Aggressione al Rodos, guerra di periti
OSTUNI – Sarà battaglia di perizie in udienza preliminare e anche al processo, se la cosa non si chiuderà con un rito alternativo davanti allo stesso gup. L’azione compiuta nella notte tra il 10 e l’11 agosto sulla spiaggia di Rosa Marina, davanti al bar Rodos, dal 17enne ostunese Francesco T., che fratturò il cranio di un coetaneo barese, Francesco A., utilizzando un secchiello da ghiaccio al termine di un diverbio per futili motivi, è prossima al momento della decisione del pm per i minori Anna Carbonara, la quale ha già inviato alle parti l’avviso di conclusione delle indagini, con la derubricazione in lesioni gravi dell’originaria accusa di tentato omicidio a carico di Francesco T., mentre nella stessa vicenda ci sono anche tre soggetti indagati per favoreggiamento (due amici del giovane ostunese) e il gestore dello stesso locale dove si svolsero i fatti, che fu chiuso per 15 giorni in seguito ad accertamenti della polizia giudiziaria che rivelò l’assenza di idonee autorizzazioni.