suo fermo, avvenuto il 6 giugno per le ipotesi di reato legate alla detenzione, al trasporto e all’utilizzo di materiale esplodente, e a quella di strage con l’aggravante - secondo la Dda di lecce – delle finalità terroristiche. Vantaggiato sta tornando sotto la lente d’ingrandimento anche dal punto di vista delle contestazioni formali per la bici-bomba che la mattina di domenica 23 febbraio 2008 ridusse in fin di vita Cosimo Parato, attentato che si è auto attribuito nell’ultimo interrogatorio davanti ai pm Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi avvenuto lunedì 18 giugno.
LECCE - La difesa di Giovanni Vantaggiato comincia a mettere in campo tutto ciò che è possibile utilizzare nell'ambito del processo penale italiano per blindare la tesi sostenuta dall'autore della strage del 19 giugno scorso alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Oggi, infatti, ad incontrare Vantaggiato nel carcere di Borgo San Nicola non sono stati solo i pm Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi, per il terzo interrogatorio cui l'indagato e reo con fesso è stato sottoposto, ma anche il criminologo Franceco Bruno, ospite fisso di molti talk-show che alimentano l'offerta di giustizia-spettacolo.
LECCE - Ha confessato ciò che era logico ammettesse, vale a dire l’attentato della mattina del 24 febbraio 2008 a Torre S. Susanna contro Cosimo Parato, il proprietario di una piccola azienda agricola al centro di una truffa da 342mila euro ai danni della Carburanti Marchello Sas amministrata dalla moglie. Ha negato ciò che era logico negasse, l’attentato del 1997 a Copertino contro il presidente del comitato di gestione della Usl locale, Cosimo Serratì, per la revoca delle forniture di gasolio. Ed ha dichiarato che sia l’attentato di Torre che quello del 19 maggio 2012 davanti all’istituto professionale “Morvillo Falcone” avevano scopo dimostrativo. Ma in un caso c’è stata la strage, nell’altro un tentato omicidio. Questa la sintesi dell’interrogatorio odierno di Giovanni Vantaggiato, il bomber di Copertino.
BRINDISI – Un passo che i pubblici ministeri Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi che conducono le indagini sull’attentato del 19 maggio alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi compiranno nei prossimi giorni sarà l’interrogatorio, il terzo, dell’autore della strage Giovanni Vantaggiato. Ciò avverrà la prossima settimana, mentre polizia e carabinieri proseguono nell’acquisizione di altri elementi legati alle attività economiche di Vantaggiato, che hanno assunto un ruolo centrale nell’inchiesta. Arriva anche la notizia che la riapertura del fascicolo sull’altro attentato che assume un ruolo importante in questa vicenda, quello del 24 febbraio 2008 a Torre Santa Susanna a Cosimo Parato (poi condannato per truffa ai danni della società di famiglia dei Vantaggiato, la Carburanti Marchello Sas), non è ancora un atto formale.
BRINDISI – Avverte la moglie di fare sparire alcune riviste con chissà quali annotazioni o chissà per coprire cosa. Scoprono il suo poligono in un oliveto che apparteneva al padre, zeppo di esplosivi, acidi, di rottami prodotti da test, e soprattutto altre tre bombole cui mancavano solo i congegni elettronici per l’accensione a distanza dell’innesco elettrico, e lui fa andare in carcere l’avvocato per fare sapere al mondo che anche quei tre ordigni servivano per la Morvillo Falcone di Brindisi. Ma che razza di custodia cautelare è questa, in una fase delicatissima delle indagini? Se lo chiede parecchia gente a Brindisi. Se l’avesse fatto un boss siciliano sarebbe intervenuto il ministro. E meno male che c’è l’aggravante delle finalità terroristiche, per la strage del 19 maggio 2012 a Brindisi.
BRINDISI – Nel carcere di Lecce la scena è la stessa già vista nella sala degli interrogatori della questura del capoluogo salentino, dove il 6 giugno a tarda ora Giovanni Vantaggiato era crollato, confessando di essere l’autore dell’attentato del 19 maggio davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, definendolo un gesto di ribellione contro tutto e tutti, un vulcano esploso dopo due truffe subite, una a Torre S. Susanna ed una ad Avetrana. E lui aveva scelto quella scuola brindisina per scatenare la sua folle vendetta. Pianti e la ricerca di una giustificazione psicologica, forse il tentativo di aprire la strada ad una richiesta di perizia psichiatrica. Anche davanti al giudice delle indagini preliminari Ines Casciaro, ed ai pm Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi, Vanni Vantaggiato si presenta con gli abiti dimessi dell’imprenditore vittima dei raggiri altrui.
BRINDISI – Polizia giudiziaria stamani negli uffici della Provincia alla ricerca delle tracce delle forniture di gasolio per gli istituti scolastici superiori, allo scopo di verificare la partecipazione di una delle società della famiglia di Giovanni Vantaggiato, il bomber del Morvillo, a questi appalti. Da quanto si è appreso in via ufficiosa da fonti vicine all’amministrazione provinciale, una delle aziende di Vantaggiato avrebbe partecipato a gare indette dalla Provincia di Brindisi negli anni Novanta, incluso a quanto pare anche il rifornimento degli impianti termici dell’Istituto professionale Morvillo Falcone.
BRINDISI - Fu la prima applicazione nota di un comando a distanza per fare esplodere un ordigno, quella della mattina del 24 febbraio 2008, quando una bomba collocata nel cestello portaoggetti di una bici scoppiò riducendo in fin di vita Cosimo Parato, 42 anni all’epoca del fatto. Per questo il pm di turno, Milto De Nozza, lo stesso dell’attentato del 19 maggio 2012 all’Istituto professionale Morvillo, decise di chiamare il Ris.
BRINDISI - Non è finita qui, per Giovanni Vantaggiato, il benzinaio di 68 anni arrestato nel corso della notte per la strage del 19 maggio davanti alla scuola professionale Morvillo Falcone di Brindisi. La polizia è pronta a imboccare una pista che partendo da Vantaggiato incrocia una serie di attentati misteriosi avvenuti sia nel Leccese che nel Brindisino. Vantaggiato, per alcuni suoi concittadini una persona al di sopra di ogni sospetto, potrebbe essere invece il depositario di molti segreti.