BRINDISI – Ha riportato ferite guaribili in venti giorni ed è stato dimesso durante la notte, G.L., lo sfortunato cacciatore 60enne che nel tardo pomeriggio di ieri è stato raggiunto da numerosi pallini, partiti dal fucile di un suo compagno di attività venatoria.
BRINDISI – Una lesione al polmone e un’altra al fegato hanno provocato “l’emorragia massiva” che in pochi minuti ha ucciso Giovanni Sciscio, 58 anni, brindisino, colpito involontariamente durante una battuta di caccia, da un altro amante della doppietta che lo seguiva. Lo ha accertato il medico legale Antonio Carusi che ha effettuato nella tarda serata di ieri l’autopsia su incarico del sostituto procuratore Luca Bucchieri. Sciscio, presidente della Energeko, società partecipata del Comune di Brindisi che gestisce la verifica e il controllo degli impianti termici (alle Amministrative del 2009 era stato candidato con Italia dei Valori: fu il primo dei non eletti della sua lista), martedì mattina si era addentrato nel Bosco del Compare, in territorio di Brindisi, con tre amici, per una battuta di caccia.
BRINDISI – Camminavano uno dietro l’altro in una zona impervia del Bosco del Compare, nei pressi di Jaddico. Davanti Giovanni Sciscio, 58 anni, brindisino, alle sue spalle, Tommaso Fischetto, 37 anni, ingegnere, brindisino anche lui, amici di vecchia data, irriducibili ed esperti cacciatori. Un piede poggiato male, gli arbusti, parte un colpo dal fucile calibro 12 di Fischetto che raggiunge alle spalle Sciscio. L’uomo crolla a terra. Respira ancora. Il suo compagno di caccia e involontario aurore della tragedia, lo soccorre. Chiama immediatamente il 118 e gli altri due amici con i quali stavano effettuando la battuta di caccia, tra i quali il genero di Sciscio. Quando arrivano i soccorsi ormai non c’è più nulla da fare. Sciscio è morto e i suoi compagni di caccia sono disperati.