BRINDISI – Ha patteggiato un anno di reclusione ed ha risolto immediatamente il processo che lo vedeva imputato di resistenza e lesioni al sostituto commissario Domenico Conte, responsabile della Sezione antidroga della Squadra mobile. L’imputato si chiama Giuseppe Torsello, ha 36 anni, e diversi precedenti penali. Il 30 maggio, in piazza Locchi, al rione Paradiso, dove abita, fu ferito a un piede e ad un ginocchio con due colpi di pistola. In quell’occasione gliene furono sparati contro ben sei di colpi, ma solo due andarono a segno. “Ho avuto una discussione con un ubriaco che non conosco e mi ha sparato”, sembra fu la tesi difensiva del ferito.
BRINDISI - Poco fa la squadra mobile della questura di Brindisi ha reso noti i particolari del movimentato arresto avvenuto nella tarda serata di ieri al quartiere Paradiso di Giuseppe Torsello, 36 anni, per resistenza violenza e lesioni a pubblico ufficiale, avvenuto nel corso di un servizio antidroga e durante cui uno degli operatori ha riportato lesioni giudicate guaribili in 20 giorni. Numerosi parenti e amici di Torsello avevano circondato la pattuglia della sezione antinarcotici nel tentativo di aiutare il personaggio a scampare alla cattura, ma l'arrivo di altri equipaggi della polizia ha chiuso rapidamente la partita.
BRINDISI - Già dimesso dall'ospedale Perrino il brindisino Giuseppe Torsello, 36 anni, ferito ieri sera attorno alle 22,30 da due colpi di pistola semiautomatica agli arti inferiori. Ma per circostanze assolutamente fortuite i proiettili, pur avendo raggiunto Torsello al ginocchio destro e al piede sinistro, regioni molto innervate e con elevata presenza di cartilagini, ossa e tendini, non hanno procovato alcun danno grave, peraltro fuoriuscendo. I chirurghi del pronto soccorso altro non hanno dovuto fare, dopo aver esplorato le ferite, che disinfettarle e ricucirle. L'uomo è stato giudicato guaribile in 20 giorni.