BRINDISI - Giuseppe Tedesco prende la parola di fronte alla corte d’assise di Brindisi chiamata a giudicare le verità del cognato Vito Di Emidio, in arte Bullone. Sulla scorta di quelle verità, tutte ancora da dimostrare, il 12 maggio 2008 finirono in manette con l’accusa di omicidio oltre a Tedesco anche Pasquale Orlando e Daniele Giglio. L’ipotesi che grava su i tre imputati è di aver ucciso Leonzio Roselli e Giacomo Casale, l’efferato duplice omicidio consumato per vendette intestine fra i clan della Scu nel lontano maggio 1996. Tedesco è accusato dal cognato anche dell’omicidio di Giuliano Maglie, avvenuto nel giugno 1999 a Bar, in Montenegro. I resti di Maglie, ritrovati sulla scorta delle indicazioni del collaboratore di giustizia, sono stati sottoposti recentemente ad analisi genetica, il Dna ha confermato che si trattava di Maglie.
BRINDISI – Giuseppe Tedesco in lacrime. Si è commosso questa mattina quando, rilasciando dichiarazioni spontanee, ha parlato della moglie e dei figli. “Li amo tanto”, ha detto mentre cercava di ribaltare le accuse di omicidio che ieri il cognato Vito Di Emidio gli ha scaricato addosso, ritrovando la memoria dopo la revoca degli arresti domiciliari e il ritorno in carcere disposto dalla Corte di Assise (presidente Gabriele Perna; giudice Francesco Aliffi) su richiesta del pubblico ministero Alberto Santacatterina. “Per potermi difendere dalle accuse di Di Emidio – ha detto Tedesco – sono disposto a rinunciare a mia moglie".
BRINDISI – Giuliano Maglie, 27 anni, brindisino, scomparso nel nulla nel giugno del 1999, torna a materializzarsi pesantemente nel momento meno opportuno per il collaboratore di giustizia Vito Di Emidio, soprannominato Bullone. Sembra una vendetta di questo giovane ammazzato, per ammissione dello stesso Di Emidio su suo ordine, i cui resti ricompaiono quando il pentito sta cercando, con una amnesia molto sospetta, di salvare dall’ergastolo il cognato Giuseppe Tedesco che nel 2002 accusò di essere l’esecutore materiale dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere.