BRINDISI - Non sono riusciti a farsi ricevere nè dal sindaco, Mimmo Consales, che era occupato, nè dal presidente dell'Asi, Marcello Rollo, che era assente. Ma gli agenti marittimi brindisini, che nessuno consulta quando si tratta di discutere problemi che riguardano direttamente o indirettamente il porto (ma è lo stesso per le imprese portuali), hanno saputo da fonti ufficiose che molto probabilmente l'idea di una tendopoli provvisoria nel piazzale Tir dell'Asi, a Costa Morena Ovest, sarà accantonata.
BRINDISI – La risposta della questura di Brindisi sul presunto invio degli immigrati passati attraverso l’Ufficio stranieri verso il dormitorio comunale di via Provinciale San Vito, gestito dalla Caritas, anche dopo la dichiarazione di inagibilità, è stata oggetto – come era prevedibile – di una risposta garbata ma ferma, e “senza polemiche”, al Comune di Brindisi e al sindaco Mimmo Consales che aveva sostenuto ciò in un comunicato sulla discussa riunione di ieri mattina. A partire dal fatto, anche se il rilievo è in coda al comunicato, che la Polizia di Stato non era stata neppure invitata al vertice sull’individuazione di una sistemazione di emergenza per 160 extracomunitari africani e asiatici.
BRINDISI – “Sconcertati, avviliti, mortificati”, e probabilmente anche molto arrabbiati. Gli agenti marittimi brindisini domani mattina andranno in delegazione alla sede del Consorzio Asi per incontrarne il presidente, Marcello Rollo, e spiegare dettagliatamente che la destinazione del grande piazzale di Costa Morena Ovest, oggi utilizzato dai Tir delle linee per la Grecia e l’Albania, a sistemazione provvisoria per i 160 richiedenti asilo in fase di sgombero dal dormitorio Caritas di via Provinciale San Vito, costituirebbe un colpo gravissimo alla situazione già critica della portualità brindisina.
BRINDISI – I richiedenti asilo africani in procinto di essere sfrattati dal dormitorio fatiscente e inagibile di via Provinciale San Vito, dove li metto? Indovinate: al porto. Anzi, all’ingresso del porto, e più precisamente nel piazzale di Costa Morena di competenza Asi dove si fermano i Tir prima di entrare nel recinto dell’area di imbarco. E’ questa l’idea sconcertante di soluzione provvisoria per sistemare le tende ed i container. Dimenticando che in quel piazzale sostano i Tir, che in quel punto si trova l’unico terminal passeggeri della città, che è privato e che è stato scelto anche da Grimaldi, mentre il prefabbricato dove recentemente l’Autorità portuale ha speso fior di quattrini è stato scartato da operatori e passeggeri.
BRINDISI – La questione relativa al dormitorio di via Provinciale Per San Vito oggi verrà discussa dalle istituzioni brindisine. Insieme ai 150 extracomunitari che verranno trasferiti in altre sedi (a quanto pare una tendopoli), però, c'è anche una famiglia brindisina che perde la propria casa, quella dove vive da 16 anni. Si tratta della famiglia di Crocefisso Naccarato, il custode del dormitorio, colui che insieme alla moglie e a due figli vive in un alloggio dislocato all'interno della struttura.
CISTERNINO - Quattro immigrati afghani, tre dei quali minorenni, sono stati intercettati da una pattuglia del Norm della compagnia carabinieri di Fasano in pieno centro a Cisternino. I quattro erano visibilmente disorientati. Resta da accertare se siano arrivati in Puglia a bordo di un natante condotto da scafisti di qualche organizzazione di trafficanti, o se nascosti a bordo di qualche Tir.
CAROVIGNO – Un cittadino libico richiedente asilo politico durante la notte scorsa ha ferito al volto con una lametta un altro extracomunitario e quando i carabinieri sono intervenuti per sedare la lite si è scagliato anche contro di essi. È stato arrestato con l'accusa di lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta del 21enne Aldin jerrai Salah.
LECCE – La tratta degli extracomunitari: dai viaggi della speranza allo sfruttamento nei campi. I carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale di Lecce hanno eseguito in Puglia e in altre regioni italiane una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 16 persone, emessa dal gip del tribunale di Lecce Carlo Cazzella su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, con le accuse di associazione per delinquere, tratta e riduzione in schiavitù di immigrati, favoreggiamento dell'ingresso clandestino di stranieri e altri delitti.
BRINDISI – Prima si menano a vicenda per una bolletta della luce troppo cara e dopo l’intervento dei poliziotti, per sedare la rissa, si scagliano contro di loro. E’ accaduto nella serata di ieri nei pressi di una delle case sgarrupate tra San Vito dei Normanni e Brindisi prese in affitto da alcuni extracomunitari. Erano circa le 18 quando il parapiglia è esploso tra due nigeriane ed altri immigrati che vivono con loro con un ghanese intervenuto per calmare gli animi. L’oggetto del contendere era una bolletta della luce consegnata poco prima dalla padrona di casa. Bolletta troppo cara a parere di qualcuno che aveva iniziato ad addossare responsabilità agli altri.
BARI – E’ Carovigno, assieme a Gravina di Puglia, il Comune pugliese che ospita il maggior numero di emigrati provenienti dal Nord-Africa con la crisi delle rivoluzioni arabe. E nessuno si lamenta né sono crollati commercio e turismo. Il dato emerge da un vertice tenutosi oggi presso la Protezione civile regionale.
MANDURIA - Una casa alloggio abusiva che ospitava 24 extracomunitari è stata chiusa dai carabinieri del Nas di Taranto dopo una segnalazione pervenuta nei giorni scorsi da parte dei funzionari dei Servizi sociali del comune di Manduria. La struttura era gestita dalla cooperativa “Solidarietà”, con sede ad Erchie, che percepiva una retta dalla Prefettura per ogni ospite extracomunitario, sebbene non avesse ottenuto le autorizzazioni comunali e fosse sprovvista, secondo i militari, dei requisiti di natura igienica e sanitaria.
C’è un problema urgente per la Protezione civile provinciale, o per quella regionale, dipende da chi tocca risolvere il problema. Che è semplice ma nel contempo importante: dotare almeno di un giubbetto catarifrangente gli immigrati ospiti degli hotel del Brindisino, in questo caso quelli del Carbrun, tra S. Vito dei Normanni e Carovigno, e della Fazenda di Ostuni. Circolano a decine a piedi e in bici di giorno e di notte su strade ad alta percorrenza, ed è solo per miracolo che nessuno di loro sia rimasto ancora travolto.
BRINDISI - "Oggi domenica 11 dicembre, nella giornata del baratto organizzata da Mamadù, con la collaborazione di Cicloamici , Legambiente e Wwf, alle ore 19,30 a Palazzo Guerrieri, consegneremo le quattro biciclette ai ragazzi africani che hanno perso le loro. Può questo essere anche un momento per costruire assieme a loro un progetto legato alla possibilità di creare a Brindisi una ciclofficina, magari in un locale messo a disposizione del Comune, magari funzionale ad una visione di città sempre più priva di auto e sempre più piena di bici. Guidate da persone di ogni razza e colore". Lo fanno sapere i Cicloamici-Fiab di Brindisi, che avevano avviato una campagna di solidarietà a favore degli immigrati che avevano subito l'incendio doloso dell'unico mezzo di locomozione disponibile.
BRINDISI – Tre morti per annegamento, il più giovane, di nazionalità afghana, aveva circa 15 anni. I più “vecchi”, un altro afghano ed un iraniano, avevano 22 e 23 anni, non ce l’hanno fatta a superare la furia del mare forza 5 di quel maledetto sabato pomeriggio scorso, sono affogati anche loro, dopo essere caduti in acqua sotto costa nei pressi della baia della Mezzaluna. A stabilirlo con esattezza, l’autopsia eseguita dal medico legale Antonio Carusi dopo un pomeriggio intero passato ad esaminare quei corpi che fino a sabato speravano di raggiungere una nuova vita, ma le cui aspirazioni si sono infrante sugli scogli di quello che doveva essere un mondo migliore, al riparo della morte con cui hanno convissuto a stretto contatto, nei loro territori sin dalla loro nascita.
BRINDISI – Nei giorni scorsi, persone noncuranti del vivere civile, hanno pensato bene di dare fuoco a decine di biciclette appartenenti agli extracomunitari che soggiornano a Brindisi. L’associazione Cicloamici in collaborazione con Fiab – federazione italiana amici della bicicletta – è pronta a lanciare una sfida: chiunque sia in possesso di una o più bici in disuso può donarle affinché a queste persone venga ridato loro ciò che gli è stato tolto in modo barbaro.
BRINDISI – Nigeriani sotto attacco dei “portoghesi” di turno? E’ l’inquietante, ipotesi che fa da contraltare al misterioso incendio di due motorini nel cuore della notte nel pieno centro storico. Extracomunitari nel mirino per uno stallo sottratto a chi tranquillamente e per un posto gratis avebbe potuto comodamente parcheggiare l’auto? Potrebbe essere questa la chiave di lettura di una di quelle che sembrerebbe la bravata di balordi in cerca d’autore per ingannare il tempo. Un raid incendiario notturno apparentemente senza una spiegazione plausibile. Ma le perplessità molto sommessamente espresse al cronista anche dalle due vittime nigeriane, che hanno subito un danno non di poco conto considerata la loro situazione, non lasciano intravedere all’orizzonte uno scenario particolarmente edificante.
SAN PIETRO VERNOTICO – Guerra tra disperati per 5 euro di elemosina. A tanto ammonta la rapina con annesso pestaggio avvenuta di buon’ora, stamattina, proprio all’ingresso di un supermercato di San Pietro Vernotico. Il “Dok” di via Lecce 203, per la cronaca. E’ questo il teatro della nuova frontiera della lotta tra poveri, che spesso si contendono un posto in cui andare a mendicare dando vita al triste fenomeno del “racket dell’elemosina”.
CAROVIGNO – Due palestinesi, un siriano e un cittadino del Ghana, tutti ospiti di una struttura alberghiera in territorio di Carovigno opzionata dalla Protezione civile per ospitare beneficiari del “Piano di accoglienza migranti”, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Carovigno in qualità di responsabili di una rissa scoppiata nella struttura, tale da richiedere appunto l’intervento dell’Arma. Non si trattava dunque di un’appendice della “primavera araba”, anche se non si può escludere che le parole grosse siano volate per problemi politici, o per la contrapposizione – tutt’altro che politica – tra arabi e africani sub sahariani.
S.PANCRAZIO SALENTINO – Ridotto ad una maschera di sangue dopo una lite con tre connazionali-coinquilini avvenuta per futili motivi, anche se non è esclusa la spedizione punitiva per punire qualche “sgarro”. E’ arrivato col volto tumefatto al pronto soccorso dell’ospedale Perrino, a bordo di un’ambulanza del 118, un operaio indiano di 50 anni, residente in Italia con regolare permesso di soggiorno, da tempo domiciliato a San Pancrazio Salentino.
BRINDISI – Sradicano una panchina di cemento armato del peso di diversi quintali e la usano come ariete per sfondare il cancello e scappare. Fuga di massa all'alba da Restinco dopo la rivolta degli 81 ospiti del centro di identificazione ed espulsione per la maggior parte di nazionalità tunisina.
BRINDISI - Continua a rivelarsi in tutta la sua criticità la situazione del Cara-Cie di Restinco, dove le previsioni pessimistiche dei sindacati di polizia sul fattore di richio costituito dalla contemporanea presenza di richiedenti asilo (nel Cara) che godono di libertà di movimento esterno, e di persone indirizzate all'espulsione di fatto recluse per mesi (nel Cie), si rivelano costantemente fondate. Altri disordini la notte scorsa, con cinque o sei feriti lievi tra poliziotti e militari, e 60-70 clandestini che sono riusciti ad evadere.
BARI - Fine della guerriglia, dopo una giornata ad altissima tensione, cominciata di prima mattina come una manifestazione di protesta per chiedere tempi brevi per il permesso di soggiorno. Si è trasformata in una rivolta violenta con sassaiole contro le forze di polizia che hanno risposto con lanci di lacrimogeni.
BARI – Alcune centinaia di immigrati ospiti del Cara di Bari hanno bloccato strade e binari nei pressi del Centro di accoglienza per protestare contro le lungaggini burocratiche che ritarderebbero il rilascio dello status di rifugiati. I migranti hanno bloccato la Statale 16 bis in entrambe le direzioni di marcia e i binari .
BRINDISI - Come previsto, il prefetto Franco Gabrieli, capo della Protezione civile, arriva a Brindisi per un confronto sull'ipotesi di trasformare gran parte della ex Base Usaf di S.Vito dei Normanni in un centro di accoglienza per immigrati, il più grande d'Italia. La riunione si svolgerà giovedì 28 luglio alle 15,30 nella sede della Protezione civile al Casale.
La trasformazione della ex Base Usaf di S.Vito dei Normanni in un centro di accoglienza per immigrati è un pessimo regalo per Brindisi, per S.Vito dei Normanni e per un territorio molto più vasto. Se il dispaccio Ansa battuto da Brindisi è del tutto attendibile, e non abbiamo ragioni di ritenere il contrario, questo regalo è stato confezionato con il pieno avallo della giunta regionale e del governatore Nichi Vendola.