FALCONARA MARITTIMA - Catturato con lo champagne in ghiaccio e nel pieno della festicciola in spiaggia per il suo compleanno, il 41enne brindisino Roberto Andriulo, ricercato per la rapina consumata il 6 agosto nella gioielleria Giovi Gold in pieno centro.
BRINDISI - “Voglio risarcire la gioielliera”. Pentito, rammaricato, dopo aver dichiarato in sede di interrogatorio di convalida di aver agito per disperazione, Giuseppe Di Bello, 34 anni, il “nipote” della coppia di rapinatori di Giovi Gold punta alla restituzione del maltolto per poi poter patteggiare la pena.
BRINDISI – Con l’arresto di Giuseppe Di Bello e l’individuazione del suo complice, tuttora latitante, si è chiuso il cerchio investigativo sull’assalto armato alla gioielleria Giovi Gold di corso Garibaldi. I due, infatti, sulla base di quanto appurato dai carabinieri, agirono da soli.
BRINDISI – Individuati due dei tre soggetti, uno dei quali latitante da un mese, così spregiudicati da agire a volto scoperto, in pieno giorno e nel centro di Brindisi a due passi da piazza Vittoria: dei tre è stato sottoposto a fermo poche ore fa il più giovane, Giuseppe Di Bello, 34 anni.
BRINDISI – Prima è entrato un loro complice, spacciandosi per tecnico dell’Acquedotto pugliese. Poi hanno fatto irruzione loro: due uomini, di cui uno armato di pistola. Rapina da incubo all’interno della gioielleria “Giovi Gold”, situata al civico 14 di corso Garibaldi.